SE IL MAESTRO A SCUOLA VI DOMANDAVA
QUAL’ERA LA MANO CON CUI SI MANGIAVA,
TUTTI IN CORO DICEVATE INVANO
CHE LA DESTRA ERA QUELLA MANO;
E SE POI VI CHIEDEVA CON ARDORE
QUAL’ERA LA MANO DEL VOSRO CUORE,
GRIDAVATE CON FARE STRANO
CHE LA SINISTRA ERA QUELLA MANO.
ORA CHE SIETE GROSSI E PASCIUTI,
MILITE ASSOLTO E BEN CRESCIUTI,
CON LA POLITICA CHE MASTICATE
TROPPE COSE AVETE DIMENTICATE.
SE OGGI VI CHIEDESSERO LA DIFFERENZA
FRA LE DUE MANI E L’ESISTENZA
NON SO QUANTI DI VOI, POLITICANTI,
SAPRESTE CONVINCERE QUESTI ABITANTI.
NEL PAESE DELLA TORRE BRUNA
PER DIECI ANNI GOVERNÒ AMMATUNA,
CON MODI DA MONACO ACQUISITO
TUTTA LA POLITICA HA APPIATTITO
CON FARE DA FURBO E DA VOLPONE
VOLEVA FARE IL GRAN COLPONE
E CON IL DETTO DI “DIVIDI ET IMPERA”
VOLEVA CREARE UNA NUOVA ATMOSFERA.
A NELE GLI AFFIBBIÒ GENOVESE
CON LA MARGHERITA UN PO’ PALESE,
CON POZZALLO GIOVANI E PROSPETTIVE
DIEDE LE SUE STRATEGHE DIRETTIVE.
NON CONTENTO DEL MISCUGLIO CREATO
DEL BAFFO D’ORO SI È BEATO
E FU COSÌ CHE SI MISE DENTRO
IL NULLA DELL’UDEUR ED UNIONE DI CENTRO.
MA “QUELLO” E IL CONSIGLIERE PERSONALE
LO TARTASSAVANO CON FARE ASTRALE,
PERCHÉ IL NELE SINDACO ATTRIBUITO
DAI POZZALLESI NON ERA MOLTO GRADITO.
E FU COSÌ CHE IL MONACO PREPOTENTE
SI INVENTÒ UN ALTRO SINDACO PERDENTE
E RICORDANDOSI DI CINQUE ANNI FA
FECE L’ACCORDO CON LA CASA DELLE LIBERTÀ.
PENSANDO, CON ESTREMO CORAGGIO,
CHE AVREBBE RISOLTO TUTTO AL BALLOTTAGGIO,
GIUNGENDO TUTTE LE SINISTRE INFRANTE
A VINCERE L’ELEZIONI ALLA GRANDE
E COSÌ PURE, FECE CON DESTREZZA,
COLUI CHE DIVISE L’UDC CON FIEREZZA
FACENDO FINTA DI GIOCARE A CARTE
NE MISE UNA PARTE PER PARTE
I CONTI SENZA L’OSTE S’ERAN FATTI
PERCHÉ SULSENTI LI AVEVA GIÀ DISFATTI
PER NON FINIRE COME CINQUE ANNI PRIMA
FECE ACCORDI PURE CON LA RIMA
STANNO BENE I SOCIALISTI
COME PURE I COMUNISTI
SI ACCETTANO I DEMOCRISTIANI
COME PURE GLI AMMATUNIANI
CON I DIELLINI E I GIOVANOTTI
SI SONO FATTI I COMPLOTTI
E ALL’ONOREVOLE REGIONALE
LA PROSSIMA ELEZIONE SARÀ BANALE
ED ECCO CHE ABBIAMO IL GRAN GROVIGLIO
DEGLI INCARICHI DATI A SPARIGLIO
POSSIAMO DIRE, AD ALTA VOCE E SENZA,
CHE DI OGNUNO È ASSICURATA LA PRESENZA.
OR CHE DIRE, MIEI SIGNORI,
DEL PARTITO CHE TU ONORI?
D’AMBO LE PARTI CHE SI FA?
SI CERCA LA PROPRIA IDENTITÀ.
AL CENTRO LA SI CERCA IN TUTTI I MODI,
SE DI DESTRA O DI SINISTRA HAI I VOTI,
SICURI CHE LA POLTRONA È PROPRIO LÀ
E SICURO CHE NESSUNO TE LA LEVERÀ.
QUANTO ERA BELLO QUANDO I PARTITI ERANO SERI
E DI ALMIRANTE E DI TOGLIATTI S’ANDAVA FIERI,
OGGI, DEI VARI PRODI E BERLUSCONI,
SIAMO TUTTI DIVENTATI GRAN COGLIONI.
PERCIÒ A TUTTI VOI MI RIVOLGO, INTERO,
DI MILITARE IN UN PARTITO VERO,
DOVE LA TUA GRANDE IDEOLOGIA
NON TROVI TANTA DEMAGOGIA.
DA NON PERMETTERE ‘NTO PROSSIMU FUTURU”
CHE A GOVERNARTI POSSA ESSERE UN GURU,
CHE DA BUON MAESTRO SPIRITUALE
LO FARÀ, SEMPRE, PER MOTIVO PERSONALE.
PASQUINO
