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martedì 29 aprile 2008

Intervista a Roberto Ammatuna



Da corrierediragusa.it

È un Roberto Ammatuna che si confessa “a tutto campo”, alla prima intervista dopo la sua rielezione all’Ars, nelle file del partito Democratico. I segnali di “collaborazione” con il sindaco autonomista di Pozzallo, Sulsenti, ci sono tutti, a patto che ci sia un invito “ufficiale” da palazzo La Pira.


Come anche i “boatos” che lo vedrebbero gareggiare per la sua terza nomina a sindaco, fra quattro anni. Nel frattempo, però, lo stesso Ammatuna dovrà lavorare per portare sviluppo in una terra, quella iblea, che necessita urgentemente di “decollare”, senza aspettare ulteriori rimandi. La gente “sente” una certa disaffezione nei confronti della politica e solo una risposta esaustiva, sul campo, darà maggior credito all’azione politica dell’onorevole del centro-sinistra.

In che termini potrà concretizzarsi al Comune di Pozzallo la reciproca apertura di credito che vi siete scambiati con il Sindaco Peppe Sulsenti?

“Credo sia compito prioritario dei rappresentanti istituzionali, a qualsiasi livello operino, attivarsi sinergicamente per risolvere i problemi dei cittadini, senza preclusioni di appartenenza politica e nella chiarezza dei rispettivi ruoli. E’ sulla base di ciò che la collaborazione con il primo cittadino di Pozzallo potrà essere avviata. Così come ho fatto in passato, pur non avendo parlamentari della stessa città e aldilà degli schieramenti, attendo ancora un invito che naturalmente dovrà avere i crismi dell’ufficialità da parte del Sindaco. Io in passato ho avanzato richiesta, quando ricoprivo il ruolo di Sindaco, per interloquire con i parlamentari eletti in provincia di Ragusa, traendone un vantaggio indubbio per Pozzallo. Lo rifarei ancora, soprattutto nel caso in cui l’interlocutore fosse un parlamentare della mia città”.

Nei suoi comizi, in queste settimane, ha sempre detto che, da quando non è più Sindaco, Pozzallo sta attraversando un periodo poco felice. A cosa si riferisce in particolare?

“Faccio riferimento a tutto ciò che è sotto gli occhi di tutti: lo sviluppo turistico sembra essersi inceppato, l’arredo urbano pare abbandonato al proprio destino, opere pubbliche già finanziate che non partono, la crescita economica che subisce uno stallo. In aggiunta a ciò sembra riproporsi una situazione dell’ordine pubblico che desta qualche preoccupazione”.

In città, si vocifera che, fra quattro anni, sarà candidato alle comunali. E’ ancora troppo presto o magari un pensierino lo sta già facendo?

“Sono appena stato rieletto all’Assemblea Regionale Siciliana ed è un compito gravoso da svolgere. Comunque, come si afferma in una nota canzone popolare, quattro anni sono lunghi da passare e poi sono abituato a pensare che in politica non bisogna mai dire mai”.

Perché gli elettori della provincia di Ragusa continuano a ritenere più credibile la proposta del centrodestra?
“Credo che, ironia della sorte, i ceti popolari in provincia di Ragusa si sentano maggiormente rappresentati dal centrodestra, che vanta una presenza capillare nel territorio ed è a più diretto contatto con la gente e più consapevole dei problemi che la attanagliano”.

La classe dirigente del centrosinistra cosa ha da rimproverarsi?

“Un atteggiamento elitario, distante dalla quotidianità che vive il comune cittadino. E’ necessario un bagno di sano pragmatismo per ritornare con i piedi per terra ed affrontare con forza i problemi che assillano la gente”.

venerdì 25 aprile 2008

Nuove nomine ,vecchi problemi

Da radiortm.it

Il Sindaco di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti, ha nominato vicesindaco di Pozzallo, in sostituzione del dimissionario Luciano Susino, l’assessore Attilio Sigona, cui rimangono le deleghe già attribuite del Bilancio, Finanze e Contenzioso. L’assessore Sigona, già parlamentare nazionale della dodicesima legislatura e componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, attualmente componente della Commissione Cultura dell’Associazione Nazionale ex Parlamentari, è dirigente scolastico ed ha rivestito incarichi culturali e politici vari dal 1971 ad oggi, accumulando un’ampia esperienza quasi quarantennale nella gestione della cosa pubblica.

Per il resto continua al Palazzo di Città a Pozzallo il via vai di Commissari ad acta nominati da vari tribunali per dare esecuzione al pagamento di debiti accumulati negli anni pregressi dal Comune di Pozzallo. Dopo i 268 milioni da consegnare all’ASI, sono scattati gli oltre 400 milioni da liquidare al legale della passata amministrazione. Al riguardo appare sconcertante che non sia stata presentata alcuna opposizione al decreto ingiuntivo e appaiono onerose le parcelle che vengono reiterate pur in presenza di semplici opposizioni a più soggetti per i medesimi motivi. E’ lo stesso ordine professionale a prevedere in tali casi l’unicità della parcella. E’ allo studio la possibilità da parte del Comune sia di rivalersi contro i funzionari responsabili della mancata opposizione e contestazione delle parcelle, sia di ricorrere all’ordine degli avvocati. La presenza continua di commissari finisce con il vanificare i tentativi dell’amministrazione di erogare con puntualità gli stipendi ai comunali, sia dipendenti diretti che personale che opera nei vari servizi dalla N.U. alle cooperative.

martedì 22 aprile 2008

C'eravamo tanto odiati...

"Dite all’on Roberto Ammatuna che lo aspetto a palazzo La Pira. Roberto, abbandoniamo l’astio politico e collaboriamo per il bene di Pozzallo". Parole e musica di Peppe Sulsenti .

Chi, domenica sera, nel corso del comizio di ringraziamento di Sulsenti si aspettava che il sindaco autonomista parlasse male del rivale onorevole, è ritornato certamente a casa deluso. Ammatuna, alcuni giorni prima, sempre dallo stesso palco, aveva teso la mano nei confronti dell’attuale sindaco, parlando di possibile collaborazione per il bene della collettività.

Sulsenti ha risposto positivamente all’invito dell’ex sindaco, dicendo di essere disposto ad ascoltare le istanze dell’onorevole pozzallese, appoggiando sinergicamente le priorità che la città di Pozzallo e il territorio ibleo necessitano. E, di fronte ad una vasta platea, Sulsenti ha pure ”rilanciato”, dichiarando di volerlo presto fra le fila dell’Mpa, visto che, nel Pd, avrà le porte chiuse in quanto opposizione.

"E’ inutile – ha affermato Sulsenti – che Ammatuna presenti le sue mozioni dai banchi dell’opposizione; difatti, anche se buone, saranno scartate. Roberto, se entri a far parte della logica politica del Movimento per l’Autonomia, ce ne avvantaggeremo tutti quanti. Lombardo è il futuro di questa terra, non la Finocchiaro che si è candidata per poi “fuggire” in Emilia-Romagna".

Il sindaco autonomista, infine, ha voluto rimarcare come il Pdl pozzallese, sebbene abbia incrementato il numero di voti, deve ancora “crescere” per diventare una forza politica degna di tale nome. " La politica non si fa – ha concluso Sulsenti – quando si riesce a portare qualche voto in più, ma quando il territorio se ne avvantaggia".

Nello stesso comizio era presente anche l’on Riccardo Minardo, che si è dichiarato entusiasta della sua esperienza all’interno del Movimento per l’Autonomia. "Un gruppo di amici competenti – ha detto Minardo - che hanno a cuore le problematiche della nostra Sicilia. Non dovremmo più chiedere ai potenti della politica nazionale, perché Raffaele Lombardo è già un “big” della politica italiana, e avremo sicuramente un canale privilegiato per chiedere che il nostro territorio non sia solo il classico serbatoio di voti da svuotare, ma un territorio che ha la stessa importanza così come le altre province italiane".

Nessun accenno alla “diatriba” che sta interessando, al suo interno, il Movimento per l’Autonomia ibleo. Chi voleva che Minardo e Sulsenti fossero ad un’ipotetica guerra intestina, s’è dovuto, comunque, ricredere. I due, domenica sera, prima che iniziasse il comizio, si sono intrattenuti a lungo presso la sede di Piazza Rimembranza per parlare strategie politiche da attuare a breve e di scadenze programmatiche, non ultima la questione legata allo sviluppo del porto di Pozzallo.


Articolo di Calogero Castaldo da corrierediragusa.it

venerdì 18 aprile 2008

Pozzallo , regna la confusione.


Grazie ad uno dei tanti "anonimi" per aver lasciato questo commento.


Nel giro di due anni, fra le regionali di due anni fa, le comunali dell’anno scorso, e le regionali di domenica scorsa, il camaleontico elettorato pozzallese ha cambiato idea parecchie volte sulla “ics” da mettere sulla scheda, con il risultato di avere la città, sostanzialmente, divisa in tre (Pd da una parte, Mpa e Pdl dall’altra). Un unico dato, però, fa riflettere. I candidati pozzallesi, nella loro città, hanno perso consensi, rispetto alle passate elezioni. I numeri parlano chiaro. Basti pensare all’ex sindaco, Roberto Ammatuna, rieletto nuovamente nelle file del Partito Democratico. Due anni fa, Ammatuna è riuscito a convincere, solo a Pozzallo, 4748 elettori contro i 3439 di domenica scorsa. Ha conquistato, comunque, uno scranno per palazzo d’Orleans, riconfermandosi come il candidato pozzallese più votato. Sicuramente, la flessione darà da pensare all’intero entourage del Partito Democratico locale. Se Sparta, comunque, piange, Atene non ride. Il più “acerrimo” nemico del centro-sinistra, in città, è stato Peppe Sulsenti (Mpa) il quale, anche lui, dovrà riflettere sullo stesso identico calo di preferenze, a quasi 12 mesi della sua elezione a sindaco. Anche qui, il dato parla chiaro, anche se si tratta, bisogna dirlo, di un appuntamento elettorale diverso (l’anno scorso, comunali, quest’anno, regionali). Al primo turno, Sulsenti, l’anno scorso portò a casa 3864 preferenze (al ballottaggio, contro il solo Luigi Ammatuna riuscì persino ad arrivare a quota 5472!); domenica scorsa, i consensi si sono fermati a quota 2059. Anche qui, l’Mpa pozzallese rifletterà sulla sconfitta che ha interessato l’elettorato centrista.
Chi, invece, esulta, nella città della Torre Cabrera, è sicuramente il Pdl e, in particolare, l’onorevole ispicese Innocenzo Leontini, che, mai come quest’anno, raccoglie innumerevoli consensi (877 preferenze, è il più votato nel Pdl, a Pozzallo), contro due “pilastri”, almeno in ambito cittadino, come Ammatuna e Sulsenti. Le 1248 preferenze, in totale per il Pdl, attestano il Partito delle Libertà come terza forza politica, in città, scavalcando l’Udc che, negli anni scorsi, non era mai scesa sotto la soglia delle 500 preferenze. Cosa che si è verificata domenica scorsa. Difatti, l’Udc paga la politica di non aver presentato alcun esponente locale candidato. Il solo Piero Torchi, seppur non eletto, può fregiarsi di 203 voti e di candidato più eletto del partito della Vela. Neanche l’onorevole eletto Orazio Ragusa ha saputo batterlo (solo 135 preferenze).
Intanto, nella città rivierasca, Roberto Ammatuna, nella serata di martedì scorso, ha voluto ringraziare pubblicamente quanti lo hanno sostenuto, lasciando intuire che, se "arriva una telefonata – ha detto Ammatuna - da parte del sindaco, Sulsenti, sono disposto ad intavolare un progetto utile per le sorti della nostra città ". Ammatuna, quindi, ha ribadito di essere disponibile per avviare “larghe intese” con l’amministrazione Sulsenti solo nel caso in cui si ritornasse a discutere di politica, lasciando l’astio personale alle spalle, nonostante lo stesso Ammatuna abbia ribadito, diverse volte durante il comizio, di essere rimasto molto dispiaciuto per alcuni avvenimenti, a suo discapito, che hanno avvelenato la campagna elettorale. Infine, lo stesso Ammatuna ha auspicato che venga preso in considerazione, al più presto, il piano triennale delle opere pubbliche "affinchè – ha concluso l’onorevole – Pozzallo non ritorni a 20 o 30 anni fa, quando le opere pubbliche erano dei miraggi per la collettività".
Anche il sindaco di Pozzallo, Sulsenti, chiuderà, domenica prossima, alle 21,30, dopo il comizio di ringraziamento dell’on. Leontini previsto per le 20,30, questa tornata elettorale. A salire sul palco insieme al sindaco autonomista, anche l’on. Riccardo Minardo. Chissà che lo stesso sindaco, nel suo comizio conclusivo, scioglierà anche gli ultimi dubbi legati al nome del vice-sindaco (mercoledì scorso, Luciano Susino ha definitivamente protocollato le sue dimissioni), di un eventuale (che, a questo punto, appare quasi certo) rimpasto di giunta o di qualche “novità”, come da più parti si sussurra, che lo potrebbe interessare. Vedremo.

martedì 15 aprile 2008

Ecco chi va all'Ars

Una valanga di consensi per Orazio Ragusa .
Il deputato uscente dell´Udc nella sua Scicli ha raccolto oltre settemila voti. Incetta di voti anche a Modica: poco meno di 1.800.


Nella Città della Contea, che doveva essere la sua roccaforte, l´ex sindaco Piero Torchi si è fermato a quota 5.300. Ragusa ha invece fatto il pieno anche a Chiaramonte con oltre un migliaio di consensi. Dato tra i più accreditati, Giovanni Cosentini è invece stato tagliato fuori.

Si sono confermati all´Ars anche Innocenzo Leontini e Carmelo Incardona per il Pdl. Mommo Carpentieri si è classificato buon terzo. Nel Pd trionfo per Pippo Di Giacomo e quinto seggio per Riccardo Minardo di Mpa. Per Roberto Ammatuna del Pd potrebbe invece scattare nelle prossime ore il sesto seggio con i resti.

Alla luce di questi risultati, anche Modica ha alla fine avuto il suo deputato regionale: Riccardo Minardo. Niente da fare invece per l´ex sindaco Piero Torchi, che non ha sfondato in casa Udc, dove Ragusa si è difeso molto bene, prendendo buona parte dei voti attribuiti proprio a Torchi.


giovedì 10 aprile 2008

Ecco come si vota


Da corrierediragusa.it

Un solo segno su un solo simbolo: è l´indicazione per le elezioni politiche che sarà riportata su migliaia di manifesti elettorali affissi all´interno di tutti i seggi d´Italia. Uno slogan facile da ricordare che riassume il modo in cui gli elettori sono chiamati a votare in base alla legge vigente per la Camera e per il Senato. Un solo segno su un solo simbolo significa che l´elettore esprime il proprio voto tracciando un solo segno (una X o un semplice tratto) sul solo contrassegno della lista prescelta. Sulla scheda, spiega una nota del Viminale, non vanno indicate preferenze e non va scritto alcun nominativo e alcun altro segno.


E´ importante sottolineare che, anche nel caso di liste collegate in coalizione, il segno va sempre posto sul solo contrassegno della lista che si vuole votare e non sull´intera coalizione. Eventuali "sconfinamenti" su contrassegni limitrofi non sono un problema. La legge prevede infatti che, se il segno dovesse invadere altri simboli, il voto "si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso". Il voto, dunque, è valido. In questo modo la volontà dell´elettore non è messa a rischio da eventuali errori materiali.

Queste e altre indicazioni sono a disposizione di tutti gli elettori sul sito del Viminale www.interno.it (la sezione dedicata alle elezioni).


domenica 6 aprile 2008

Comincia la settimana decisiva..

Da corrierediragusa.it

Cinque candidati alla presidenza della Regione, oltre mille, divisi in 12 liste, per i 90 posti da deputato all´Assemblea regionale siciliana e piu´ di 4 milioni e mezzo di votanti.

Questi i numeri delle elezioni regionali siciliane che si terranno domenica 13 e lunedi´ 14 per eleggere il nuovo presidente e rinnovare il parlamento regionale.
In corsa per la poltrona di governatore: Raffele Lombardo, sostenuto da cinque liste del centrodestra (Mpa - Pdl - Udc e due liste civiche: Sicilia Forte e Libera, e Democratici e Autonomisti), Anna Finocchiaro, supportata da 4 liste di
centrosinistra (Pd - Idv - Sinistra Arcobaleno e Anna Finocchiaro Presidente), Sonia Alfano in rappresentanza della lista ´Gli amici di Beppe Grillo´, quindi Giuseppe Bonanno Conti per Forza Nuova, e Ruggero Razza che corre per La Destra.

Questi ultimi tre candidati hanno sostegno una lista l´uno. Le elezioni siciliane, cosi´ come le nazionali, si stanno svolgendo anticipatamente rispetto alla scadenza naturale che doveva essere nel 2011. In Sicilia, difatti, la causa della fine della legislatura sono state le dimissioni del governatore Salvatore Cuffaro, dopo che nel gennaio scorso e´ stato condannato dal Tribunale di Palermo, in primo grado, a 5 anni.

Salvatore Cuffaro, appoggiato della Casa delle Liberta´, era al secondo mandato. L´ex presidente, difatti, e´ stato rieletto il 29 maggio 2006 con 1.374.706 voti, pari al 53,09%, battendo Rita Borsellino, sostenuta dall´Unione, che
aveva ottenuto 1.078.179 voti, corrispondenti al 41,64%, e Nello Musumeci, sostenuto da Alleanza Siciliana, che aveva ricevuto 136.545 consensi, pari al 5,27%.

Nelle elezioni del 2006 il centrodestra ottenne 55 deputati sui 90 previsti nel parlamento siciliano, e il centrosinistra i rimanenti 35. I 55 deputati del centrodestra si divisero tra Forza Italia (17 deputati), Udc (11), An e Mpa (10 ciascuno) e la lista ´Aquilone´ (6), oltre a Cuffaro eletto di diritto come governatore. Nel centrodestra non riuscirono a superare lo sbarramento del 5% la Fiamma Tricolore e la Dca per le Autonomie.

I 35 deputati del centrosinistra si divisero in 15 per Ds e 15 per la Margherita, 4 andarono alla lista Uniti per la Sicilia ed infine Rita Borsellino, eletta di diritto all´ARS come miglior perdente. La lista della Borsellino non riusci´ pero´ a superare lo sbarramento del 5%, si fermo´ al 4,8%, e quindi non venne eletto alcun deputato a palazzo dei Normanni. Cosi´ come anche per la lista di Alleanza Siciliana.