
L’estate è alle porte, ma
la città non è pronta. Imprenditori e commercianti sono preoccupati. I turisti non arrivano
per caso. Né si può fare affidamento
solo sul turismo mordi e fuggi di
fine settimana, proveniente dai centri vicini che, comunque, va gestito bene.
Molte strade cittadine sono logore, rattoppate, con il manto stradale a pezzi.
Eloquente oltre ogni parola la scena che si presenta agli occhi di chi, provenendo da Modica lungo la stradale 115, decida di imboccare il bivio per Pozzallo. La
strada, vestita di nero asfalto, è stata rimessa a nuovo fino a poche centinaia di metri da Pozzallo, esattamente nel punto ove si incrocia la segnaletica con la
scritta "Territorio di Pozzallo". Vallo a spiegare ad un turista tedesco che in quel punto il nuovissimo manto stradale finisce per un fatto di competenza territoriale. E poi in ogni angolo della città erbacce a iosa. Ortiche a fasci negli spazi privati e pubblici. Gli arenili sono tappezzati di verde selvaggio.
Il Piano spiagge è rimasto nel cassetto, per cui piccoli o grandi insediamenti, che in qualche modo andavano regolamentati o rimossi, sono rimasti là dove erano prima, in virtù di precarie e vecchie
concessioni. Per non dire di consolidate cattive abitudini: parcheggi selvaggi, passi carrabili ostruiti, autovetture
regolarmente piazzate in piena curva.
Nel lungomare Pietre Nere, la famigerata nuova passeggiata a mare, è la regola.
Dalla piazzetta di Padre Pio e fino ai locali della ex Colonia Marina scatta ogni sera il codice rosso. Un vero allarme.
Transitare da quelle parti è un’avventura.
Auto parcheggiate a destra e a sinistra, ovunque ci sia uno spazio libero.
Quella è zona franca. Ove venisse contestata solo una parte delle infrazioni al codice della strada che si registrano tutti i giorni in quella zona bella e caotica della città, le casse del Comune realizzerebbero introiti incredibili. Ma il punto non è questo. Ci mancherebbe. Il problema è un altro e va esaminato sotto l’aspetto della legalità e della civile convivenza. Se un automobilista ti piazza l’auto davanti al garage o il portone di casa, oppure in piena curva e nessuno mai gli fa notare che il suo comportamento è fuorilegge, va da se che il giorno dopo, per spirito emulativo, proprio perché è ampiamente dimostrato che i "cattivi" esempi trascinano,
altri dieci automobilisti faranno
la stessa cosa. Per non dire dei
pochi posti auto riservati agli invalidi. Sono perennemente occupati da automezzi di persone non aventi diritto. E poiché così
è da anni, c’è da supporre che mai uno solo di questi signori sia stato contravvenzionato.
Basterebbe che una pattuglia della Polizia municipale facesse una ricognizione volante, specie il sabato e la domenica. Le casse del Comune sono vuote ed è difficile intervenire per rendere la città pulita, ordinata e accogliente e per attivare servizi adeguati? Non scherziamo.
Nessuno può immaginare di trascurare questi aspetti vitali della pubblica amministrazione, tirando in ballo la stucchevole storia della situazione economica. Se le galline a marzo sono diventate chiocce e non ci sono più i soldi per le scarpe nuove, la città non si può presentare a turisti e visitatori vestita a metà, come il Valentino di Giovanni Pascoli, con le penne addosso e le zampette sporche e nude.
MICHELE GIARDINA