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giovedì 30 ottobre 2008

Di nuovo col telefono senza fili..

Da Corrierediragusa.it

Una notizia buona e una cattiva per l’ente comunale di palazzo La Pira, a Pozzallo. Quella cattiva riguarda la Telecom. Mancando la liquidità di cassa, col comune che non paga le bollette Telecom, il gestore nazionale ha disabilitato le linee telefoniche, il tutto nella tarda mattinata di ieri.


Il comune, difatti, non ha saldato le ultime bollette per un ammontare di alcune migliaia di euro per cui la Telecom ha disabilitato le linee. Dal palazzo La Pira, non solo non si può telefonare all’esterno ma neppure inviare un fax, paralizzando l’attività lavorativa con le inevitabili ripercussioni per i vari uffici. Già nella tarda serata di ieri, l’ufficio ragioneria del Comune ha fatto sapere che, nella mattinata di oggi, sarà effettuato un mandato di pagamento nei confronti della Telecom di circa 30 mila euro, nella speranza che la situazione possa ritornare alla normalità. Non è la prima volta, comunque, che il comune di Pozzallo, da quando Sulsenti è sindaco, fronteggia il problema dei telefoni staccati. Già lo scorso 20 maggio, l’ente comunale, nel giro di poche ore, risolse il problema.

La notizia buona riguarda i dipendenti che lavorano nei vari uffici comunali. Ieri mattina, difatti, è stata pagata la mensilità relativa al mese di settembre. Con il solo mese di ottobre da saldare, il comune di Pozzallo sta lentamente risalendo la china dei pagamenti in ritardo per gli statali. Il piano di Sulsenti per recuperare il mese di ritardo, che puntualmente, da qualche mese, si presenta ad ogni 27 del mese, sta nell’arrivo promesso dei fondi per il soccorso e l’accoglienza degli immigrati. Non appena il comune introiterà quelle somme, il sindaco di Pozzallo ha già garantito che la voce «ritardi» per i pagamenti degli statali sarà solo un ricordo.

C.Castaldo

sabato 25 ottobre 2008

Le crepe ci sono?


Comunicato dell'opposizione

Ancora una volta e’ andata deserta
, dopo la mancanza del numero legale del 22 ottobre, la seduta del Consiglio Comunale di Pozzallo con all’ordine del giorno diversi punti sulla programmazione territoriale e sul nuovo statuto dell’Ato. Erano presenti soltanto i consiglieri di minoranza ed una rappresentante della maggioranza. L’appello è stato effettuato dall’indipendente Floridia in quanto né Presidente né Vicepresidente hanno preso parte alla seduta. La maggioranza che sostiene l’Amministrazione Sulsenti si sta sgretolando giorno dopo giorno, dopo il blackout amministrativo in materia di pagamenti ai dipendenti, di sostegno agli studenti, di programmazione strategica, di sviluppo della città, ieri è stata la volta del Consiglio Comunale, che oramai non riesce ad insediarsi per le gravissime defezioni da parte dei consiglieri che sostengono Sulsenti e la sua Giunta. L’atteggiamento da fine legislatura che si denota tra le fila della maggioranza, si integra in maniera perfetta con la sfiducia che i cittadini nutrono nei confronti di un Sindaco, che sta conducendo la città di Pozzallo, attraverso un percorso ignoto, nel baratro della confusione e dell’anarchia amministrativa.

Comunicato della Maggioranza

"Non esiste alcuna crepa nelle file della maggioranza se non nelle speranze dei pochi consiglieri di opposizione. In Consiglio comunale c’è sempre stata in 18 mesi una maggioranza compatta, unita, costruttiva sia sui grandi problemi che sulle minori problematiche. Un consiglio comunale di routine, deciso dalla conferenza dei capigruppo e non dalla Giunta Sulsenti, saltato per qualche assenza motivata di impegni di lavoro e di malattie di stagione, dà voce ad un’opposizione sempre pronta alla denigrazione, all’intimidazione. La Giunta Sulsenti continua nel suo lavoro proficuo in favore della città come ogni giorno dimostrano i risultati ottenuti dal Sindaco nelle sue ripetute missioni a Palermo e Roma, in ciò assecondato e corroborato dal sostegno e dal lavoro di tutti i componenti la Giunta. Anche in Consiglio Comunale non esistono casi come dichiarano a voce unica i capigruppo di MPA, Giovani Uniti, Movimento Libero, Idea di Centro e Sulsenti Sindaco: “Abbiamo sempre garantito la presenza in consiglio; abbiamo sempre lavorato per la città e non esistono discrasie o malumori al nostro interno né verso la Giunta Sulsenti”. La maggioranza, che ha vinto e stravinto le elezioni con un consenso popolare rilevantissimo, ribatte duramente e rimette al mittente le accuse, assicurando i cittadini sugli impegni e sulla fattività di un’amministrazione in grado di risollevare la città dal baratro dei debiti in cui era caduta".

lunedì 20 ottobre 2008

Il futuro del nostro porto




Foto

Da corrierediragusa.it

L´accantonamento del progetto dell’autorità di gestione per il porto di Pozzallo ha fornito un’ulteriore conferma, dopo la sentenza del Tar di Catania dell’aprile dell’anno scorso che aveva annullato il decreto che aveva istituito l’autorità di gestione, bocciato, in seconda battuta, quasi un anno fa, anche dalla Regione Sicilia.

Adesso, sarà direttamente il comune di Pozzallo a gestire il futuro della struttura portuale, divenendo stazione appaltante e procedere all’utilizzo dei fondi, regionali ed europei, per il definitivo salto di qualità che la struttura portuale, oramai, attende da tempo.

Abbiamo fatto il punto della situazione con il consigliere generale Asi Gianni Stornello con una lunga intervista che proponiamo di seguito.

Stornello, perché si sono «accorti» solo adesso che l’autorità di gestione era il male "maggiore" della struttura portuale di Pozzallo?

"Gli stessi promotori dell’Autorità di gestione sapevano che questo strumento rappresentava una forzatura e serviva solo alla Presidenza della Regione a mettere la mani sugli appalti per la messa in sicurezza che, come vediamo oggi, ammontano a diversi milioni di euro. Il capolavoro, in senso negativo naturalmente, l’hanno fatto quando hanno pensato l’Autorità di gestione, che non era un ente come si può pensare, ma una persona, come un’Autorità portuale: non si occupava solo di appalti ma anche della gestione vera e proprio del porto. Una barzelletta. Ricordo che, nel periodo in cui fu presentata l’Autorità di gestione, mi capitò di partecipare ad un convegno organizzato da Ram, la Rete delle Autostrade del mare, a Roma: in parecchi mi chiesero se era vera la notizia e, alla mia conferma, commentarono che solo in Sicilia possono succedere cose così".

Chi ha frenato lo sviluppo della struttura portuale, visto che, da molti anni, si era sempre parlato di messa in sicurezza del porto, allungamento del braccio, e quant’altro, ma mai nessuno si era prodigato per uscire da questa «empasse»?

"Non c’è dubbio che l’Autorità di gestione ci ha fatto perdere anni. E gli sponsor nostrani dell’Autorità di gestione hanno le loro gravissime responsabilità".

Nomi e cognomi.

"L’intera deputazione del centro-destra, la deputazione regionale del centro-sinistra del quinquennio 2001-2006, il Presidente della Provincia e per certi aspetti anche quello dell’ASI che ha concesso i locali del centro direzionale ad un fantasma, visto che negli uffici dati all’Autorità di gestione non è andato mai nessuno. Non una parola contraria da tutti costoro che hanno detto sì ad una cosa solo perché godeva dell’alto patrocinio del Presidente della Regione che, a quell’epoca, si chiamava Totò Cuffaro".

È d’accordo sulla stazione appaltante al comune di Pozzallo?

"In questa situazione sì, anche perché si torna a quello che giuridicamente si chiama «status quo ante», cioè la situazione preesistente all’istituzione dell’Autorità di gestione. Il comune di Pozzallo aveva già la delega ad appaltare i lavori di messa in sicurezza. Questa delega ora immagino gli verrà restituita".

Perché dice «immagino gli verrà restituita»? Con l’incontro all’Assessorato al Territorio le cose sono state chiarite?

"Guardi, chi può concedere la delega al Comune di Pozzallo è l’Assessorato regionale ai Lavori pubblici, competente per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui porti. Ed è lo stesso assessorato che chiese al Presidente della Regione la nomina dell’Autorità di gestione. E’ un passo avanti il fatto che un importante esponente del governo regionale in carica quale è l’assessore Sorbello, su sollecitazione di un altrettanto autorevole parlamentare regionale qual è l’on. Riccardo Minardo, si esprima come si è espresso. Ma prima di considerare definitivamente chiusa la partita dell’Autorità di gestione e prima di considerare a tutti gli effetti il comune di Pozzallo ente appaltante occorrono atti formali dell’Assessorato ai Lavori pubblici. Aggiungo che occorre anche un altro elemento, importantissimo: i soldi, con tanto di canale di finanziamento, con l’avvio di una procedura complessa quale può essere quella dei fondi strutturali 2007-2013".

A proposito, basteranno i 25 milioni di euro per soddisfare le esigenze di una struttura portuale, porta del mediterraneo per il libero scambio delle merci, fra qualche mese?

"A naso credo di sì. E’ chiaro che occorre un computo serio prima di partire. L’ordine di grandezza è comunque quello lì".

E’ notorio che l’on Ammatuna e il sindaco di Pozzallo, peppe sulsenti, non abbiano mai nascosto di pensarla diversamente sulla gestione «in toto» della struttura portuale. Quali, secondo Lei, gli scenari politici che potrebbero realizzarsi adesso?

"Non credo si facciano gli interesse del porto di Pozzallo se ci si innamora della proprie idee. Occorre fare il bene del porto prima di tutto. E il futuro dei porti sta nei sistemi. Il porto di Pozzallo è naturalmente proiettato verso un sistema che in molti chiamiamo del Sudest, proprio perché riunisce gli scali della Sicilia sud-orientale, da Catania a Pozzallo. E’ una soluzione che darebbe anche al territorio la possibilità di partecipare attivamente alla gestione di tutto il sistema. E per territorio intendo il Comune di Pozzallo, la Provincia, la Camera di commercio, gli operatori, la Capitaneria di porto. Di questo parleremo sabato 25 ottobre nella mattinata in un convegno organizzato dalla Camere di Commercio delle province di Ragusa, Siracusa e Catania che si terrà proprio a Pozzallo alla Sala Meno Assenza. Sono fra i relatori e avrò il piacere di argomentare una proposta che se attuata è la sola che può garantire il futuro al porto di Pozzallo".

C.Castaldo

mercoledì 15 ottobre 2008

La moda di essere indipendente...

Da correrediragusa.it

Il Partito Democratico di Pozzallo non ha più rappresentanti in seno alla civica assise di palazzo La Pira. Dopo l’abbandono, infatti, del consigliere Fabrizio Floridia (che voci sempre più ricorrenti pare lo vogliano fra le fila del movimento politico «Idea di Centro»), anche l’altro consigliere comunale Salvatore Toscano abbandonerà il Partito Democratico.


"Confermo la mia uscita – dichiara Toscano - dal Partito Democratico di Pozzallo. Ritengo di non essere stato valorizzato abbastanza, a differenza di tanti altri, all’interno del partito, che hanno inseguito posti di potere piuttosto che fare delle azioni propositive per la collettività. Mai una riunione con il sottoscritto, mai una telefonata per ascoltare quello che potevo proporre. A conti fatti, sono stato indipendente già dal primo giorno del mio insediamento. Era inutile continuare con un partito che deve risolvere molti dei suoi problemi se vuole guardare al futuro con fiducia. A me non interessa fare dei «patti federativi» al fine di promuovere delle riunioni inutili. A me interessa risolvere i problemi ben più gravi che affliggono la città di Pozzallo. Il Partito Democratico è troppo vanesio, attualmente, per capire quali sono i reali problemi della collettività".

"Nessuna lite - assicura Toscano - con i vertici del partito provinciale. Sono state alcune scelte del recente passato, fra tutte quella di non scegliere la strada del dialogo con l’attuale amministrazione, che hanno posto in essere l’uscita dal partito da parte di Toscano. Da qui la scelta, così come ha fatto Floridia, di dichiararsi «indipendente», al fine di decidere autonomamente le sorti migliori per il comune di Pozzallo".

"Il progetto politico in essere – dichiara ancora Toscano - al momento della mia adesione alla Margherita, formazione politica di prima appartenenza, è stato definitivamente frustrato nella fase odierna, per fare posto a conflitti fratricidi, basati solo su contrasti personali. E non parliamo poi dell’accanimento contro l’attuale amministrazione sulla qualsiasi. Opposizione sì, ma con criterio. Non è più possibile, difatti, assistere passivamente alla mortificazione sistematica della volontà e dell’impegno di chi ha voglia di continuare a fare politica, non per fini personali ma per i cittadini".

Quale sarà il futuro politico di Salvatore Toscano? "Leggo sui giornali – rintuzza Toscano - che molti mi hanno già di fatto collocato nelle fila di «Idea di Centro». Nulla di più falso. Adesso, resto indipendente. Farò il consigliere comunale per altri tre anni e mezzo. Chi avrà voglia di avviare un dialogo costruttivo per il bene della città, troverà in me un ottimo alleato. Se poi questo movimento si chiama «Idea di centro» o con un altro nome, lo sapremo più avanti".

E a proposito di «Idea di centro», nella giornata di lunedì sera, si sono incontrati i vertici del movimento che fa capo all’onorevole Nino Minardo. Oltre a ribadire l’alleanza con l’attuale amministrazione targata Sulsenti, il movimento centrista ha nominato i tre coordinatori che guideranno il movimento verso le fasi congressuali e di confluenza al Pdl. I tre nominati sono: Carmelo Floridia, Salvatore Iozzia e Antonio Ammatuna.

Tutti gli esponenti dell’Mpa di Pozzallo, infine, si sono ritrovati, nella serata di lunedì scorso, presso la sede di Via Verdi. Diversi i punti trattati fra cui un bilancio dell’attività amministrativa a 16 mesi dal voto comunale. Si è discusso anche del convegno sul federalismo fiscale che, sabato prossimo, presso lo spazio cultura «Meno Assenza», vedrà protagonisti il sindaco Peppe Sulsenti, il deputato regionale Riccardo Minardo e il senatore dell’Mpa, Giovanni Pistorio. Presente alla riunione di lunedì sera anche il coordinatore provinciale del movimento autonomista, Pietro Barrera.

C.Castaldo

martedì 7 ottobre 2008

Area di libero scambio, siamo pronti?


Dal 2010 fra tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo le merci potranno spostarsi senza l’imposizione di dazi doganali. Una decisione questa di portata storica, se si considera che, oltre al Nord Africa, rientrano in quest’area anche nazioni mediorientali, come Libano e Giordania e soggetti geopolitici nuovi, come Gaza e Cisgiordania.
L’area di libero scambio rappresenta una sorta di riequilibrio, visto che il flusso dei fondi strutturali comunitari per le regioni del Sud finirà, proprio con il finire del decennio in corso. E come” risarcimento” il Sud dell’Europa ha avuto consegnata questa opportunità.
Un’opportunità certamente ma anche un rischio. Quello di non saperla cogliere.E sono parecchie le criticità ancora da superare. Il processo di creazione dell’area di libero scambio sta subendo in atto un rallentamento.
Il tema è quasi assente dall’agenda politica nazionale e regionale.
Eppure stiamo parlando di un’area nella quale occorrerà creare 35 milioni di occupati, nei prossimi cinque anni. E basterebbe solo questo dato per verificare come sia necessario accelerare il processo e come occorrerà rimettere l’argomento al centro del dibattito.
Nel 2010 il Mediterraneo, rispetto ai traffici merci mondiali, sarà di nuovo al centro del mondo. E ciò implica un’ulteriore conseguenza: la centralità della Sicilia. E tutte le volte che il Mediterraneo è protagonista di eventi e processi economici e politici, l’urto di questo ruolo lo assorbe la Sicilia.
La Sicilia luogo di incontro fra culture diverse è figlia di grandi movimenti di civiltà differenti che proprio sul Mediterraneo si sono verificati. Ieri l’Isola, teatro di tensione del Mediterraneo, militarizzata con i Cruises a Comiso ; oggi, in un clima di pace e distensione, territorio propulsore di sviluppo per il sistema paese.

Ed il Sud-est ricadente soprattutto nella provincia di Ragusa e Siracusa e in buona parte della provincia di Catania rivestirà, in questo contesto, un ruolo di primo piano.
Il Sud-Est siciliano si sta facendo sempre più strada per la bellezza dei luoghi, l’architettura tardo barocca che ha avuto il riconoscimento Unesco quale “bene dell’Umanità”, l’enogastronomia, i prodotti tipici, la produzione agroalimentare, in generale e quella biologica in particolare.
Un’area così importante, dotata di forti potenzialità, dal punto di vista economico, gode già di vantaggi e spinte che partono dal proprio interno ma può senz’altro trarre ulteriori vantaggi dall’apertura di libero scambio euromediterraneo nel 2010.

L’aeroporto di Comiso, in dirittura d’arrivo, lo stato avanzato della costruzione dell’autostrada Siracusa-Gela, insieme all’autoporto di Pozzallo e al porto turistico di Marina di Ragusa rappresentano i segni evidenti di una prossima qualificazione dell’offerta intermodale al tessuto produttivo della provincia iblea.
La portualità, il mare sono fondamentali per incuneare il sud-est siciliano nel flusso dei traffici che in misura crescente interesseranno nei prossimi anni il Mediterraneo.Il progetto delle autostrade del mare, che in ambito europeo sta avendo un impulso molto forte, potrebbe rappresentare un’ulteriore opportunità.
Questo tipo di progetto prevede, per il suo sviluppo, tre “punti di partenza”, le TEN-T (praticamente le reti di trasporto trans-europee) , le PEC ( i corridoi pan-europei) e i SIAD (distretti che per produzione industriale e/o agricola hanno un vitale bisogno di trovare uno sbocco al mare).
La rete dei porti che insistono su queste aree diventano porti “cluster” grappolo. La modalità di trasporto via mare diventa così a pieno titolo un fattore di sviluppo integrato.
Già oggi in conseguenza della delocalizzazione industriale, pezzi anche importanti di settori produttivi, di fabbriche occidentali si stanno trasferendo nel sud-est, in questo caso asiatico. La testa di queste fabbriche resta qui, ma le braccia stanno all’altro capo del mondo.
Si sta verificando un via –vai, imponente,occidente oriente, uno scambio intenso di materie prime e merci lavorate ed essendo il mare la modalità d trasporto più economica, si utilizzano le navi come vettori principali. Tutte le rotte che collegano la “testa” e le “braccia” di questo corpo produttivo globale interessano il Mediterraneo. E non è un caso che si sta dragando il Canale di Suez , per consentire il transito di navi sempre più capienti. E in vista dell’organizzazione di un mercato sempre più vasto ma anche nel quadro dell’evoluzione degli scambi in termini intercontinentali, nell’ambito del processo di globalizzazione, un ruolo non secondario sarà esercitato dall’informazione e dalla formazione.
In questa direzione la Regione Siciliana, con la collaborazione di associazioni ed Università, in vista dell’importante appuntamento del 2010 ha curato un Programma generale di interventi per la informazione del cittadino-consumatore. I risultati dell’attività sono stati illustrati in un convegno tenutosi in questi giorni presso Villa Malfitano a Palermo.
Per quanto riguarda la formazione c’è da registrare, purtroppo,una grande occasione persa: la bocciatura della candidatura della Sicilia quale sede del Politecnico del Mediterraneo. I capi del governo dell’Unione Europea pare abbiano optato per la Slovenia che ha uno sbocco a mare in Alto Adriatico ma difficile da raggiungere dal Marocco o dal Libano. Una esclusione che a cose fatte ha poche possibilità di essere rimediata, a meno che la Slovenia, non accetti di prendere solo studenti greci e turchi , più vicini, lasciando a noi quelli nordafricani, poco propensi a fare 2000 chilometri invece di 200. Ma è improbabile che Lubiana dia il proprio assenso.

Da
www.modica.info

mercoledì 1 ottobre 2008

Ancora sui Ticket per gli studenti


Ho preferito inserire entrambe le versioni (quasi opposte) sulla versione ticket per gli studenti.

Ecco la prima versione:
Nella seduta del Consiglio Comunale di Pozzallo del 30 settembre in fase di riequilibrio di bilancio, il consigliere Asta ha proposto, per la minoranza, l’abolizione totale dei ticket sugli abbonamenti. I consiglieri del Sindaco Sulsenti hanno bocciato l’emendamento, schierandosi apertamente con le decisioni assunte dal Sindaco Sulsenti e dall’Assessore Ucciardo. Il presidente Fabio Aprile, ed i consiglieri di maggioranza (Francesco Viva, Cettina Carpenzano, Ninella Azzarelli, Barbara Sorace, Ernesto Tarascone, Fabio Viva, Salvatore Livia, Vincenzo Pitino), hanno sostenuto la delibera della Giunta Sulsenti che istituisce i ticket per il trasporto alunni, votando contro l’emendamento. La legge regionale dice: la Regione siciliana garantisce attraverso i comuni il trasporto gratuito agli alunni della scuola dell'obbligo e delle scuole medie superiori che si recano presso altro comune per frequentare scuole pubbliche statali o paritarie qualora non esista nel comune di residenza la corrispondente scuola pubblica. La delibera della Giunta SULSENTI n. 139/08 del 08/05/2008 è nulla e va revocata! A Pozzallo è stato leso il diritto allo studio, dopo avere speso decine di migliaia di euro per segnali stradali confusionari si chiede alle famiglie di pagare, per sostenere le spese fuori controllo del Sindaco e della sua Giunta.

da www.radiortm.it (prima versione)

Ecco la seconda versione:

Continua la calunniosa campagna dell'opposizione sui ticket per gli studenti pendolari. Si additano al pubblico ludibrio i singoli consiglieri comunali che hanno votato contro una assurda mozione del consigliere Asta,che non si documenta e pretende che i consiglieri di maggioranza s'inchinano ai suoi dettami. Per corretta informazione , visto che il consigliere Asta crea costantemente disinformazione ai danni degli studenti e delle loro famiglie, hanno ottenuto l'abbonamento gratuito 261 su 264 studenti pendolari e tute le argomentazioni di Asta e compagni cadono di fronte al dato numerico che smentisce aggravi di qualsiasi genere per le famiglie. I numeri si commentano da soli ed indicano quale preconcetta viene fatta da alcuni consiglieri di opposizione.

Ass. re P.I.
Prof. Salvatore Ucciardo (la seconda versione)