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domenica 29 giugno 2008

C'eravamo tanto amati...



Ad oggi attendo ancora un incontro diretto con il sindaco Giuseppe Sulsenti. Mi è stata recapitata una lettera ufficiale in cui mi si chiedono le dimissioni, tutto senza due righe di spiegazione. Ho appreso della loro volontà di dimettermi da notizie di stampa, senza incontri o telefonate interlocutorie con l’amministrazione, né con rappresentanti del Movimento di Idea di Centro. Dall’insediamento dell’amministrazione comunale, a cui ho preso parte animato da grande spirito di iniziativa e credendo in un progetto in favore della città, ho fatto quanto mi è stato possibile proprio per la mia città: dall’estate 2007 con musica e concerti al Carnevale in piazza e la prestigiosa Targa Florio. Tutto con il massimo impegno, poche risorse e senza pesare sulle tasche dei cittadini.
Il mancato allineamento a discutibili e controverse scelte amministrative è la causa delle rotture dei rapporti tra il sottoscritto e l’amministrazione pozzallese, condotta da Sulsenti. Pur in presenza di scelte che hanno pesato sulle tasche dei contribuenti e su tutta la collettività pozzallese, Idea di Centro non ha mosso nessun rilievo, sia a livello locale che attraverso il sul leader on. Nino Minardo. E mi riferisco alle misure di politiche fiscali messe in atto dalla Giunta Sulsenti. Alla luce di quanto detto è il Sindaco Giuseppe Sulsenti che dovrebbe rassegnare le sue dimissioni piuttosto che richiedere quelle del sottoscritto.

Roberto Iozzia

192 commenti:

inVeritas ha detto...

Credo che ci siano pochi commenti da fare; di certo il Sindaco con Iozzia non sono mai andati d'accordo.Adesso aspettiamo il rimpasto di fine estate e vediamo che succede.
Sottoscrivo quello che ha scritto dreed nel post precedente: Ieri c'erano dei vigili in piazza che si guardavano lo spettacolo e pochi metri più avanti (sotto la torre) c'era una rissa.Io ,da turista ,in un posto che non mi fa stare sicuro a me e ai miei cari non ci tornerei più!
Anche il problema dei cestini dei rifiuti è grave: sono sempre pieni a tappo, ne servono di più per mantenere pulito il lungomare Pietrenere.

Anonimo ha detto...

Bravo Inveritas,
io sogno il giorno in cui non verranno turisti a Pozzallo ,specialmente i frequentatori notturni dei pubs.
Preferisco famiglie intere che passano 15 o 30 giorni e che per l'economia è piu importante che i pubs.

Anonimo ha detto...

Che peccato!!
Un uomo dedicato al bene di Pozzallo, sopratutto al bene della piazza, e dei bar è rimane incompreso.!!!

Anonimo ha detto...

INVERITAS i vigili non si sposterebbero neanche se la rissa avvenisse a 1cm da loro.

E comunque almeno il sabato servirebbe un pattuglia dei carabinieri fissa che passeggia per il corso.

A pozzallo abbiamo una caserma di CC enorme piena di carabinieri, un distaccamento della guardia di finanza eparecchi vigili urbani....

Eppure il pozzallo comincia ad assomigliare sempre più a Vittoria.....

Il turista pretende sicurezza, servizi e pulizia.

Il sindaco dovrebbe alzare il telefono e pretendere dal prefetto (o da chi di dovere) una presenza fissa e continua delle forse dell'ordine.

Ma perchè i nostri amministratori devono essere così ottusi e incapaci!!!!!

Propongo che la Sicilia si autoannetta alla Svizzera, sicuramente un sindaco elvetico amministrerà meglio degli nostri politici locali.

Dredd

Anonimo ha detto...

Vorrei fare una domanda alla
Confcommercio?
Perche a Pozzallo il caffe, granite, briosch, ecc... hanno un costa diverso da bar a bar!!!!!Ormai per fare colazione due persone (2 granite e due briosch)ci volgiano circa €6,00 se vai in un bar fuori dal centro costano €4,00.
datemi una risposta x favore, Perchè i uguali a Pozzallo ci sono a Taormina. Ma Taormina non = a Pozzallo!!!!!!!

Anonimo ha detto...

X ANONIMO DELLE 15:44

A pozzallo vengono già molte famiglie e coppie, i frequentatori dei pub provengono dai paesi vicini.

Ma Pozzallo è molto lontana dall'essere una meta turistica ideale per famiglie.

Il turismo a Pozzallo è organizzato verbalmente e soprattutto seguendo una rigida logica clientelare.

Tutti sono parenti di qualche amministratore e tutti prentendono dei favori, anche se ciò va a discapito della collettività.

Dredd

Anonimo ha detto...

per Dredd,
per cortesia non parlarmi della Svizzera!!
Non sono buoni ad aiutarci .
Loro sono bravi per il riciclaggio dello sporco denaro della mafia.
Mi piace quando dici "tutti pretendono dei favori"
per me pretendere dei favori è segno di mafia.
Non so in quale girone li metterebbe Dante Alighieri.
Buon pomeriggio

Anonimo ha detto...

per Dante,
visto quello che succede a Palermo con la mafia che detta il prezzo della carne,forse a Pozzallo non debbono pagare nessuno e quindi i prezzi sono liberi.
In tutti i paesi del mondo ,le consumazioni al centro della città sono piu care che altrove.

Anonimo ha detto...



la mia era solo una metafora, per dire che ogni politico di qualsiasi altra nazione è meglio dei nostri politici locali.

Però voglio ricordare che le città svizzere, austriache e tedesche sono ai primi posti come qualità della vita.....

Il fenomeno dei favori personali è un'usanza molto diffusa a Pozzallo: Il comandante dei vigili urbani è parente di un consigliere, molti dipendenti comunali sono stati messi lì da parenti, a molti commercianti vengono concessi favori da parenti politici o che lavorano nel comune.....

Non so se si può paragonare alla mafia, ma certamente il fenomeno esiste.....

Dredd

Anonimo ha detto...

Dredd,
quando in un comune qualcosa non funziona ,è piu facile che la soluzione sia messa in atto dall'amministrazione che piuttosto dal prefetto o altri.
A Pozzallo nel periodo dell'amministrazione Ammatuna quando i carabinieri non venivono al soccorso della popolazione per i rumori notturni dei pubs e le risse al centro del paese,il sindaco diceva che i carabinieri non facevano il loro lavoro.
Sicuramente era vero ,ma la soluzione era di far chiudere i pub a mezzanotte o prima.
Questa è responsabilità.
Ma non l'ha fatto ne lui ne l'attuale sindaco.

Anonimo ha detto...

Fintanto che "chi sbaglia paga" non viene applicato alla lettera, non c'è orizzonte per nessuno.

Amici bloggers, cerchiamo sempre di scusare le amministrazioni o per amicizie o per colore o per quello che volete voi.

Vi ricordo che se dobbiamo pagare una qualsiasi tassa in ritardo,
be allora c'è la mora, gli interessi, e quant'altro.
il suddito non ha scusanti, ha da pagà.

Charlie

Anonimo ha detto...

Charlie e Dredd
non so se avete notato che i giovani di qualsiesi colore politico ,non intervengono, quando gli argomenti sono bar,pubs, birra, frastuoni, droga,risse.
Ho l'impressione che su questo soggetto sono tutti in sintonia."Non hanno niente da dire;tutto va bene"

Anonimo ha detto...

Monaco di Baviera (per fare un esempio) è piena di Pub e Locali dove si beve molto.

Durante l'Oktoberfest la birra scorre a fiumi.

Eppure nonostante questo il numero delle risse è minimo, la gente ubriaca se ne va tranquillamente senza dare problemi!

E se qualcuno da problemi, ecco che interviene immediatamente la polizia.

Quindi i problemi non sono i Pub o i Locali. Il problema è la civiltà della gente e la totale assenza di forze dell'ordine che facciano da deterrente.

Molti di voi vogliono un paese spento, morto, privo di locali e ristoranti. Più che per motivi di sicurezza, forse perchè non amano il caos.

Dredd

Anonimo ha detto...

Pozzallo nell'ultimo decennio, ha cambiato stile di vita, l'indirizzo amministrativo e quindi politico, e' stato quello di incentivare, con l'aumento delle licenze, attivita' come bar e pub, e in effetti la situazione e' cambiata, vuoi per la spiaggia che grazie al porto si e' ingrandita, quindi realizzazione di chalet, lidi, e l'apetura nel triangolo piu' bello di ozzallo l'apertura di molte attivita' come pub e bar.
E' stata una scelta coraggiosa?
Durante questo periodo, abbiamo assistito ad un fenomeno nuovo, quello del popolo della notte, che non hanno niente a che vedere con
il turismo.
Di certo non si puo' tornare indietro, molti eserceti hanno investito su delle bellissime attivita' che fanno da corollario alla splendida pozzallo.
Se qualcuno ricorda, il popolo della notte, ogni anno faceva parlare di se'. sia per le risse notturne, sia per la sporcizia che lasciavano, bottiglie, vtri, carte etc. in ogni angolo della citta', nelle spiagge, ovunque ,e per non dimenticare il rumore acustic che perdurava la notte oltre i limiti consentiti dalla legge.
Mi chiedo come mai negli anni passati tutto era lecito, e ora tutto e' illecito?

Anonimo ha detto...

DA QUEST'ANNO A POZZALLO, DI NOTTE CI SONO DEI CC E DEI POLIZIOTTI IN BORGHESE, CHE CONTROLLANO IL TERRITORIO.

Anonimo ha detto...

ieri sera a pozzallo non si capiva niente, confusione da tutte le parti, locali strapieni, il corso stracolmo, soprattutto da turisti, tutto questo grazie alla politica dei pubs?

Anonimo ha detto...

X ANONIMO DELLE 17.53

Se il sindaco rileva che nel proprio paese ci sono problemi di ordine pubblico, è suo dovere chiedere al prefetto o chi di dovere una maggiore attenzione.

Nel paese dove abitavo prima, lontano dalla Sicilia, c'era una folta banda di teppisti che seminava letteralmente il panico per tutta la città.

Pestaggi, auto date alle fiamme, portoni e cassonetti distrutti e purtroppo anche un omicidio.

I locali carabinieri erano dei totali fannulloni, peggio anche dei nostri vigili. Il sindaco allora ha iniziato a tempestare di telefonate il prefetto, il comandante provinciale dei carabinieri, il ministero e tanti altri. Minacciando anche di sputtanare tutti in televisione.

Alla fin fine il comandante della locale stazione è stato sostituito e il comandante provinciale ha inviati altri carabinieri. La banda alla fin fine è stata sgominata.

Quindi cari miei..... VOLERE E' POTERE!!!!

Non date la colpa ai Pub e hai Locali.

Dredd

Anonimo ha detto...

POLIZIOTTI IN BORGHESE!!!!

Che stupidaggine..... I poliziotti devono vedersi!!!!!

La sola presenza infonde sicurezza.

Anonimo ha detto...

il principio è semplice: cu mancia fa muddichi.
Se vogliamo essere quello siamo dobbiamo accettare i "rischi". Ci vuole più civiltà, senza dubbio, ma non possiamo pretendere che il sabato sera pozzallese sia calmo come quello di ispica

cleopatra ha detto...

Salve a tutti,
come al solito si esagera riguardo ai pubs..mi pare che la situazione così disastrosa che mettete in risalto è solo ed esclusivamente in piazza..dove i vigili e carabinieri girano e rigirano ma nessuno fa niente..per il resto dei locali, non c'è niente da dire, c'è musica live il venerdi, si beve si scherza e tutta quest'esagerazione che enunciate non esiste..vi piacerebbe a voi giovani uscire fuori paese a prendere una birra, anzichè scendere a piedi e sedersi in riva al mare?
gli ubriachi, ecc. sono dappertutto..non fate di tutta l'erba un fascio!
si è creato un bell'ambiente notturno..ed io da ragazza non ho assolutamente paura a girare in giro da sola, perchè c'è molta tranquillità!

a presto..

Anonimo ha detto...

Concordo con Cleopatra

Un centro vivo, con locali dove si ascolta musica live o dove puoi rilassanti in compagnia dei tuoi amici sono l'ideale.

Ieri sono passato nella piazzetta accanto torre cabrera (ex dromone, ex sotto vento) e devo dire che i locali in legno che hanno fatto sulla spiaggia sono veramente belli e la location ci ha guadagnato tantissimo.

Faccio anche i complimenti al pub murphi, offre sempre ottima musica e prezzi più che ragionevoli.

Sono queste iniziative che fanno bene a pozzallo, non si può far morire un paese per pochi snob che abitano il centro.

Dredd

Anonimo ha detto...

GIORNATA BALNEARE

Voto mare = 10 e lode

Voto bagnanti = Zero Spaccato

Stamattina la spiaggia raganzino era pulitissima, alle 19,00 era diventata una pattumiera.

Grazie ai soliti incivili per aver lasciato rifiuti dappertutto.

Dredd

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo delle 17,53,
accetto le proposte fatte da Dredd e sono anche d'accordo con tutti quelli che hanno voluto dire la sua.
Grazie anche a Cleopatra per il suo intervento.Pero
Dredd , puoi dare la colpa ai Pubs quando non rispettano il limite di decibel imposto dalla legge.
Quindi Dredd abbiamo avuto, e abbiamo un sindaco che non si fanno rispettare?
E un piacere ascoltare la musica tardi la sera,a condizione che sia "soft" non frastuoni.
Non immaginavo che il centro era abitato da persone snob!!
Peccato Dredd per questa stupidaggine! o questo risentimento verso qualcuno .
Il sud o Pozzallo ti ha cambiato?

inVeritas ha detto...

Grazie ad una mail che mi è arrivata ho deciso di inserire un sondaggio sul gay day che si terrà a Pozzallo il prossimo 28 Luglio.
Personalmente sono favorevole ma è innegabile che la manifestazione ha suscitato molti commenti in giro per Pozzallo.

Anonimo ha detto...

caro inveritas, apprezzo molto che anche in questo blog si parli del Gay Day, però le cose vanno spiegate come si deve prima di inserire un sondaggio del genere...
io sono Roberto, il presidente del coordinamento "Rino Giuffrida" che sta aiutanto gli amici dell'ArciGay ad organizzare la manifestazione...da specificare che da parte dell'Amministrazione comunale abbiamo avuto veramente un'apertura inaspettata!
si sono invece riscontrati alcuni commenti poco gradevoli a riguardo, informalmente da alcuni cittadini, e con un comunicato stampa dal movimento politico Forza Nuova, della sezione di Ragusa. Ora, io rispetto il pensiero altrui, ma creare allarme sociale x una manifestazione del tutto sobria mi sembra alquanto assurdo. cmq lascio di seguito il comunicato stampa che ho scritto a nome dell'intero coordinamento Giuffrida, di solidarietà verso gli amici dell'ArciGay.
Se i telegiornali non ci danno spazio, lo spazio ce lo prendiamo da noi...grazie!


Comunicato stampa

Penso di poter parlare a nome di tutto il coordinamento "Rino Giuffrida" nell'esprimere tutta la mia solidarietà agli organizzatori del Gay Day che si terrà a Pozzallo il 28 luglio 2008, proprio con la collaborazione dell'intero coordinamento Giuffrida, dopo che sul blog di Forza Nuova (noto movimento politico di estrema destra) sono stati espressi apertamente chiari contrasti alla suddetta iniziativa organizzata dall' ArciGay, tra l'altro associazione appartenete al coordinamento di cui sono presidente.
E' inammissibile il fatto che un movimento politico dica di "schierarsi in modo forte e deciso contro tale evento" definito inutile e provocatorio. Continua il comunicato di Forza Nuova : "Oggi sembra proprio che si cerchi in ogni modo di esaltare, di propagandare e pubblicizzare tutto ciò che è trasgressivo e amorale, trascurando colpevolmente tutto ciò che è conforme agli insegnamenti della Nostra Tradizione e, soprattutto, alle leggi della Natura."
Vorrei dunque sapere cosa c'è di trasgressivo e amorale nel non doversi vergognare del proprio essere, assolutamente naturale, omosessuale. Io, che omosessuale non sono, mi sento di dover essere accanto a tutti coloro che si sentono toccati in prima persona da queste parole. Conoscendo anche i metodi poco democratici utilizzati fin qui da gruppi di Forza Nuova, mi sento di dover chiarire che l'ArciGay e il coordinamento "Rino Giuffrida" non si sentono affatto impauriti dalle forti parole di contrasto alla manifestazione. Avendo anche l'appoggio e la solidarietà delle forze dell'ordine, si continuerà a lavorare come si è sempre fatto, per cercare di portare eventi culturali all'attenzione del paese di Pozzallo, e dell'intera provincia.
Vorrei infine invitare a prendere parte all'iniziativa tutti coloro che vedono gli omosessuali come persone "diverse"; vorrei che in questi tristi giorni in cui l'omofobia è sempre più dilagante, Pozzallo possa essere una perla di cultura e apertura mentale. L'omofobia non porta proprio a nulla...il contatto con altre realtà porta invece alla crescita della persona! Non c'è da spaventarsi ad uscire di casa il giorno della manifestazione; gli omosessuali non sono malati che trasmettono la "propria malattia"; non c'è da spaventarsi di essere scambiati per omosessuali, perchè se così fosse si dimostrerebbe un'immaturità, secondo me non giustificata per essere nel 2008. Quando poi ci si definisce cattolici, l'essere contro un omosessuale significa essere contro una persona creata da Dio; emarginarlo significa emarginare il proprio Dio.
Non si può parlare di "accettazione" degli omosessuali, perchè non accettarli sarebbe un'assurdità. Non c'è proprio nulla da accettare perchè sono persone assolutamente uguali ad altre!
Mi auguro che gli esponenti di Forza Nuova possano fare un passo indietro in merito a questa vicenda, e che nessun altro motivo di discriminazione venga alla luce da qui al giorno della manifestazione.

Il presidente del Coord. Ass. culturali "Rino Giuffrida" Roberto Meloni

Anonimo ha detto...

per robbo
avete provato con videoregione?

Anonimo ha detto...

sto ricercando i contatti di tutti i giornali locali così lo mando nuovamente per email...grazie mille per l'interessamento!

Anonimo ha detto...

via mail non fai niente...lo devi mandare via fax, direttamnte alla redazione. spiegatene i motivi e la modalità di svolgimento...chiunque, sarà d'accordo sui modi eleganti e propositivi con i quali avete intenzione di affrontare quella giornata: Sarà la nobile alternativa delle passate edizioni non prive di esagerazione e comportamenti inappropriati ma, cosa ancora piu' importante, dimostrerà che musica e cultura siano veri strumenti di convivialità trasversale.
non preoccuparti per le testate giornalistiche: saranno presenti, anche di piu' di quelle che manderete a chiamare: lo scoop è il pane dei free lance!
in bocca al lupo per tutto
ciao

Anonimo ha detto...

L’ordine naturale

Tutti coloro che hanno disturbi comportamentali, l’alcolista, il tossicodipendente, il pedofilo, lo zoofilo, lo stupratore, il voyeur, il masochista, il sadico, e così via, sono soggettivamente gratificati dalle loro azioni disordinate, ma si tratta oggettivamente di situazioni di deviazione e di alienazione. Molte deviazioni nascono dal conflitto fra il pensiero e la realtà; l’essere umano deve venire aiutato ad avere un giusto rapporto fra il pensiero e la realtà perché la liberazione da ogni disordine mentale ha luogo nella misura in cui la persona non si pone più in contrasto con l’ordine fondamentale delle cose, nella misura in cui giunge ad accettare il mondo reale e le sue leggi e diventa capace di soddisfare le proprie esigenze all’interno della medesima realtà. Se è vero che l’uomo deve dominare la natura, è pure vero che la natura si lascia dominare solo conoscendone le leggi e applicandole: pertanto il dominio dell’uomo sulla natura non è assoluto ma relativo, cioè non può andare oltre il limite costituito dalle finalità stesse dell’ordine naturale, poste dal loro Creatore. La tendenza omosessuale è una tendenza ad agire in modo disordinato rispetto alle finalità del proprio corpo: si tratta di un disordine evidente fra il pensiero e la realtà e tradurre la tendenza omosessuale in atto omosessuale significa aggravare questa situazione di disordine. Un uomo può sentire in sé l’inclinazione alla disonestà e all’omicidio, ma non per questo è costretto o autorizzato a rubare e a uccidere.

Anonimo ha detto...

L’omosessualità è una tendenza che non va confusa con i semplici atti omosessuali: gli atti omosessuali possono essere compiuti in presenza di omosessualità oppure no: per esempio esperienze adolescenziali, oppure volontà di trasgredire, gusto del proibito, volontà di dominare un altro uomo – e questi ultimi rientrano propriamente nella condizione detta della sodomia – che non va confusa con l’omosessualità. L’omosessualità non è una malattia fisica né mentale, ma un sintomo dovuto ad un disturbo vericatosi nello sviluppo dell’identità sessuale.
Per esempio, se uno è agitato, avrà la pressione alta, ma ciò non vuol dire che sia ammalato di “pressione alta” perché in questo caso la sua pressione non è causata da malattie renali o vascolari o così via, ma è solo un sintomo dovuto a uno stato di agitazione: se l’individuo acquista sicurezza e si tranquillizza, il sintomo della pressione alta scomparirà.
“L’omosessualità è un sintomo di un problema emotivo e rappresenta bisogni emotivi insoddisfatti dall’infanzia, specialmente nella relazione con il genitore dello stesso sesso. In altre parole: per il ragazzo che non ha avuto una connessione emotiva con il padre, e per la ragazza che non ha
avuto attenzione emotiva da parte della madre, questo può indurli a sviluppare un sintomo di attrazione verso il proprio sesso, o omosessualità” (J. Nicolosi).

Anonimo ha detto...

Dal punto di vista socio-politico l’atteggiamento verso il comportamento omosessuale deve essere improntato al rispetto, alla compassione e alla delicatezza nei confronti delle persone con tendenza omosessuale mentre, al contrario, la pulsione omosessuale non può e non deve essere tutelata e promossa come un valore, non può e non deve essere equiparata al comportamento sessuale ordinato e naturale, che porta alla costituzione di una famiglia e alla possibilità di adottare dei figli. La società deve fornire ogni sostegno per aiutare le persone con tendenza omosessuale che vogliono compiere un cammino di crescita oltre l’omosessualità. L’itinerario progressivo di crescita oltre l’omosessualità è l’unico percorso che difende in modo realistico e autentico la libertà e la dignità delle persone con tendenza omosessuale e trova conferma in fenomeni sociali come la crescita del movimento internazionale "ex gay", a cui aderiscono omosessuali ed ex omosessuali che non sono disposti a rassegnarsi alla loro tendenza disordinata. Si tratta di un autentico movimento di base che si è organizzato, negli Stati Uniti d’America, in enti come Exodus international e Courage: omosessuali ed ex omosessuali si aiutano per promuovere un miglioramento e un cambiamento di vita in modo da liberarsi dal vizio dell’omosessualità

Anonimo ha detto...

X ANONIMO DELLE 17.53 e 21.00

NO! Il sud e pozzallo non mi hanno cambiato, fortunatamente rimango fedele a me stesso.

Il sindaco attuale e i sindaci precedenti hanno semplicemente ignorato la questione "Ordine Pubblico".

"Pozzallo è tranquillo e quindi la questione non va analizzata" SBAGLIATISSIMO!!!!! Tutto cambia e anche Pozzallo può diventare un Bronx in poco tempo. Quindi anche nei paesi cosidetti tranquilli, l'ordine pubblico va anche mantenuto.

Deduco che tu abiti in una zona centrale.

Io penso che un paese a vocazione turistica come Pozzallo deve avere un centro vivo e con locali di ogni genere aperti fino a tardi.

Non deve trasformarsi in un paese fantasma solo perchè una piccola percentuale che abita il centro non vuole sentire rumore.

E comunque se non ci fossero i locali, ci sarebbero sicuramente i vari sbandati che si ubriacano e fumano spinelli, la piazza ne è piena.

Serve solo un po' di tolleranza in più e qualche orario ridotto per la musica, sempre nei limiti della ragionevolezza.

Poi se qualcuno pretende di vivere al centro e andare a dormire alle 9,00 con la massima quiete.... ha 2soluzioni:

1) Insonorizzare la casa
2) Cambiare casa

Dredd

Anonimo ha detto...

La dottrina della Chiesa cattolica sull’omosessualità

Il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, approvato dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1986, opera una distinzione fra tendenza omosessuale e atti omosessuali. La tendenza o inclinazione omosessuale, finché non si manifesta in atti, non è in sé peccato anche se rimane un’inclinazione verso un comportamento intrinsecamente disordinato (27).

Un uomo può sentire in sé l’inclinazione alla disonestà e all’omicidio ma non per questo è costretto a rubare e a uccidere. La Chiesa insegna che la persona con tendenze omosessuali rimane sempre una persona e, pur essendo condizionata da un punto di vista emotivo, ha in sé quella libertà della volontà che, sostenuta e illuminata dalla grazia di Dio, gli consente di resistere alla tentazione del peccato e di essere padrona dei propri atti (28).

Molte deviazioni nascono dal conflitto fra il pensiero e la realtà; l’essere umano deve essere aiutato ad avere un giusto rapporto fra il pensiero e la realtà perché la liberazione da ogni disordine mentale ha luogo nella misura in cui il soggetto non si pone più in contrasto con l’ordine fondamentale delle cose, nella misura in cui giunge ad accettare il mondo reale e le sue leggi e diventa capace di soddisfare le proprie esigenze all’interno della medesima realtà.

La tendenza omosessuale è una tendenza ad agire in modo disordinato rispetto alle finalità del proprio corpo: si tratta di un disordine evidente fra il pensiero e la realtà e tradurre la tendenza omosessuale in atto omosessuale significa aggravare questa situazione di disordine.

La Chiesa insegna che l’atto omosessuale è un atto contro natura e pertanto immorale e ogni attività immorale "[...] impedisce la propria realizzazione e felicità perché è contraria alla sapienza creatrice di Dio. Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l’omosessualità, la chiesa non limita ma piuttosto difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo realistico e autentico" (29).

Anonimo ha detto...

cazzate il tuo ordine naturale.
Ma chi ti ha detto queste fesserie.
Sei tu che le hai inventante ?

Anonimo ha detto...

Dredd,
i rumori a Pozzallo non sono al centro della città solamente e in piu non mi riferivo al centro snob come tu lo definisci.
Il tuo ragionamento è come quelli che mettono la loro macchina davanti al mio posto macchina ,in regola, e quando gli faccio osservare che non è giusto di mettere la macchina davanti ,rispondono come te"cambia casa" .
Se ci fosse tolleranza dalla parte dei pubs e un po piu di rispetto per gli altri ,sopratutto anziani, nel limitare i decibel ,questo sarebbe accettabile.

Anonimo ha detto...

Guarire si può
Il vero scoop, in termini giornalistici, è proprio questo: che dalla omosessualità è possibile liberarsi. Non si tratta di un'affermazione teorica, o di un auspicio di natura morale: autorevoli psicologi che da anni lavorano in questo campo possono documentare numerose "guarigioni" di persone gay che - ovviamente senza alcun tipo di costrizione - hanno iniziato una cura psicanalitica seria, e sono completamente usciti dal tunnel di una personalità incompiuta. Certo, il primo passo di questo non facile cammino è riconoscersi bisognosi di aiuto, e infrangere il luogo comune imposto dai media secondo cui, al contrario, bisognerebbe arrendersi al fatto che omosessuali si nasce. Nulla di più falso: innumerevoli studi hanno ormai dimostrato che l'orientamento omosessuale è legato a una serie complessa di fatti accaduti alla persona durante l'infanzia e l'adolescenza. Questa rivelazione dimostra che la lobby gay non solo fa del male alle persone che afferma di voler tutelare, ma, ancor di più, induce l'opinione pubblica a trascurare una serie di informazioni educative che potrebbero in molti casi prevenire l'insorgere del problema. Sappiamo, ad esempio, che nel vissuto di moltissimi omosessuali maschi adulti c'è un padre evanescente; e spessissimo c'è una famiglia sfasciata, un divorzio. Non a caso, anche qui il miglior modo per prevenire è difendere la famiglia, recuperando in particolare la figura di un padre affettuoso ma autorevole, capace di dettare delle regole e dei divieti. In questo senso, i movimenti di liberazione omosessuale sono degli acerrimi nemici della famiglia.

Anonimo ha detto...

Omosessuale "per natura"
Spesso, i gay credono di essere nati tali. La stessa opinione pubblica è portata a pensare che certe persone "sono fatte così, e non c'è nulla che possano fare per cambiare". Il riconoscimento giuridico e sociale dell'omosessualità sarebbe scontato, se fosse scientificamente provato che essa è una condizione innata. Ma è stato provato esattamente il contrario: e cioè che i fattori genetici e ormonali non svolgono un ruolo determinante nello sviluppo della omosessualità. Possono predisporre, ma mai predeterminare l'omosessualità. Dunque, non esiste alcun "gene dell'omosessualità" che costringa una persona a essere tale. Possono esservi invece condizioni innate che rendono più facile lo scivolamento verso l'omosessualità. Ma l'essere gay resta un fenomeno prettamente psicologico.

Anonimo ha detto...

L'omosessualità come malattia
Dunque, giornali, TV, film, situation comedy sono pesantemente condizionate da questa lobby omosessuale, che ogni giorno muove qualche piccolo passo per "normalizzare" l'immagine dei gay agli occhi del pubblico. Le tecniche utilizzate sono molto simili a quelle messe in campo dalla lobby femminista negli anni Settanta, quando film e telefilm furono invasi da donne-giudice, donne-poliziotto, donne-soldato, allo scopo di suscitare processi di immedesimazione nel pubblico femminile. Oggi, le fiction Tv e i film si riempiono di personaggi che non nascondono, e anzi ostentano la loro omosessualità, come affermazione di una categoria socialmente rilevante: il pubblico assimila così il messaggio subliminale che non c'è proprio nulla di strano ad assumere pubblicamente il "ruolo" di omosessuale, felice e contento della propria condizione. Anche nel campo della psichiatria e della psicanalisi la lobby gay ha esercitato fortissime pressioni per indurre gli studiosi a un riconoscimento della normalità della omosessualità. La gente non sa un fatto clamoroso: i tre grandi pionieri della psichiatria - Freud, Jung e Adler - consideravano l'omosessualità come una patologia. Oggi, invece, il termine omosessualità è scomparso dai manuali psichiatrici delle malattie mentali. Ma, come scrive lo psicologo americano Joseph Nicolosi, nessun tipo di ricerca sociologica o psicologica spiega tale cambiamento di tendenza, e nessuna prova scientifica è stata fornita per confutare 75 anni di ricerche cliniche sull'omosessualità come stato patologico.

Anonimo ha detto...

Un nuovo concetto di normalità
Siamo di fronte a una classica operazione di ingegneria sociale che vorrebbe trasformare una normalità di tipo sociologico in una normalità di tipo antropologico morale: se gli omosessuali sono presenti in numero rilevante, e la gente li approva, allora significa che essere gay è un comportamento assolutamente innocente del punto di vista etico. Non a caso, il Movimento di Liberazione Gay, fondato a New York nel 1969, rivendica due cose: la tolleranza, intesa come piena eguaglianza sociale, economica, politica e giuridica dell'omosessuale in quanto tale; e l'approvazione, intesa come l'idea diffusa che l'omosessualità sia una cosa normale. Ma se questa lobby gay si presenta all'opinione pubblica orgogliosa e compatta, ben diversa è la realtà esistenziale delle singole persone che vivono questa condizione: una vita segnata spesso dalla sofferenza e dall'inquietudine, aggravate dagli atteggiamenti urlati e provocatori del movimento d'opinione che cavalca la tigre della trasgressione sessuale. C'è un paradosso che molti ignorano: il primo passo per aiutare gli omosessuali è riconoscere serenamente che in quella condizione essi vivono male. Anche quando sia apparentemente accettata con serenità, l'omosessualità non sarà mai compatibile con i livelli più profondi della persona

Anonimo ha detto...

L'omosessualità è una condizione patologica. Dalla quale, se si vuole, si può uscire. Ma l'azione di una potente lobby gay mira a nascondere questa verità.


L'omosessualità come fatto normale. Da almeno trent'anni nella società occidentale opera una potente lobby che vuole far entrare nella testa della gente questa semplice idea: l'omosessuale è come un mancino, certo più raro delle persone che usano la mano destra, ma non per questo giudicato una persona "che sbaglia". Insomma: "gay è bello" almeno quanto essere un eterosessuale. Chiunque sostenga il contrario, perde il diritto di parlare nel grande salotto del villaggio globale e viene liquidato come un intollerante che discrimina gli omosessuali, che li odia e che li considera individui pericolosi e senza speranza. Ovviamente, si tratta di un'accusa completamente falsa, che vuole solo neutralizzare la verità: e cioè che l'omosessualità è una condizione patologica, che ostacola la piena realizzazione della persona.

Anonimo ha detto...

omosessuali ed ex omosessuali si aiutano per promuovere un miglioramento e un cambiamento di vita in modo da liberarsi dal vizio dell’omosessualità

Pensi proprio che l'omosessualità sia un vizio?
Pensi proprio che l'omo voglia essere liberato o vive la sua posizione come una punizione divina?

Pensa, senza questo "vizio" forse non avremmo avuto il Pasolini,
e tutti i maggiori designers che hanno fatto grande il made in italy, per parlare solo dei tempi recenti.
Eppoi è un vizio antico che c'era gia' ai tempi della magna grecia, un vizio che in millenni non sono stati capaci di correggere?

Hai mai pensato che gli omo hanno qualcosa in piu' degli etero?

La chiesa ha sempre coperto i suoi "malati".......ha mentito per secoli, e mentire non è accetto a Dio.

Charlie

Anonimo ha detto...

L'omosessualità è una variante naturale della sessualità umana...come il colore di un fiore, di una nuvola ...il colore della pelle e tante altre cose che l' intelligenza umana accetta dalla Natura...che vi piaccia o meno.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) ha definito l'omosessualità "una variante naturale della sessualità umana" cosa significa? Che l'omosessualità, solo dalle persone poco informate (eufemismo) è considerata una malattia; ricercarne le cause non ha uno scopo terapeutico, non essendo una malattia, ma solo conoscitivo da parte di quelle scienze chiamate umane: sociologia, psicologia e psicologia sociale fra le principali.




Le tre principali spiegazioni sull'origine di questa variante naturale sessuale si raccolgono in tre filoni pricipali

innatistica -si nasce

psicologica-si diventa

volontaristica-si vuole

Tutte le teorie non hanno raggiunto il grado di affidabilità scie


Robert Mapplethorpe
ntifica da potere essere assunte come definitive, cioè nessun filone ha dimostrato, attraverso il rigoroso metodo sperimentale di soddisfare, le ipotesi iniziali.




La spiegazione più accreditata rimane la prima: innatistica. Il raffinarsi delle ricerche in campo genetico portano in questa direzione.” Nell'ultimo decennio, le tesi genetiche si sono guadagnate sempre più credibilità grazie ad importanti scoperte. Come quelle che riportano l’individuazione, in alcune regioni cromosomiche, dei geni responsabili della trasmissione del carattere dell’omosessualità(7q36,8p12, 10q26, Xq28) o come la scoperta che un gruppo neuroni dell’ipotalamo (INAH-3) tende ad essere più piccolo negli omosessuali che negli eterosessuali, così come è più piccolo nelle donne che negli uomini.” da newsletter ' io e il mio doppio' documento ISS (Istituto Superiore della Sanità)




Ribadisco che parlo di spiegazioni di una variante naturale della sessualità umana...non si sta parlando di opinioni personali su di un comportamento, queste non trovano campo in tale tipo di discussione che rimane squisitamente scientifica, e più latamente filosofica.

Anonimo ha detto...

La posizione non è di carattere scientifico, ma espressione del relativismo nel campo della psicologia, dal momento che, nella sua prospettiva, ogni considerazione sull'omosessualità - e non solo - dev'essere non di tipo oggettivo, ma di tipo soggettivo. Se il soggetto, cioè, si sente gratificato dagli atti omosessuali esso è da considerarsi normale
In campo psicologico, molti considerano l'omosessualità come un disordine soltanto quando non è voluta dalla persona, cioè quando è ego-distonic: questo è, per esempio, l'approccio del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, voluto dal consiglio direttivo dell'APA, l'Associazione Psichiatrica Americana, anche quando un sondaggio indipendente, realizzato fra gli psichiatri statunitensi - mentre il Manual era in preparazione -, mostrava che la maggioranza di essi considerava l'omosessualità come un disordine del comportamento sessuale.

La posizione accolta dal Manual non è di carattere scientifico, ma espressione del relativismo nel campo della psicologia, dal momento che, nella sua prospettiva, ogni considerazione sull'omosessualità - e non solo - dev'essere non di tipo oggettivo, ma di tipo soggettivo. Se il soggetto, cioè, si sente gratificato dagli atti omosessuali esso è da considerarsi normale: è come dire che, se il tossicodipendente, l'alcolizzato, lo zoofilo, il voyeur, il sadico, il masochista si sentono gratificati dalle loro azioni disordinate, sono da considerarsi normali e vanno incoraggiati a proseguire nella loro scelta di vita. Nel 1994 il consiglio direttivo dell' APA ha tolto dal settore delle patologie del Manual anche la pedofilia, e con le stesse motivazioni: la pedofilia sarebbe un disordine soltanto se il pedofilo soffre per la sua pedofilia.
Nel 1973 Robert Spitzer, docente di psichiatria alla Columbus University di New York, fu tra gli esperti che sollecitarono una revisione critica degli studi sull'omosessualità.

Grazie anche alla sua autorità scientifica le tendenze omosessuali furono cancellate come - disordine - dal manuale dell'American Psychiatric Association e vennero riclassificate come condizione normale. Ora il Professor Spitzer, a distanza di tanti anni, ha proposto di riconsiderare l'omosessualità come disordine del comportamento. Egli ha seguito un gruppo di omosessuali motivati che si sono sottoposti volontariamente ad una terapia di conversione sessuale. Il risultato è stato sorprendente: gli omosessuali sono riusciti a guarire, tornando ad una - eterosessualità funzionante -.

Inoltre, la maggior parte di questi ex omosessuali, il 79 %, ha avuto una - conversione religiosa -: la motivazione religiosa è una delle motivazioni principali che spingono la persona con tendenze omosessuali ad intraprendere un cammino di liberazione dal comportamento disordinato.

Il professor Spitzer vorrebbe proseguire la ricerca ma ha paura delle Lobby Gay che hanno il sostegno di potenti organizzazioni internazionali all'interno dell'ONU: - mi piacerebbe proseguire la ricerca ma temo che sarebbe un suicidio professionale-

Nella International Lesbian and Gay Assciation (ILGA) è rappresentata l'organizzazione per l'emancipazione della pedofilia: la North American Man-Boy Lovers Association (NAMBLA) e la ILGA è stata riconosciuta come organo conultivo dall'ECSOC, Economic and Social Council, dell'ONU.

Perché vi sono omosessuali che desiderano rimanere nella loro condizione? Anche molti tossicodipendenti e alcolizzati desiderano rimanere nella loro condizione. Infatti, ogni abitudine sbagliata crea uno stato di schiavitù.

Già il filosofo e sociologo tedesco Herbert Marcuse (1898-1979), rilevava che lo schiavo, nella misura in cui è stato condizionato a essere tale, desidera rimanere nella sua condizione, ma si tratta di un'alienazione e lo schiavo, al pari di ogni persona condizionata, dev'essere aiutato per poter ricuperare la libertà.

Nel caso degli omosessuali, la mancata soluzione delle difficoltà psicologiche iniziali, le abitudini sbagliate, i condizionamenti psichici, fisici e comportamentali, l'ideologizzazione della deviazione consolidano il comportamento sessuale disordinato rendendone sempre più arduo e difficile il cambiamento.

Fra l'uomo e le passioni disordinate, fra l'uomo e le cattive abitudini si può creare un rapporto e si può attivare un meccanismo analogo a quello che s'instaura nel caso delle tossicodipendenze. Ogni abitudine sbagliata, anche se impedisce la felicità dell'individuo, ne determina uno stato di schiavitù, un circolo vizioso fatto di delusioni e di ricerca ossessiva di piaceri momentanei e disordinati, ottenuti aumentando la "dose" o attraverso la ricerca di nuovi oggetti di "perversione". Rollo May (1909-1994), padre della psicologia esistenzialista statunitense, spiega che ogni atteggiamento sbagliato porta con sé la sua sofferenza e la sua delusione ma, quando s' instaura una forma di dipendenza, la persona non riesce più a utilizzare la sofferenza e la delusione in modo costruttivo, e cioè mettendole in relazione con l'atteggiamento sbagliato ma, a causa dell'abitudine e dell' illusione, finisce per trasformarle negli elementi di un circolo vizioso

Quando l'oggetto del proprio desiderio è inadeguato - in quanto non naturale e non conforme alla giustizia -, il possesso è imperfetto rispetto alle aspettative per colpa dell'inadeguatezza della cosa posseduta nei confronti delle esigenze più profonde della persona. Il piacere momentaneo viene frustrato perché l'uomo si sente insoddisfatto e diviso, contemporaneamente schiavo del male fatto e deluso dal piacere ottenuto; il movimento del desiderio non cessa, ma diventa ossessivo e non si ha il vero piacere, che è la quiete di tutte le facoltà dell'uomo nel bene amato.

Dal movimento ossessivo del desiderio nasce il "culto" della novità e del cambiamento perché quando la realtà, con il suo ordine e le sue finalità, viene sostituita e deformata dall'immaginazione, l'intelligenza, privata dell'oggetto suo proprio, non è mai sazia del nutrimento inconsistente che le viene offerto e ne reclama subito un altro perché, quando ci s'indirizza verso un falso obiettivo, si può continuare a sognare, ma quando ci si ferma per possederlo esso delude le aspettative. Nel caso della genitalità, per esempio, quando il sesso viene privato del suo ordine e della sua finalità, quando viene separato dall'amore autentico e dalla tenerezza, gli atti sessuali - disordinati - producono assuefazione, ma non attenuano il bisogno sessuale il quale, a ogni ripetizione, viene esaltato. L'innalzamento della soglia del desiderio richiede l'aumento continuo dello stimolo sessuale, la ricerca della novità e del cambiamento, la ricerca di nuove perversioni per ottenere lo stesso effetto.

Una conferma emblematica si può trovare nell'opera dello psicoterapeuta statunitense Jack Morin che, nella ricerca di nuove perversioni da giustificare e da propagandare, introduce alla pratica del fisting. Per chi è ormai abituato all'uso sessuale contro natura dell'ano e del retto, ora sta diventando oggetto d'interesse particolare il colon. Infatti, la pratica del fisting consiste nell'introdurre gradualmente - l'autore parla di molte ore di pratica - la mano intera e lo stesso avambraccio attraverso l'ano per raggiungere il colon. Morin, che segue i meccanismi di un desiderio ormai separato dalla ragione e dalla realtà, afferma che chi mette in atto questa forma di perversione, resta affascinato dalla sensazione data dall' esplorazione all'interno del corpo del partner e afferma che alcuni descrivono questa esperienza come una forma di meditazione

Anonimo ha detto...

roberto fatti da parte....


POZZALLO E' CONTRO IL GAY DAY!!!

Anonimo ha detto...

X Anonimo del giorno prima

Penso che la maleducazione stradale e i pub che diffondono musica siano due problemi diversi.

I pozzallesi sotto l'aspetto automobilistico sono molto indisciplinati e il problema andrebbe risolto anche dalla polizia municipale che purtroppo è formata da un cumulo di fannulloni.

Io rimango della mia opinione che un centro animato da pub e locali di vario genere è un ottima cosa. E comunque parliamo di "centro", quindi piazza rimembranze, corso, lungomare pietrenere, torre cabrera.

Solo una piccola parte della città è interessata dal caos. E certamente ripeto non possiamo spegnere una città per pochi individui.

Per i locali fuori dal centro il discorso è diverso, ritengo giusto che rispettino la quiete e tutti gli orari.

Dredd

Anonimo ha detto...

caro anonimo delle 12.43, mi sembra un pò assurdo dover rispondere ad un'affermazione come la tua, dato che non ti sei neanche firmato! le associazioni del coordinamento "Rino Giuffrida" non sono per nulla contro il Gay Day (e ci sono persone di tutte le età e persone cristiane allinterno delle varie associazioni!); l'amministrazione comunale di è mostrata disponibilissima alla manifestazione che, organizzata in modo del tutto sobrio, può portare al confronto delle diversità, e alla crescita culturale di tutti noi...teatro, musica e cultura sono le cose che si vedranno duraante la manifestazione...chi ha paura dell'"altro" stia pure a casa! Pozzallo non è contro il Gay Day; Pozzallo è più matura di quanto ci aspettiamo...
Roberto

Anonimo ha detto...

Caro roberto perchè pensi che l'amministrazione si è dimostrata molto disponibile?per un fattore di convenienza l'ha detto pure il sindaco che essendo cristiano non acettava ipocrisie,ma che il gay day avrebbe incrementato il turismo pozzallese nel giorno del 28 luglio,e quindi piu' accessi di persone di fuori visto che ci saranno tutti gli arci gay siculi,ecc...

Noi comunque cercheremo di boicottare questa iniziativa alquanto immorale,basti vedere il sondaggio qua nel blog per capire che la gente il GAY DAY NON LO VUOLE!!

Anonimo ha detto...

LA FAMIGLIA E L'OMOSESSUALITÀ.
In una famiglia, la scoperta dell’omosessualità di un figlio o di una figlia oppure di un altro membro (es. genitore, zio), scatena spesso reazioni molto forti e talvolta provoca dolore e sofferenza molto grandi nei familiari che non sono pronti ad accogliere questa notizia.
La nostra cultura non “prevede” che una persona possa essere omosessuale e, di conseguenza, non prevede neppure che un figlio possa esserlo.
Ogni famiglia risponde a suo modo di fronte a questo tipo di realtà e talvolta si creano delle situazioni di disagio e di dispiacere molto forti.
Di seguito evidenzio – attraverso 6 domande con relative risposte - quelli che sono i comportamenti più diffusi dei ragazzi omosessuali in relazione alla famiglia e poi quelle che sono le reazioni più diffuse delle famiglie quando scoprono che il loro figlio è omosessuale.

1) Perché un figlio ad un certo punto sente il bisogno di rivelarsi in famiglia?

-Perché se non lo dice è considerato “altro” cioè eterosessuale per definizione.
-Per questioni di chiarezza nel rapporto con la famiglia.
-Per poter essere libero di esprimersi, raccontare, condividere.
-Per far si che non vi sia del taciuto e del non detto che può risultare pesante o che può passare per una forma di “riservatezza” o altro.

2) Perché un figlio sceglie di non dirlo?

-Prevalentemente perché teme di far soffrire i genitori.
-Teme il loro rifiuto.
-Teme di ricevere delle ritorsioni.
-Teme di deluderli e di perdere la loro stima e il loro affetto.
-Perché ritiene che la sfera affettiva e sessuale sia un fatto privato che non è necessario condividere con i familiari.

3) Quando è il momento giusto di rivelarsi alla famiglia?

Non esiste un momento giusto per dirlo. Ho avuto modo di notare che i ragazzi tuttavia aspettano di sentirsi pronti per farlo; aspettano il “momento giusto”.
Alcuni sostengono che non saranno mai pronti, altri sostengono che è il caso di aspettare e rinviano.
Alcuni ragazzi fanno in modo che i genitori capiscano da soli, magari lasciando riviste o altri segnali in giro per casa e, così facendo, tentano di risparmiarsi la fatica di dirlo e di far fronte alla loro prima reazione.
Alcuni prima “saggiano il terreno” e mettono alla prova i genitori sondando la loro possibile reazione facendo dei discorsi vaghi per vedere come reagiscono.
Quest’ultima “verifica” a volte delude perché non sempre corrisponde alla reazione reale; infatti succede spesso che, laddove i genitori si sono espressi in un contesto generale “aperti e tolleranti”, poi si sono dimostrati col figlio chiusi, mentre laddove si sono espressi chiusi poi si sono dimostrati aperti e disponibili.

4) In che modo una famiglia viene a sapere dell’omosessualità del figlio?

Anche questo aspetto varia da situazione a situazione, tuttavia i modi possono essere cosi raggruppati:
-Il figlio rivela la propria condizione di omosessuale.
-I genitori lo percepiscono e chiedono al figlio conferma (questo succede raramente).
-I genitori lo vengono a sapere per caso trovando riviste o lettere o altri segnali.
-Terze persone provvedono ad informare i genitori.
Sottolineo quanto, una rivelazione a mezzo di terze persone (ultima ipotesi elencata), possa essere una vera e propria violazione della privacy e quanto questa possa essere una vera e propria violenza che può causare dei grossi problemi soprattutto se il ragazzo si trova in una fase delicata nel suo cammino di coming out.

5) Come reagisce la famiglia quando si viene a sapere che il figlio o la figlia è omosessuale?

5a) Situazione in cui l’omosessualità è conosciuta-rivelata in famiglia.

Sensazione che “crolli il mondo”.
Spesso la prima reazione è proprio quella che stia “crollando il mondo”, come una sorta di “catastrofe” che si abbatte sulla famiglia.
Per quanto possa sembrare forte come espressione, molte volte la prima reazione è proprio questa. Tuttavia è una sensazione che si modifica nel tempo fino ad assumere una dimensione di “normalità” (o quasi normalità) o, quantomeno, raggiunge toni meno tragici e pesanti.

Preoccupazione.
La preoccupazione dei genitori spesso è quella che al figlio possa succedere qualcosa di molto brutto, cioè che sia discriminato e che possa soffrire a causa della “società”.
Quasi sempre i genitori ignorano che una persona omosessuale – a meno che questa non abbia problemi di auto accettazione o che abbia interiorizzato in modo forte l’omofobia - possa vivere una vita serena come tutte le altre persone.
Ignorano che esista una comunità gay costituita da locali come bar, discoteche, luoghi di ritrovo, circoli, associazioni, ecc., che favoriscono l’incontro e che permettono al figlio di inserirsi e di crearsi delle possibilità di conoscenze e di relazioni.
Temono che possa restare solo ed emarginato ed abbandonato da tutti.
In realtà loro stanno trasferendo sulla società la loro visione negativa e catastrofica dell’omosessualità, oltre che la loro non accettazione.

Perché non l’hai detto prima?
A volte, subito dopo la rivelazione, i genitori si lamentano che non sia stato detto prima e non sanno che il figlio aveva probabilmente la necessità di essere pronto, di essersi prima chiarito o, anche, di aver sondato come loro avrebbero potuto reagire.

Sensazione di estraneità.
Talvolta provano una sensazione di estraneità, come se non riconoscessero più il figlio, quando scoprono la sua omosessualità.
Questo dipende dal fatto che il figlio è sempre stato ritenuto in un altro modo e, sulla base di questo, si sono costruite su di lui varie aspettative che improvvisamente crollano.
Col passare del tempo questa sensazione di estraneità si attenuta e questo avviene quando il figlio viene riconosciuto in quanto tale anche se è omosessuale.

Imbarazzo e vergogna.
Il tabù dell’omosessualità, il senso del peccato e la convinzione che sia una “disgrazia”, permangono in modo forte nella nostra cultura e questo genera imbarazzo e vergogna e porta talvolta a tentare di “nascondere” questa realtà, affinché non si venga a sapere.

Delusione e sorpresa.
Spesso i genitori manifestano una sorpresa: “non ce l’aspettavamo” oppure “non avevamo mai pensato a questo” e la delusione: “avremmo voluto dei nipotini” oppure “avremmo voluto altro per te” oppure “siamo delusi da te….”, e questo evidenzia quanto i genitori carichino i figli di aspettative e attese circa la loro vita.

Pensano che sia una fase.
Rimane diffuso il credo che l’omosessualità possa essere una fase (il che può essere vero, soprattutto durante l’adolescenza, così come può essere una fase l’eterosessualità).
Dunque il genitore preferisce pensare che il figlio viva una fase e che si convertirà all’eterosessualità in modo definitivo.

Colpa delle brutte compagnie.
Talvolta si ricerca la causa dell’omosessualità del figlio e soprattutto si cerca una responsabilità che in questo caso si cerca lontano, ovvero fuori.
Il figlio viene visto come vittima di un sistema che l’ha traviato e corrotto, per cui è il compagno che ha la responsabilità o la brutta compagnia.

Attribuirsi la colpa.
Reazione molto diffusa è quella del “darsi la colpa”; ovvero i genitori pensano di aver sbagliato qualcosa per cui il figlio è “diventato” omosessuale.
Molte volte dicono: “dove abbiamo sbagliato?”; questo atteggiamento può essere pesante perché porta i genitori ad auto colpevolizzarsi e a crearsi dei pesanti sensi di colpa.

Mandano il figlio dallo psicologo.
Questo atteggiamento era piuttosto diffuso qualche anno fa, oggi molto meno, tuttavia si riscontrano ancora situazioni in cui la famiglia manda il figlio dallo psicologo nella speranza di “correggere” l’orientamento sessuale “sbagliato”.
Ovviamente non serve qui ripetere che non è possibile una conversione di questo tipo per cui, un eventuale sostegno psicologico, può essere utile qualora il figlio viva un disagio rispetto alla propria omosessualità. E’ probabile anche che il sostegno serva ai genitori quando questi abbiano difficoltà col figlio.

Tendenza a negare – dopo che è stato detto non se ne parla più.
A proposito di questo è necessario fare un distinguo tra il caso in cui l’omosessualità del figlio sia nota e il caso in cui non sia nota (questo aspetto verrà affrontano nel capitolo successivo).
Nel momento in cui si rivela, viene a mancare il “beneficio del dubbio” che talvolta i genitori vorrebbero mantenere.
Questo tipo di reazione è molto diffusa ed evidenzia quanto sia difficile parlare e condividere questioni legate all’affettività e alla sessualità del figlio omosessuale.
Dopo che si è appreso questo, al di la della prima reazione, spesso si crea una sorta di silenzio per cui non se ne parla più. E’ una sorta di negazione consapevole che ha la funzione di risparmiarsi l’imbarazzo e la fatica di affrontare un argomento così “difficile”.
Quindi il figlio o la figlia fanno la loro vita ma non se ne parla. Questo atteggiamento rafforza il senso di tabù e l’idea che, di “quella cosa”, sia meglio non parlare.
Tacere un argomento del genere, porta a tacere molti aspetti della vita e può generare una spaccatura nel figlio che crea due livelli di vita: quello che può essere esibito agli altri e quello che va tenuto nascosto.

Disapprovazione – ricatto affettivo.
La disapprovazione è spesso espressa attraverso frasi tipo: “io non sono d’accordo” oppure “non ti accetterò mai”, mentre il ricatto affettivo talvolta passa attraverso espressioni tipo: “tu mi farai morire di dispiacere”.
Spesso viene posto il silenzio, il non parlare più; quindi si affida al silenzio la disapprovazione.
La situazione che passa è la non accettazione e il rifiuto che il figlio può vivere come una ferita.
Non serve dire quanto sia importante per ognuno di noi – soprattutto durante l’adolescenza – avere l’approvazione dei genitori al fine di costruire il proprio sé e la propria autostima.
In questo caso va sottolineato la grande differenza rispetto ai “colleghi” eterosessuali che non si misurano con l’accettazione e l’approvazione della loro eterosessualità da parte dei loro genitori.

Invito a nascondere e a non dire nessuno.
Succede spesso che i genitori, per paura di possibili ripercussioni negative o per imbarazzo, invitino il figlio a non rivelare la propria omosessualità ai vicini, ai colleghi di lavoro e ai parenti.
Ci sono dei casi in cui un genitore, invita il figlio a non dirlo all’altro genitore o agli altri membri della famiglia, creando così una sorta di “segrego” tra loro due.
Questo diventa un ulteriore invito alla clandestinità e alla “doppia vita”.

Vengono poste delle restrizioni.
Qualche volta il figlio – soprattutto se minorenne – viene sottoposto a delle limitazione tipo: “non esci più”, o altro.
Ci sono dei casi in cui le restrizioni sono “forti” e in cui il ragazzo si trova a subire delle “violenze” vere e proprie con la scusa che viene fatto per il suo bene. Questo accentua il senso di colpa e il percepirsi sbagliato da parte del ragazzo che, oltretutto, “non può reagire” nei confronti di chi gli vuole cosi tanto bene e che tenta di salvarlo.
Questi tentativi violenti di redimere il figlio, hanno portato in casi estremi a situazioni di suicidio come è testimoniato nel libro di Paterlini Ragazzi che amano ragazzi (vedere lettera di Verona).

Reazioni positive – reazione di normalità.
Fatto che si verifica sempre di più, è che le famiglie percepiscano come assolutamente normale che il figlio possa essere omosessuale e lo aiutano in tutti i modi.
In questi casi in famiglia si parla della vita affettiva e sentimentale, come fatto normale e spesso il “fidanzato”, il “compagno”, ecc. è accettato come “parte della famiglia”.


5b) Situazioni in cui l’omosessualità non è conosciuta-rivelata in famiglia.

I genitori non hanno idea.
E’ il caso, diffusissimo, in cui i genitori non si pongano neanche lontanamente l’idea che il figlio possa essere omosessuale.
Il loro comportamento pertanto sarà, con ogni probabilità, tale per cui verrà dato per scontato che il figlio sia eterosessuale.

Genitori che aiutano i figli a dirlo.
Succede sempre di più che i familiari percepiscano che il figlio sia omosessuale e cercano di aiutarlo a rivelarlo facendogli capire che può parlare e che loro possono ascoltare ed accogliere quello che ha da dire.

Situazione di non detto – il taciuto.
Avere l’idea (il timore) che il figlio possa essere omosessuale, ma al tempo stesso godere del beneficio del dubbio, è per molti genitori un “sollievo” e un modo per non misurarsi con questo tipo di realtà.
Se non è stata rivelata in modo “ufficiale” ma comunque è percepita, spesso si crea una sorta di “tacito assenso” che mantiene i benefici del dubbio ( “nessuno mi ha detto nulla per cui io non so nulla” ) e questo fa si che sia più leggero sopportarne il peso.
In questi casi i genitori non chiedono o non dicono nulla e, dall’altro, il figlio è libero di fare quello che vuole basta che non dica nulla.

La disapprovazione indiretta.
A volte i genitori percepiscono che il figlio possa essere omosessuale, però il tutto rimane taciuto e succede che disapprovino l’omosessualità all’interno di conversazioni di ordine generale, che possono essere udite dal figlio.
Molti ragazzi riferiscono di aver sentito il padre inveire contro l’omosessualità talvolta con toni molto accesi - usando espressioni tipo: “se avessi un figlio gay lo butterei fuori dalla porta”, quando per loro era comunque chiaro che il padre potesse almeno avere dei motivi per pensarlo.
Questo atteggiamento sembra essere un modo indiretto di disapprovare e di invitare il figlio alla “redenzione”.

6) Cosa succede quando i genitori chiedono e il figlio non è pronto per rivelarlo.

Come detto il figlio aspetta di essere pronto prima di rivelarsi. Talvolta (molto raramente) i genitori pongono delle domande dirette al figlio tipo: “sei omosessuale?” e il figlio può confermare oppure negare. Questa negazione può dipendere dal fatto che il ragazzo si può trovare in una o in più delle seguenti fasi:
-Non ha ancora chiaro qual è il suo orientamento sessuale (fase della confusione);
-E’ nella fase del rifiuto (non voglio essere così, vorrei essere altro);
-E’ ancora in una fase di conflitto (vorrei e non vorrei);
-Ha paura (cosa mi può succedere?);
-Non ha ancora raggiunto quella tranquillità necessaria;
-Non è arrivato il momento per lui giusto per rivelarsi;
-Sceglie di non dirlo e di mantenere riservato questo suo spetto.
Se sussistono le condizioni sopra descritte, il figlio si trova in una condizione di vulnerabilità e, sentendosi “indagato” e “quasi scoperto” e temendo conseguenze spiacevoli, può negare.

Intervento di counseling con i genitori:

Laddove sussista un disagio da parte di uno o entrambi i genitori, è possibile effettuare un intervento di counseling sia a livello individuale che di coppia oppure anche con il figlio per cercare di sciogliere le tensioni e allentare i conflitti.

Anonimo ha detto...

A partire dagli anni ’80 temi come la diversità sessuale, la differenza e la disuguaglianza hanno assunto particolare rilevanza politica, soprattutto a causa della crescente sensibilità verso specifiche realtà subculturali e di gruppo, nonché individuali, che richiamano problematiche di inclusione o esclusione da certe risorse sociali. Proprio da quegli anni, studiosi di scienze sociali e di storia, almeno prevalentemente rispetto ad altre discipline, si sono dedicati con più attenzione e molto più che nel passato all’estensione apparentemente lineare dei percorsi sociali degli omosessuali, analizzando con appassionato interesse “la crescita graduale delle comunità gay urbane che erano state elettrizzate dalla liberazione dei gay”(Connell, 1996). Questo impegno di studi e ricerche, successivamente fagocitato e corrotto dai mass media e dalla cultura popolare, fu una svolta fondamentale che segnò irrimediabilmente la visibilità pubblica dei gay e delle lesbiche, un mutamento radicale circa l’oggetto della politica inerente le diversità sessuali che ebbe risonanza in tutti i circoli omosessuali del pianeta. A titolo d’esempio si ricorda che nell’ottobre del 1970 venne fondato a Londra il Gay Liberation Front, il quale si prefisse come mandato di opporre alle costrizioni legali e morali delle istituzioni tre importanti principi politici: “un senso di assoluta validità dell’omosessualità come orientamento sessuale (‘Gay is Good’); una fede nella vitale importanza dell’apertura verso gli omosessuali e l’esterno, cioè verso il resto della società (‘Coming Out’); e una maggiore enfasi sull’importanza di uno sforzo collettivo ad agire sia per se stessi che per gli altri”(Weeks, 1981). Questi elementi, frutto di un impegno politico non indifferente da parte delle comunità gay (e lesbiche), specificarono un decisivo momento nell’evoluzione di una consapevolezza omosessuale, soprattutto quella maschile in rapporto alle altre maschilità. Tant’è che l’appropriazione del termine “gay” è certamente l’indicatore più importante di questo cambiamento, quantunque non fu il concetto in se stesso a segnare questo notevole passaggio culturale, quanto il fatto stesso che venisse usato dagli omosessuali maschi per auto-definirsi, proponendo alla società in generale una nuova definizione delle norme morali e un rinnovato senso d’orgoglio per gli omosessuali della seconda metà del XX secolo.

In generale, la pratica di riconoscimento pubblico della differenza descrive il passaggio risoluto da vecchi a nuovi modi di pensare e di agire sociali attraverso i retaggi politici propri della modernità. Eppure, mentre da una parte l’analisi dietro la nozione di liberazione gay suggerì l’arbitraria natura delle categorie sessuali, la limitazione artificiale di un campo di sessualità possibili da parte delle restrittive norme morali; dall’altra, il movimento in sé rappresentò semplicemente un definitivo avanzamento nella fissazione delle categorie sessuali sino a definire le identità gay concettualmente (ed erroneamente) dello stesso tipo di quelle razziali. Così, anche se in un primo momento il movimento gay crebbe e più omosessuali si dichiararono apertamente, aumentando di conseguenza la rinnovata coscienza politica, successivamente, proprio per il fatto che gli interessi dei gruppi di pressione etnica avevano pochissimo a che vedere con quelli omosessuali, il movimento sembrò spegnersi [3] – a Londra il GLF, infatti, è collassato nel 1972.

In ogni modo il movimento gay trasformò le possibilità sociali offerte agli omosessuali in due modi e cioè “in primo luogo, il suo incoraggiamento all’azione politica portò a un vasto incremento delle organizzazioni di auto-aiuto dentro il mondo gay, dando più energia a organizzazioni esistenti, come la Campaign for Homosexual Equality che veniva fuori dal riformismo del 1960, e ispirando una moltitudine di nuove organizzazioni: linee telefoniche d’aiuto, servizi di comunità, gruppi professionali e sindacali, gruppi di teatro gay, cinema gay, giornali e giornalisti gay, il tutto ha espresso e formato contemporaneamente l’omosessualità, con un grande interesse della stampa e della televisione. In secondo luogo, ci fu una più spettacolare espansione della subcultura di mercato. Benché ciò fosse più vero nei centri metropolitani che nelle province, comparato con ciò che esisteva prima, il movimento rappresentò una grande trasformazione dei costumi”(Weeks, 1981). Chiaramente, questo non accadde omogeneamente anche nel resto delle società occidentali; per esempio, in Italia il tutto avvenne più a rilento. Basti pensare che fino ai primi anni ’70 “la parola più usata non era gay, lesbica o omosessuale ma invertito, a significare l’idea di omosessualità come scherzo contro natura tutto giocato come disturbo dell’identità di genere: eri gay perché donna mancata o lesbica perché maschio riuscito male”(F.Grillini, 1997).

Fatto sta che attraverso alti e bassi, il movimento in sé ancora oggi continua a rappresentare la richiesta specifica dei gay, quanto delle altre diversità sessuali coinvolte, di un riconoscimento pubblico della differenza nell’ottica di una rinnovata discussione dei principi morali ed etici della modernità. Infatti, esitando per brevità in questa sede di fare un’analisi dei temi specifici che contraddistinguono l’azione politica del movimento gay di oggi attraverso la rivendicazione di diritti specifici o atti di protesta, si può affermare che comunque esso si qualifica in relazione ai suoi scopi, cioè ridiscutere politicamente la presupposta “normalità” della vita di ogni giorno. Ciò spicca nell’impegno individuale e di gruppo che spinge al rigetto di quegli schemi sociali che sono troppo rigidi e difficili da vivere, nelle continue e sempre più accese denunce ai tentativi di integrazione sociale da parte delle maschilità eterosessuali che soffocano le peculiarità omosessuali e qualsiasi principio liberale di dissenso alle norme istituzionalizzate che regolano il comportamento delle diversità sessuali. In pratica il movimento omosessuale mette in rilievo il presunto interesse individuale sul quale si basano le molteplici scelte private e pubbliche, innalzando le esperienze di vita personali e collettive col proposito di tenere saldo l’interstizio culturale che differenzia i gay dalle altre diversità sessuali e dalle maschilità eterosessuali in particolare. Al di là delle forme di mescolamento in tal senso, infatti, il movimento omosessuale rivendica per le identità che rappresenta un più elevato grado di autogestione politica e istituzionale, economica quanto religiosa, nei confronti sia delle comunità maschili eterosessuali che si fanno carico dell’idealtipo gay, sia dei percorsi storici e di vita al suo interno e in rapporto con l’esterno, dunque agli altri (Colombo, 2003). Lo scopo dichiarato è raggiungere una maggiore e più incisiva visibilità, cioè quella libertà che potrà in futuro garantire l’attuazione del principio liberale dell’uguaglianza di fatto; sebbene, come spesso accade, la dichiarazione di un intento politico di così ampia portata non significa di per sé il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, in particolare se si confonde la libertà vera dai condizionamenti culturali e dall’egemonia maschile eterosessuale, con l’impressione di libertà o il sentimento di libertà - che praticamente fanno funzionare le strategie dell’azione collettiva omosessuale moderna. Non a caso, studiando attentamente tanto i successi quanto gli insuccessi delle lotte politiche di gay e di lesbiche e i principi politici che muovono l’attuale movimento omosessuale, si rileva limpidamente la confusione di idee che domina nelle varie comunità omosessuali e che assume l’impressione della libertà come equivalente della libertà di fatto.

Anonimo ha detto...

. Libertà moderna e convivenze difficili


Gli omosessuali moderni propongono costantemente all’attenzione pubblica l’esistenza di un self culturalmente incondizionato e autentico, indipendente cioè dalle pratiche di fatto attuate per distanziarsi dai ruoli che agiscono. In parte questo dipende sia da una socializzazione fortemente indirizzata e coercitiva che dall’incapacità di costruirsi un sistema di simboli culturali propri e svincolati da quelli maschili eterosessuali. La “libertà dei gay” in tal senso, proclamata attraverso numerosi speculazioni mediatiche, politiche e quant’altro, è più soggettiva (e privata) di quanto gli omosessuali stessi non ammettono con le loro manifestazioni – di conseguenza, ciò va a discapito dell’accesso alle risorse per le quali si adoperano in colorite rimostranze. Negare apertamente questa impressione di libertà dalle maschilità eterosessuali, questa illusione di indipendenza politica, sebbene rafforzi da una parte l’unione dei membri delle comunità gay, dall’altra determina le sconfitte istituzionali circa l’accesso a determinate risorse, sino a rafforzare l’idea stessa di indiscutibilità delle maschilità eterosessuali.

Rispetto a questa trattazione, ciò può essere considerato alla stregua di una delle tante strategie inerenti i rapporti di potere che intercorrono fra maschi omosessuali e eterosessuali in tempi moderni; inoltre, se esaminato attentamente dai membri attivi delle comunità omosessuali, rivelerebbe che è il controllo delle diversità sessuali, come di tutti i modelli culturali vigenti che regolamentano la sessualità, a indicare istituzionalmente la via e i confini leciti della loro azione politica. L’associazionismo ludico, le forme di lotta politica, le manifestazioni e il successivo o contemporaneo coinvolgimento della società agli interessi delle comunità omosessuali sono guidati da regole istituzionalizzate dell’agire sociale e di fatto queste regole sono precipue e sostenute dal potere. Si aggiunga che in presenza di distinti apparati culturali, importante per il potere è che ogni individuo sia situato quotidianamente e, più di tutto, che resti al proprio posto senza sconfinare oltre i limiti del lecito.

Per di più, l’abbattimento di certe frontiere e la mescolanza delle identità sessuali in posti di forte affluenza non assume in nessuna occasione la configurazione di una ripartizione organica delle stesse identità sul territorio geografico in cui si vive la propria sessualità [4] , mettendo in evidenza proprio quei tratti di potere che tendono ad organizzazione le identità omosessuali in sistemi istituzionali di accettazione legittima della visibilità delle diversità sessuali, tali per cui la coabitazione con essi è resa meno difficile sia da gestire che da vivere. Come dimostrano recenti fatti di cronaca, organizzare in tal senso le diversità non significa che il tutto accada senza trazioni e forzature o collisioni che si risolvono in scontri politici e lotte di fatto, ma è pur vero che il disagio è assorbito da una struttura di idee, politica quanto culturale, che in qualche modo fa stare insieme le molteplici identità in gioco. Tutto questo, almeno sommariamente, sembra dar conto dei meccanismi globalizzanti della modernità in relazione alle coesistenze di molteplici e diverse identità sessuali.

I gay oggi, pressoché in controtendenza con i mandati speculativi della modernità, continuano a circoscrivere le loro richieste al riconoscimento politico e istituzionale del diritto di partecipare “alla pari” alla vita sociale, impegnandosi politicamente in lotte per l’accesso a risorse da cui sono abitualmente esclusi, sebbene di fatto l’organizzazione delle loro azioni collettive, delle loro vite private, dei movimenti politici agiti nel nome di un interesse individuale prima e comunitario dopo, sono soggetti alle costrizioni istituzionali che regolamentano ogni forma di visibilità e di associazionismo. Così da una parte i gay rivendicano alla società l’opportunità, nell’intento di istituzionalizzarla, di mantenere e rendere pubbliche, senza costrizioni politiche, le proprie diversità; dall’altra si fanno carico, spesso non consapevolmente, delle discriminazioni e dei rifiuti sociali, rivendicando energicamente la capacità di partecipare alla riproduzione delle risorse sociali. A questo si aggiunga che gli omosessuali moderni dimostrano sempre più spesso con i loro interventi di non essere consapevoli del fatto che l’impegno in lotte politiche e sociali di definizione di una moralità nuova, in realtà si risolve drasticamente nell’accettazione del menefreghismo congenito alla moralità vigente, per quanto in termini concettuali esso ne contraddica il presupposto di validità.

Negoziata con le altre identità in gioco, questa “moralità omosessuale” è più il frutto di un disinteresse concettuale e politico, che spinge dunque a venire a patti con principi e interessi egoistici, che una vera e propria moralità. Questo è tanto più evidente se si considera che ogni morale moderna si struttura socialmente attraverso la ricerca e l’affermazione costante di una stabilità istituzionale nel rapporto che intercorre tra il congenito amor proprio e il bisogno di un sistema di idee che contenga (e vada al di là contemporaneamente) proprio il modo di essere e di agire di ogni attore sociale. A ben vedere, nemmeno le morali che si strutturano attraverso i più disparati sostegni sociali, dalla politica alla religione o attraverso rivendicazioni storiche, riescono con successo a svincolarsi da questa dinamica anomala e iperbolica; di conseguenza, questa nuova moralità risulta essere un continuo rimando ad altre dimensioni della realtà.

Niente di nuovo, almeno temporaneamente e considerando che di fatto solo così si può dare un fondamento politico e culturale, sociale quanto istituzionale, alla moralità in vigore, definendola con accenti recenti forse, ma confermandone l’inoppugnabilità dei principi che inducono di fatto alla sua accettazione da parte della società in generale.

Anonimo ha detto...

Le caratteristiche che definiscono la modernità in relazione alle diversità sessuali sono forse l’espressione più visibile dei rapporti di potere esistenti tra le maschilità eterosessuali e le omosessualità maschili, in quanto comunicano compiutamente tutte le opposizioni e gli intrecci di pensiero che agiscono proprio al suo interno e a favore della sua continuità. In particolare e in appendice, sembra che il risvolto di questi reticoli sia una maggiore affluenza in ambienti riservati esclusivamente agli omosessuali, nonché di appositi spazi di ritrovo, rispecchiando il desiderio da parte di molti gay (e non solo) di ritrovarsi concordemente in definizioni univoche di sé che richiedono un elevato grado di intimità, nonché di fiducia cooperativa. Parrebbe cioè che, attraverso la compresenza, molti omosessuali moderni abbiano la sensazione di arricchire la conoscenza delle informazioni circa la propria visibilità.

Tenendo presente che di fatto la modernità può essere intesa come quel sistema di idee e di azioni che regolamenta la globalizzazione in atto, in particolare essa muove gli individui verso il rifiuto della soprannaturalità, avvantaggiando così stili di vita costruiti unicamente su principi e norme di crescita economica, politica e di modi di pensare gli altri tali da vanificare ed assorbire nuovamente, dopo i dovuti riadattamenti cognitivi, tutte le pressioni disgregatrici che agiscono proprio all’interno della stessa modernità. Non è un caso, infatti, che i movimenti gay e le conseguenti manifestazioni pubbliche tipo il Gay Pride o la Marcia per i Diritti vengano costantemente assorbiti e riqualificati nel processo di inglobamento sociale delle diversità sessuali; soprattutto se il tutto viene interpretato come una delle cause del crescente stato di inadeguatezza sociale che sentono moltissimi omosessuali moderni, maschi quanto femmine. Invero, se si considera che le società occidentali propongono mandati culturali per i quali tutto sembra connotarsi come lecito, persino stili di vita sessuali assai differenti rispetto la maschilità eterosessuale regolare, l’infelicità gay si manifesta proprio come quel sentimento di inidoneità rispetto alla realtà vissuta dai molti (Ehrenberg, 1999), come coscienza cioè dell’incapacità di realizzare proprio in questa realtà tutte le possibilità che vengono offerte agli eterosessuali – e non solo a proposito dell’accesso a risorse specifiche quali le unioni civili o l’adozione.

Di contro è pur vero che nella maggioranza dei casi e rispetto a fasi storiche precedenti la modernità, nei quali regnavano cioè forme di chiusura morale attraverso logiche e pratiche di intolleranza e di sopraffazione, il gay moderno si è innegabilmente svincolato dai principi di indiscutibilità dell’egemonia maschile eterosessuale, riuscendo ad esprimere tutta la sua diversità, malgrado ancora oggi ormeggia nel disagio, nel rifiuto o in forme di depressione emotiva forse più accentuate rispetto al passato. In particolare, gli omosessuali moderni affrontano spesso serie difficoltà a realizzare pubblicamente le loro autenticità e, più diventano consapevoli dei condizionamenti culturali a cui sono sottoposti, tanto più diviene laborioso disporre liberamente delle proprie disposizioni; mentre per le maschilità eterosessuali, vivendo i propri contesti sociali come altamente omogenei e coerenti al loro status di indiscutibilità, l’adesione ai condizionamenti culturali inerenti il processo di globalizzazione avviene senza intercessioni.

Un movimento questo che sembra definire proprietà irregolari nei rapporti tra maschilità eterosessuali, società in generale e omosessualità maschili, laddove piuttosto evidenzia forme di adattamento reciproco e differenziate, sforzi incessanti e in crescita, collettivi quanto individuali di ri-comprensione politica della diversità non più nei soli termini di un sotterfugio concettuale di riproduzione del “diverso”, quanto in una critica riconsiderazione delle idee e dei sentimenti di appartenenza/esclusione o convivenza di un’identità altra alla propria comunità e da qui alla società stessa (E. Balducci, 1994;1996). Chiaramente questa non è la sede adatta per discutere del dibattito scientifico che divide la comunità accademica circa la contrapposizione tra modernità old style e il suo superamento nel nome di una congetturata “postmodernità” [2] , invece è interessante ai fini della trattazione ravvisare circa la confusione teorica che depista da una corretta interpretazione delle diversità sessuali e che spesso raggruppa concettualmente più identità sotto un’unica categoria d’analisi (il genere per esempio) - se non altro con l’intento amichevole di correggere la mira dell’impegno conoscitivo dimostrato in tal senso da molti sociologi in molte delle loro ricerche sulle differenze e le disuguaglianze sociali.

Anonimo ha detto...

La cultura occidentale moderna non contiene valori di partecipazione unanimi alla vita collettiva degli attori sociali e si organizza assai spesso attraverso quei percorsi disuguali di idee e di azioni che contraddistinguono ogni componente attivo all’interno delle varie comunità, sino a mettere in evidenza quanto oggi il non essenziale, il meno importante e periferico stile di vita non si adatta più a una forma comune di assentimento alla riproduzione delle risorse sociali. In parte questo descrive la maggiore apertura mentale nei confronti dell’omosessualità in relazione alla diffusa e crescente trasformazione delle abitudini di vita e dei modi di pensare le diversità sessuali nella modernità; ciò nonostante però, questo soltanto non basta a qualificare il rapporto assai articolato tra le maschilità eterosessuali e i gay di oggi, in quanto mutamenti più o meno chiari nella storia degli uni e degli altri sono sempre accaduti. Esattamente, ciò che distingue l’atteggiamento e il modo di pensare degli individui di oggi circa le molteplici omosessualità moderne e le comunità che li rappresentano è rintracciabile tanto nel grado di accettazione morale più elevato rispetto al passato quanto nel processo di riqualificazione dell’identità motore della modernità e che si esprime nella massima Sé come un altro (P. Ricoeur, 1993). Con queste premesse e per concisione è infattibile in questa sede un’analisi dialettica della modernità in relazione alle diversità sessuali, ma si cercherà comunque di prenderne spunto trattando degli aspetti più tangibili di essa, quelli che determinano cioè le modalità delle differenze e delle disuguaglianze all’interno dei recenti mutamenti sociali.

Per prima cosa preme evidenziare che l’uomo moderno pone se stesso al centro del mondo, della società in generale quanto della sessualità in particolare, e produce per conto proprio le regole e le direttive del suo agire sia privato che pubblico. In questo senso l’attuazione della libertà individuale oggi è meno ostacolata rispetto alle antecedenti forme di organizzazione sociale e di vita collettiva (Dahrendorf, 1971), sebbene l’indeterminatezza degli atteggiamenti individuali, indotta soprattutto dalla natura romantica dei modi di pensare le diversità sessuali, fa risaltare di contro una dualità difficile da gestire relativamente all’individualismo moderno. Infatti, mentre da una parte si afferma sempre più l’inevitabilità processuale della modernità e con essa di quegli elementi che su base etica e morale la caratterizzano e la differenziano rispetto all’illuminismo [1], d’altra parte avanza la crescente paura di smarrire la propria identità rispetto al disagio provocato proprio da quell’indeterminatezza che muove l’avanzamento della società, soprattutto quella occidentale. Nel rapporto fra le maschilità eterosessuali e le omosessualità maschili, in particolare, il significato della relazione tra individuo e Altro da Sé si smarrisce inevitabilmente, sino a diventare spesso marginale o di poca importanza, difficile da interpretare nell’articolato e aperto sistema di simboli culturali negoziati all’interno di questo rapporto. Ciò ha indotto entrambe le parti ad appropriarsi materialmente, ma ancora prima ideologicamente, del mondo di idee, dei luoghi fisici e temporali che abitano, fissando sbarramenti atti a differenziare forme di dominio quasi esclusive e assolute, anche laddove sono visibili definizioni fluide e poco chiare dei paletti che escludono o includono l’altro. In pratica è come se i simboli culturali negoziati all’interno di questo rapporto fossero continuamente e variamente richiamati all’attenzione allo scopo di saldarne il contenuto, riproducendone tanto i principi razionali (interni al piano culturale) che gli aspetti più propriamente figurativi delle parti che lo organizzano. Ciò non significa, però, che la mescolanza disordinata di più fattori sociali in qualche modo correlati alla modernità, sia tale da non riuscire più a specificare concettualmente e a diversificare correttamente le identità in gioco. Infatti, prendere coscienza e analizzare gli aspetti inerenti il rapporto tra identità sessuali e culture locali, modernità in generale e altri campi d’indagine non esclusivamente sociologica, non è affatto il presupposto di pensiero da cui partire per osservare criticamente il processo di integrazione politico e culturale moderno e che assume più identità differenti - sebbene tutte dotate di un pene - sotto la stessa omologante categoria di identità. In accordo con le dichiarazioni di responsabilità di De Nardis credo, precisamente, che sia proprio “questo il momento per le scienze sociali, al pari della politica, di abbandonare le discussioni sterili sui nuovi slogan o etichette migliori da assegnare ai fatti sociali, per valutare criticamente gli aspetti peculiari di quest’epoca senza storia e senza progresso culturale e suggerirne eventuali ‘correzioni’; perché la tarda modernità si è fatta cultura dell’anti-cultura”(2001).

Trasversalmente, quanto sin qui espresso da una parte mette in crisi il paradigma scientifico (e il sistema di idee di senso comune) che vuole l’omosessualità maschile come uno dei tanti aspetti della maschilità eterosessuale, dall’altra potrebbe spingere ad analisi più accurate gli studiosi di scienze sociali e umane durante quel processo rigoroso di individuazione dei caratteri propri delle identità gay moderne, oltre ad offrire opportunità di osservazione più coerenti delle identità in questione in relazione al processo di globalizzazione in atto.

Anonimo ha detto...

Il PD ha vinto a Modica!

Anonimo ha detto...

ANTONELLO BUSCEMA è IL NUOVO SINDACO DI MODICA!

Anonimo ha detto...

CARO PINO, ADESSO CHE TUTTO IL PAESE SA CHE TU HAI PAURA DELLE BLATTE, L'AMMINISTRAZIONE HA DECISO DI ALLEVARLE. LI PIAZZERà TUTTE VICINO CASA TUA.. CI HAI ROVINATO.. QUANT'ERA BELLO QUANDO DISINFESTAVANO.. ADESSO PER COLPA TUA DOVREMO SOPPORTARE LE BLATTE VOLANTI

Anonimo ha detto...

PD VINCE A MODICA
SCUCCES O CACAAAAAAAAAAAAA
LA RIMONTA è PARTITA

Anonimo ha detto...

L'UNICO CANDIDATO SPONSORIZZATO DIRETTAMENTE DA BERLUSCONI HA PERSO.
SILVIO PORTI SFIGA!!!

Anonimo ha detto...

SULSENTI PREPARATI, DOPO SCUCCES ORA TOCCA A TE

Anonimo ha detto...

PER GLI ANONIMI/O DELLE 17:13 17:16!!! HAI PROPRIO RAGIONE IL PD HA VINTO A MODICA. TUTTO VERO. MA CON L'AIUTO INDOVINA DI QUALE PARTITO????? NON LO SAI??? TE LO DICO IO!!!! IL PARTITO PIU ODIATO DA TE!!!! MPA. APRI GLI OCCHI AMICO NON è TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA!!!!
A PRESTO

Anonimo ha detto...

E SAI CHI COMANDA NEL MPA? QUELLO CHE HA VINTO A MODICA, OSSIA MINARDO, CIOE' IL POLITICO DA TE PIU' ODIATO NON CERTO SULSENTI. TRADOTTO: DA DOMANI CONTATE ANCORA MENO DI QUELLO CHE CONTATE OGGI.
EH SCECCHI
BACIUZZI

Anonimo ha detto...

TU RI POLITICA NUN CAPISCI MA..NENTI

Anonimo ha detto...

per gli investigatori!
se volete notizie per quanto riguarda il servizio di nettezza urbana chiedete all'assessore di competenza.
Non vi preoccupate inciuci non ve ne sono, anzi!!!!!
E' inutile andare uffici uffici a chiedere o cercare complici che vi possono favorire a dare dritte o altro.
L'amministrazione ormai si è inserita da più di un anno e voi ancora rosicate.
BASTA!
Ma perchè volete pensare sempre male?

Anonimo ha detto...

http://video.tiscali.it/categorie/Humor_&_Fun/13889.html

Così capite bene, quello che voglio dire!

Anonimo ha detto...

http://video.tiscali.it/categorie/Humor_&_Fun/10389.html

Anonimo ha detto...

con Riccardo Minardo Leader del Mpa l'unica ANOMALIA resta Peppe Sulsenti.
Dimettiti sceccu

Anonimo ha detto...

Riguardo l'estate Pozzallese proporrei prima di fare propaganda nelle TV locali di alzare il livello di sicurezza per i cittadini soprattutto nei fine settimana dove molti delinquenti vengono a Pozzallo rovinandone l'immagine.I controlli sono assenti,ma il comandante sempri ca passia......On Ammatuna intervenga lei sull'ordine pubblico perchè siamo in mano a nessuno.Aiuto....!!!

Anonimo ha detto...

Non capisco come mai il Movimento Politico Pozzallo Giovane non intervenga sulla questione ordine pubblico a Pozzallo,dato che la questione interessa proprio i giovani....Fatevi sentire!!!

Anonimo ha detto...

Calogero fai qualche articolo sull'ordine pubblico

Anonimo ha detto...

gradirei un chiarimento dai tanti bloggers. o sono cieco io e le centinaia di persone che incontro la sera, oppure il problema delinquenza è un'esagerazione.
A me sembra che vada di moda dire che la sera a Pozzallo sembra il far west; che succede l'indicibile, così indicibile che in effetti non viene riportato mai nessun episodio tanto rilevante da passare alla cronaca.
Io vedo tante famigliole tranquille, che passeggiano coi figli e poi moltissimi ragazzi stare insieme, magari ballando un po', che francamente non fanno nulla di male.
Il problema è una leggenda metropolitana e secondo me tutti quelli che ne lamentano l'esistenza parlano solo per sentito dire.
Siamo seri allora. Sfido tutti i paladini della giustizia a farsi un giro sabato sera con me e vediamo quali delitti scoprono loro che i miei occhi non vedono. Secondo loro a Pozzallo siamo tutti teppisti, drogati e alcoolizzati!

Anonimo ha detto...
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Ipazia ha detto...

Certo che a leggere ste cavolate che scrivete sulle tendenze e gusti sessuali degli uomini e anche delle donne fa venire voglia di tornare in vacanza....
Certo son cose importanti eh?
Fare o no un Gay-Pride a Pozzallo è un grosso problema, non fa dormire la notte...
Mica roba leggera e futile come prendere le impronte ai bambini rom.
Oppure scoprire che gli esuberi dell'Alitalia e malpensa non sono piu 2000 ma bensì 4000...(mi chiedo se chiamerà di nuovo in causa la prole...)
Che ne pensate del Caso Orlandi, Bertone dice che è uno scandalo estivo creato ad arte...uhmmm??
Le cazzate che dice Alfano
Di Pietro che è l'unico che non ha paura di parlare e di chiamare le cose con il loro nome...
Casini, rincoglionito, che chiede al PD di dissociarsi e di isolare Tonino...
Ma tutto va bene eh, il problema della quarta settimana non c'è piu' vuol dire che stiamo bene. I pensionati non vanno piu' alla chiusura dei mercatini a recuperare gli scarti della verdura. I precari non esistono piu', salariati e contrattisti a termine vanno al mare o in montagna. Le autostrade sono di nuovo piene.
I pensionati sono tutti in vacanza e l'unico problema che hanno e' il prezzo del gelato, dall'anno scorso e' aumentato di 10 centesimi.
Accantonato l'ici e fatta la detassazione degli straordinari adesso si che abbiamo tutti il portafogli pieni...
"Affittiamoci un canotto"
hahahahahaha
Vado al mare và, che è meglio, come diceva il Puffo (scassapalle)Quattrocchi al grande Puffo

Un saluto a Charlie,Porpessa e Parusia e anche al resto della ciurma :-)))

Anonimo ha detto...

Anonimo cecato!!!

Anonimo ha detto...

qualcuno mi può confermare che domani sera alle 7 c'è consiglio comunale?grazie

Anonimo ha detto...

Il sindaco ha ritirato la delega a Roberto Iozia!

Anonimo ha detto...

e ora si ride!
8======D

Anonimo ha detto...

scoooopoone assurdoso assurdo:

l'uscita di scena da parte dell'ex comandante Piccione è stata salutata così dal sindaco: "mi dispiace sia volato...ehm... andato via!"

Charlie ha detto...

E' asciuto u sole.
Ciao Ipa', welcome back.

Marcincus si è autoesiliato?
O è stato messo al riparo in una sperduta cittadina americana?
Strana fine carriera per uno importante come lui, non credi?

Hai letto le previsioni della vecchia bagascia di Cossiga?
Il piduista verrà condannato per certo (fussi ca fussi a vota bona), si dovrà dimettere, e il galantuomo di Casini farà il premier e cuffaro vice premier. (nun fussi mai)?!
Al peggio non c'è mai fine.

Anonimo ha detto...

Chi prenderà il posto di Iozia?

Anonimo ha detto...

E quello del Comandante della Polizia Municipale...?

Anonimo ha detto...

Marina di Modica, e poi ci si lamenta. Nei giorni scorsi c’era stata la denuncia di una giovane mamma che aveva dovuto pagare 50 centesimi in un bar della frazione balneare solo per farsi scaldare il biberon con il latte del suo neonato. Nonostante le prese di posizione non sembra che Marina voglia mantenere un atteggiamento giusto, equilibrato verso villeggianti e residenti in questa stagione estiva appena iniziata. Ieri mattina un operaio è rimasto sorpreso, quando è entrato in un esercizio di generi alimentari ed ha chiesto una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo. Alla cassa ha dovuto pagare un euro e venti centesimi. “Lo stesso tipo di acqua – ha lamentato l’interessato – a Modica ieri l’ho acquistata per la metà, cioè 60 centesimi. Posso capire doverla pagare 80-90 centesimi, ma qui mi sembra che si voglia speculare sulla gente”. In città è bastato fare un giro per i supermercati e rendersi conto che l’operaio aveva proprio ragione. E allora non sarebbero opportuni i controlli? Perché mai ogni anno gli esercenti della frazione si lamentano per i mancati introiti, quando costringono la gente a recarsi a Pozzallo per fare la spesa. “Domani – dice l’operaio, quando tornerò per lavoro a Marina di Modica, mi porterò l’acqua da casa”. Marina di Modica, insomma, comincia a fare parlare di se e non certamente in bene. In città una bottiglia di acqua minerale questo prezzo la si paga nei bar perché c’è il servizio e danno pure i bicchieri. “Negli Ard Discount – dice un villeggiante – con questi soldi riusciamo quasi a comprare un’intera confezione di minerale”. E, intanto, anche i gestori di bar sono infastiditi dai 50 centesimi pagati dalla giovane mamma per scaldare il biberon. “Bisognerebbe conoscere chi è che ha avuto questa inopinata idea di fare pagare – diceva ieri mattina un gestore – perché la gente dovrebbe sapere che non tutti agiamo in questo modo”.
SPERIAMO CHE I COMMERCIANTI DI POZZALLO NON PRENDANO QUESTO ESEMPIO.

Anonimo ha detto...

Il rapporto tra la mafia e il mondo politico si concretizzò all'indomani del secondo conflitto mondiale, con l'infiltrazione di rappresentanti delle cosche mafiose nel potere locale e in seguito anche nazionale. In quegli anni la mafia visse un'ulteriore trasformazione, diventando un'organizzazione ramificata ed efficiente: oltre a controllare un ampio serbatoio elettorale, utilizzato per ottenere dai politici locali e nazionali attenzioni e favori, estese la propria sfera d'influenza ad altre attività, come appalti e concessioni edilizie, usura, mercato di manodopera, consorzi, dopo che in tempo di guerra aveva monopolizzato il contrabbando e la gestione delle forniture militari. Dopo aver concesso uno strumentale sostegno al separatismo siciliano, in funzione essenzialmente antistatale, la mafia scese in campo con il centro politico nazionale, interpretando efficacemente il ruolo anticomunista che gli veniva assegnato sull’isola. La mafia fu infatti in prima linea nella repressione violenta delle proteste contadine e dell’attività delle organizzazioni politiche dell’opposizione e sindacali; sua fu ad esempio l’organizzazione della strage di Portella delle Ginestre (1947), attuata dagli uomini di Salvatore Giuliano, che causò undici morti sessantacinque feriti tra i braccianti riuniti per festeggiare il Primo maggio.

Il Caso Caselli - Andreotti

In tempi recenti fa discutere la vicenda di Caselli, giovane magistrato che istruisce il processo Andreotti. Vicenda che è ben narrata nel libro dello stesso magistrato "Un Magsitrato fuorilegge" Edizioni Melampo . Dall'analisi del magistrato vine messo in luce che l' Italia è l'unico paese in cui quando la magistratura attacca i poteri forti, la stessa magistratura viene delegittimata. Negli USA l' impero economico di Bill Gates è stato demolito a colpi di sentenze, lo stesso Bill Clinton ha subito sette processi, di cui da sei riesce ad uscire non colpevole e per l'ultimo viene condannato , ma era un processo personale e non riguardava fatti istituzionali. In Israele, il figlio di Sharon , più che potente uomo politico, un mito per quella nazione, viene condannato per corruzione . Ma a nessuno degli inquisiti è mai passato per la testa la possibilità di prendersela con i giudici. In Italia questo non avviene. E si sa , quando una menzogna viene ripetuta centinaia di volte, e tra l'altro da persone di potere e quindi per loro stessa definizione credibili, questa menzogna passa e per alcuni può diventare la verità. Quando poi queste menzogne vengono avallate anche dai Ministri della Giustizia ecco quindi che il magistrato che indaga facendo il proprio dovere può diventare fuorilegge. Compito del Ministro della Giustizia è invece quello di difendere i magistrati, riportare nel cittadino la fiducia nella giurisdizione. Invece il messaggio che passa, e questo vale anche per il giovane magistrato, è che attaccare i poteri forti alla fine non paga. Bisogna mettere in conto un attacco massiccio , da parte dei media, da parte dei politici, da parte di altri colleghi e da parte del Ministero. Quindi l' Italia è davvero in una situazione anomala. Se a ciò si aggiunge che in Italia la giustizia non funziona, si può dire che il cerchio è completo. Il Governo Berlusconi ha effettuato tali e tanti tagli che molti tribunali saranno costretti a chiudere per mancanza di fondi. I processi si allungano all'infinito e molti reati cadono in prescrizione. Illuminante è proprio il caso Andreotti, riconosciuto colpevole per i reati attribuitigli, tuttavia non è condannato, poichè anche se è dimostrato che fino al 1980 ha fatto e ricevuto favori da cosa nostra fino al 1980, per la lunghezza del processo, persosi in centinaia di migliaia di cavilli, reinvii, lo statista, forse il più grande uomo politico italiano non è stato condannato poichè i reati sono caduti in prescrizione. Da quel momento è partita una massiccia campagna di riabilitazione dell' uomo politico , passata attraverso la pubblicità di un noto fornitore di servizi telefonici e culminata nel 2006 dove per poco Giulio Andreotti non è stato eletto Presidente della Camera dei Senatori. Ma questa delegittimazione, questo senso di sfiducia, riflette Caselli, alla fine porterà tutti sotto un cumulo di macerie, destra, centro e sinistra. Un cittadino ha il diritto di sapere se ha torto o ragione. Per forza di cose il mestiere del giudice scontenta il cinquanta per cento dell' utenza. Se due persone hanno un incidente d'auto e si recano da un giudice perchè entrambi ritengono di avere ragione , quando il giudice emette la sentenza, necessariamente scontenterà uno dei due. La certezza del diritto è un elemento fondamentale della democrazia. Quindi se un giudice scontenta una parte dei poteri forti, sta all' altra parte difendere i giudici. Spesso ciò non avviene e ne è testimonianza la recente vicenda del caso Previti. Primo collaboratore del Premier Berlusconi, condannato per corruzione, è stato additato come persona degnissima in quanto si è fatto arrestare "con dignità". Il fatto che non sia scappato, come in altri tempi ha invece fatto un altro capo di Governo incriminato, il socialista Bettino Craxi, fa di lui una persona degna. Il fatto che due dei collaboratori di Berlusconi, Previti e Dell' Utri siano stati condannati per corruzione e associazione a delinquere passa in secondo piano e i giudici assumono delle sembianze di mostri che "osano" arrestare un ultra sessantacinquenne (che tra l'altro potrà beneficiare degli arresti domiciliari). Questa anomalia, questa sensazione che un ladro di polli venga messo in galera e che la chiave venga gettata nel fiume e che invece chi viene condannato per reati di alta finanza venga trattato con i guanti bianchi, potrebbe scoraggiare qualsiasi magistrato dal compiere il proprio dovere fino in fondo. Questo è il risultato della severa campagna contro la magistratura italiana. Ma il quadro non è così nero, ci sono nugoli di magistrati che non si lasciano intimidire e che continuano a fare il loro dovere, consapevoli di ciò che li attende.

Abbiamo assistito alla presentazione del libro ,giovedì 15 dicembre 2005 alla Casa della cultura di Milano. Presenti con l’autore, il senatore Nando Dalla Chiesa, il magistrato Armando Spataro e il giornalista Mario Portanova, che ha collaborato alla stesura del libro. Ecco una sintesi degli interventi.

"Sono l’unico magistrato italiano al quale il Parlamento ha dedicato espressamente una legge. Una legge contra personam che mi ha espropriato di un diritto: quello di concorrere alla pari con altri colleghi, alla carica di Procuratore nazionale antimafia”. Questo si legge nella quarta di copertina dell’ultimo saggio di Giancarlo Caselli, “Un magistrato fuori legge” (edizioni Melampo).

Dalla Chiesa

"La magistratura è considerata un nemico dagli attuali governanti. Non sempre, solo quando si permette di indagare sui potenti. Alla base c’è una concezione malata della politica, ispirata al principio del princeps legibus solutus. Secondo tale concezione, chi è eletto dal popolo dev’essere sottratto al controllo di legalità. La responsabilità penale e il principio di uguaglianza non devono valere per chi è stato votato. Ecco perché la rimozione di un magistrato come Caselli diventa necessaria: per ristabilire il primato della politica sulla legge, il magistrato che non guarda in faccia nessuno deve essere additato come un male.

Lo dicono esplicitamente: il processo Andreotti è la colpa di Caselli.

Ma Andreotti non è stato assolto in quanto innocente, se l’ è cavata solo grazie ala prescrizione (e che cavolo, li salva proprio tutti questa prescrizione?). E le sentenze documentano fatti inquietanti, che dovrebbero suscitare un dibattito serio. Ma l’accertamento della collusione fra la politica (al suo più alto livello) e le organizzazioni criminali non può essere accettato dal ceto politico dominante. Ecco allora che scatta una scientifica mistificazione: Andreotti viene beatificato come vittima della malagiustizia, mentre Caselli viene additato come un nemico."

Spataro

"Ci lasciamo alle spalle anni tormentati, abbiamo il dovere di ricordare tutto ciò che è accaduto. Tra le vergogne civili che abbiamo dovuto subire, c’è anche la legge contro Caselli.

Nessuno, sia chiaro, ritiene che la magistratura sia immune da pecche. Ma l’accanimento del potere politico è contro i magistrati che hanno fatto il proprio dovere senza timori reverenziali: questo è l’elemento essenziale.

Parlare di Caselli significa parlare della mia stessa vita professionale. Lo conobbi un anno dopo il mio arrivo a Milano. Erano gli anni del terrorismo, le prime indagini si concentrarono a Torino, contro le brigate rosse. Fu inevitabile studiare il lavoro di Caselli e del pool di cui faceva parte. Il lavoro di squadra diede il colpo decisivo ai terroristi. Come pure la scelta di contestare il reato di concorso esterno, anche morale, negli atti terroristici, per colpire l’intera organizzazione, compresi gli strateghi e i fiancheggiatori. Una scelta, quella del lavoro in pool e dell'imputazione del concorso esterno, che ha assicurato risultati anche contro la criminalità organizzata.

Devo riconoscere che, senza Caselli, dopo gli assassinii dei colleghi Galli e Alessandrini, non avrei retto.

Negli anni di Palermo, Caselli con i colleghi della procura della Repubblica ha saputo ridare slancio alla lotta alla mafia, dopo la tragica estate degli attentati a Falcone e Borsellino. Anche in questo caso la rimozione è necessaria: le centinaia di ergastoli inflitti agli uomini delle cosche devono essere dimenticati."

Caselli

L’addebito che mi si fa è di non aver rispettato determinati santuari. Ma il rispetto dei santuari non fa parte dei doveri del magistrato, che al contrario è chiamato ad applicare la legge in modo indiscriminato. E’ davvero vergognoso che uno sia costretto a difendere il proprio lavoro, un lavoro pubblico, misurabile con criteri oggettivi, un lavoro che qualche risultato l’ha dato. Certo contro di me è stata approvata una legge ad hoc. Ed è un fatto che per certi aspetti può anche rendermi orgoglioso, ma lascia cicatrici di sofferenza per lo stravolgimento delle regole di cui quella legge è segno. Il discorso va oltre la mia persona, e per questo motivo ne parlo. Se si estirpa per legge un magistrato "nemico" viene stravolta l’idea stessa di democrazia costituzionale. La nostra Costituzione disegna una democrazia pluralista, con poteri in equilibrio fra loro. L’emarginazione dei poteri di controllo (giustizia e informazione) intende affermare un modello diverso, incentrato sul primato della maggioranza politica del momento: un modello autoritario, contrario allo spirito della Costituzione. Ecco il contesto nel quale si iscrive il caso che mi ha riguardato. Numerosi fatti rivelano questa concezione: le invettive dei portavoce governativi, per esempio, si sono scagliate non solo contro i Pubblici Ministeri, ma via via contro tutte le corti di Giustizia che hanno preso provvedimenti sgraditi, dal Tribunale di Milano alla Corte di Cassazione. Tutte "toghe rosse" o "golpisti" o "criminali". Siamo di fronte a una concezione profondamente pericolosa, in quanto limita il controllo di legalità e insieme ad esso il controllo dell’opinione pubblica sui pubblici poteri.
Una concezione che in definitiva mette in pericolo i diritti delle minoranze.
Solo estirpando le "teste storte" che ancora hanno come punto di riferimento la Costituzione , ci si convince di avere ragione. Ma in questo modo si tende a cancellare la linea di confine fra lecito e illecito, fra morale e immorale. Un rischio terribile per una società.
Il "caso Andreotti" può esser letto come il detonatore del modo di trattare l’informazione e la giustizia da parte di certa politica. Già una volta è capitato che il presidente della Corte di Appello di Palermo, il dott. Scaduti, avvertisse il dovere di smentire una dichiarazione del presidente della Commissione Antimafia, l’on. Centaro, sull'asserita persecuzione ai danni del senatore Andreotti. E ora si replica, con la relazione di cui parlava Dalla Chiesa. A lui propongo di allegare alla relazione di minoranza un recente saggio del collega Livio Pepino, dedicato all’analisi delle sentenze del processo Andreotti.

Che cosa ne pensate di tutto ciò!

Anonimo ha detto...

TRIBUNA: ALEXANDER STILLE


I capi mafia hanno rapporti con i politici siciliani e napoletani, che, a loro volta, sostengono i leader nazionali. E tutti loro prendono parte ad una lotta contro il potere giudiziario. Però, attenzione a chi osa parlarne!


31/05/2008


Nel 2001, un capo della mafia siciliana di nome Giuseppe Guttadauro noto’ d’improvviso qualcosa di strano nel suo salotto, che risultò essere un dispositivo elettronico di ascolto. “Così, Totò Cuffaro aveva ragione!”, ha esclamato. Sono state le ultime parole sentite dalla polizia dette da Guttadauro prima di scollegare il microfono e, quindi, interrompere l’inchiesta. Il nome che è stato pronunciato non era niente di meno che quello del presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro, Totò per i suoi amici. La conversazione è stata una delle principali prove che hanno consentito quest’anno di condannare Cuffaro per complicità con diversi mafiosi che erano sotto indagine penale.


Tuttavia, nonostante questa condanna, che è attualmente in fase di ricorso, Cuffaro è riuscito ad essere eletto il mese scorso al Senato italiano dalla piccola parte cattolica, di sezione centrista.


L’ascolto dal salone di Guttadauro, prima che lui scollegasse, fornisce un utile quadro di come la mafia pensa e parla di politica. “Totò Cuffaro è la cosa migliore che potremmo chiedere,” dice l’interlocutore di Guttadauro, un medico di nome Salvatore Aragona. “Speriamo che vinca la destra”, ha detto Guttadauro, “Berlusconi, per risolvere i suoi problemi, deve risolvere anche i nostri.”


Ci sono buone ragioni di credere che questo è vero. Da quando è salito al potere per la prima volta nel 1994, Berlusconi ha condotto un’ inesorabile campagna per indebolire i poteri della magistratura italiana, che ha sottoposto lui e vari suoi collaboratori a processi per accuse che vanno dalla corruzione alla collusione con la mafia. Uno dei migliori amici ed ex capo del partito di Berlusconi, Marcello Dell’Utri, di Palermo, è stato dichiarato colpevole di questi ultimi. E dopo che accusarono Cuffaro di aver informato Guttadauro, Berlusconi stesso lo ha chiamato per manifestare la sua solidarietà e dirgli: “Ho parlato con il Ministro degli Interni e mi ha detto che tutto è sotto controllo”. Nella stessa conversazione, Cuffaro ha detto a Berlusconi: “Già sai che ti vogliamo bene e che sei nelle mie preghiere ogni mattina.”


Questa serie di colloqui mostra come la mafia si è inserita nella vita politica dell’Italia. I suoi capi locali hanno legami con i politici siciliani, ai quali danno il denaro e dai quali ricevono favori, sia sotto forma di appalti pubblici o avvisandoli quando le loro società sono sotto inchiesta. Da parte loro, i politici locali accumulano basi di potere significativi e un gran numero di fedeli elettori, e i politici nazionali cercano tali contatti e, a loro volta, li aiutano. Si tratta di un sistema basato sul clientelismo e sul potere, che ha il sostegno della criminalità organizzata.


Anche se ci sono testimoni che sostengono che la mafia ha fatto un patto con Berlusconi, e che Marcello Dell’Utri è il loro intermediario, non è necessario credergli per rendersi conto che c’è in ogni caso, un rapporto molto insano. La mafia, come rendono chiare le dichiarazioni del boss Guttadauro, agisce partendo dal principio che il nemico del mio nemico è mio amico. E sia la mafia che Berlusconi stanno scatenando da tempo una guerra incessante contro la magistratura italiana.


Con qualche aiuto da parte del centro-sinistra, bisogna riconoscerlo, la coalizione di Berlusconi ha riscritto il diritto penale in modo tale che ora è infinitamente più difficile condannare imputati di tutti i tipi, inclusi i mafiosi. La lunghezza dei processi è raddoppiata ed i cambiamenti giuridici offrono mille opportunità per ritardare o revocare i processi basandosi su piccoli dettagli tecnici, con il risultato che, quindi, è già trascorso troppo tempo dal momento in cui è stato commesso il reato. In quasi tutti i paesi, i tempi di prescrizione vengono calcolati a partire dall’inizio delle azioni giudiziarie, ma in Italia non è il caso, e quindi molte condanne si eludono semplicemente grazie ai ritardi. Inoltre, il Parlamento italiano ha rimosso i carceri speciali per i più pericolosi capi mafia, che impedivano loro quasi completamente di comunicare con le loro organizzazioni, e ha ridotto i vantaggi per i testimoni che cooperano. Inoltre, il centro-sinistra del governo di Romano Prodi, con sostegno entusiasta del centro-destra, ha approvato un’amnistia che ha permesso la liberazione di 26.000 prigionieri; ha impedito al principale avvocato di Berlusconi, Cesare Previti, condannato per corruzione di giudici, di andare in prigione, e ha messo in strada diversi accusati di appartenenza alla criminalità organizzata.


Tutto questo non solo è moralmente ripugnante, ma è di cruciale importanza per il mandato del nuovo Governo di centro-destra. Tra i più importanti temi della recente campagna elettorale ci sono stati la criminalità e la sicurezza. Per trattare ciò, il governo dovrà cambiare la sua politica in materia di giustizia penale. Come ha recentemente affermato Antonio Manganelli, capo della polizia italiana, “molto di ciò che facciamo è inutile a causa del funzionamento giudiziario. Abbiamo un sistema di giustizia che è lento e complicato che fa si che la polizia compia sforzi invano.” Inoltre, la coalizione di Berlusconi si basa su una profonda contraddizione. Da un lato, è molto forte nel nord, dove il gruppo è alleato con gli autonomisti della Lega Nord. Dall’altro, ha grande forza nel sud, dove il centro-destra è supportato da un sistema di clientelismo che ha notevolmente beneficiato dalle bande della criminalità organizzata. La Lega Nord, il principale vincitore alle elezioni del mese scorso, sta contro il fatto che il denaro delle imposte del nord si utilizzi per sostenere uno stato sociale nel sud.


Un altro importante aspetto della campagna è stato il disastro dei rifiuti che si accumulano nelle strade di Napoli e di altre città vicine. Nel sud Italia, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è in gran parte nelle mani della criminalità organizzata. Pertanto, per ripulire Napoli, il governo deve affrontare la camorra, la versione napoletana della mafia. E la presenza di numerosi politici (molti di più di quelli menzionati qui) che hanno legami amichevoli con la criminalità organizzata mette l’attuale governo in rotta di collisione tra il mandato di cambiamento che ha promesso agli elettori e il radicato sistema di clientelismo nel sud, di cui la Mafia è un pilastro fondamentale.

Tuttavia, la presenza di numerose figure note per i legami con la criminalità organizzata nella lista elettorale dal centro-destra non è stata una questione di cui si è discusso in campagna. La coalizione di Berlusconi ha incluso il suo buon amico Marcello Dell’Utri, nonostante la sua condanna per le relazioni con la mafia, in piena campagna, Dell’Utri ha fatto alcune strane dichiarazioni che hanno fatto riferimento ad un mafioso di nome Vittorio Mangano -condannato tra l’altro per omicidio e traffico di eroina- che lui ha qualificato come “eroe”. Dell’Utri aveva assunto negli anni settanta Mangano a lavorare per Berlusconi, tra le altre cose per prendere e portare i suoi figli a scuola. Mangano ha continuato ad essere nei suoi libri paga, anche dopo aver smesso di lavorare e dopo che la sua lunga fedina penale è venuta alla luce. In campagna, Dell’Utri ha lodato Mangano per aver rifiutato di testimoniare contro di lui e contro Berlusconi ed aver preferito l’omertà tradizionale del mafioso. Berlusconi, invece di distanziarsi dalle lodi che Dell’Utri aveva detto ad un assassino e narcotrafficante, ha aggiunto la sua voce alle elogi dell’ “eroe” Mangano.


Il nuovo presidente della Camera Bassa del Parlamento, Renato Schifani, ha avuto rapporti d’affari con due uomini che sono stati successivamente condannati per appartenenza alla Mafia, ed ha ricevuto un contratto lucrativo per modificare la classificazione del terreno in una cittadina siciliana il cui Consiglio è stato sciolto due volte per essere sotto il controllo della mafia. Tuttavia, quando il giornalista italiano Marco Travaglio ha menzionato questi dati –che sono stati negati un paio di giorni fa in televisione, è scoppiato il caos. Ma la rabbia e l’indignazione non si sono innescate nei confronti del politico per le sue liaisons pericolose, ma contro il giornalista e quelli che gli avevano permesso di parlare in televisione.

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=1V5Z_oJGNos

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=Mz2T0uYI_-M&feature=related

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=emoFu3iejiQ&feature=related

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=JXTVAtDNgww&feature=related

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=Y5eJDLyAtOs&feature=related

Charlie ha detto...

Purtroppo, fintanto che i media ci propongono veline e gossips....
Se parlano Santoro e travaglio sono subito tacciati di banditismo giornalistico.
Se parlano Facci, Minzolini, Feltri e la lunga compagnia, vengono additati come salvatori della patria.

Se lasciano passare il messaggio che Mangano è un eroe, che volete di piu'.

Se Casini mette Cuffaro a capolista e lo fa eleggere senatore, chi demerita noi o Casini.

Ipazia ha detto...

Caro Charlie, è la strategia della P2, quella del giornale, di libero, del pdl e di rai/mediaset, che ormai sono praticamente la stessa cosa...
Lanciare sassi a ripetizione, nascondere la mano ed incolpare gli altri.
Il piduista puo' dire, fare quello che vuole. Appena compiuto il "delitto" partono i suoi, accusando il "nemico".
Una vergogna mai vista. Chi si oppone alla distruzione delle regole, allo scempio delle leggi, all'attacco della Costituzione viene accusato di essere antidemocratico. Gli esecutori del colpo di stato che accusano chi fa "resistenza", chi vuole salvare le regole, rispettare le leggi.
Come una sola voce la stampa, l'informazione televisiva, in primis rai e mediaset, riportano supinamente le sparate dei vassalli, chi non accetta i soprusi diventa oppositore del dialogo, chi non si piega alle sue porcate diventa nemico del popolo sovrano.
Bisogna fare presto, ha troppi scheletri nell'armadio, va messo a tacere tutto e subito.
Il tutto senza nemmeno vergognarsi. Ci sono piu' avvocati, e portavoce al suo servizio che mosche. Ci sono manipolatori della realta' in funzione 24 ore su 24, per creare l'humus vivendi che porti alla rovina finale.
La lega si accontenta dello stato di polizia, i fascisti di essere usciti dalle catacombe, hanno persino dei ministri, dei sindaci e lui porta avanti i suoi sporchi affari, convincendo il 35% degli italiani che, il suo problema, e' problema di tutti.
Non e' lui che ne ha combinate di tutti i colori e' la magistratura, la finanza che lo assediano.
Lui e' un benefattore come Enrico De Pedis, il boss della Magliana piu' volte assassino. Anzi lui e' il boss di tutta Italia e dei paradisi fiscali, la sua tomba non puo' essere in una chiesa, devono seppellirlo in Vaticano direttamente, in mezzo ai Papi. Al posto d'onore.
A Berlusconi, il benefattore, i 2000 esuberi previsti da Air France non andavano bene Adesso che gli esuberi previsti sono 4000 vanno bene, i suoi "investimenti" hanno sempre una resa elevata, questa volta in due mesi ha "reso" il 100%
Chissa' come saranno contenti i suoi elettori e soprattutto quelli della lega.
Il salvatore della patria, l'ha salvata. Ha gia' fatto tutto per salvare la SUA, PATRIA PRIVATA.
Da notare come l'informazione da' la notizia, come niente fosse, pensate a come hanno rotto le balle quando c'era di mezzo Prodi. I TG della Rai e mediaset e la stampa sono una cosa indecente.
Chi l'ha votato e recidivo sia come cretino che come boccalone.
hehehehehehehehe

Charlie ha detto...

Chi l'ha votato e recidivo sia come cretino che come boccalone.
hehehehehehehehe

Mi associo al 100%

Il piduista aveva promesso di aumentare i salari e le pensioni,
e i boccaloni hanno abboccato.
Ha tolto l'ici ma anche i soldi destinati alla sicilia.
Se aumentava i salari, l'ici poteva essere pagata con meno dolore, una volta l'anno e avere gli aumenti 12/13 mesi l'anno.
E i boccaloni abboccano felici e contenti.
Ora sta distraendo gli italiani con il problema sicurezza e il presidente Napolitano dice che l'italia c'è la puo' fare ma bisogna fare sacrifici.
Naturalmente i sacrifici li deve fare il popolo.

Ma l'hai sentito il Capezzone?
Fino a ieri sparava sul piduista
oggi spara a sinistra.

Anonimo ha detto...

Ieri su Video Mediterraneo ho visto un'immagine bella....il Sindaco Nicosia che dialoga con l'On.Incardona(PD-AN).E a Pozzallo il nostro Sindaco continua a fare il presuntuoso e arrogante.Cari politici locali fatevi un esame di coscienza.....Inutile che partecipate alle varie processione delle feste Patronali...Bisogna mettere in pratica la parola di Dio "PACE TRA I POPOLI" e poi vanno a sventolare l'immagine di Giorgio LaPira......

Anonimo ha detto...

Questo sondaggio fatelo.. è importante!!!

http://www.bastardidentro.it/node/view/2838

Anonimo ha detto...

I giudici: “L’esito del processo dimostra un vischioso intreccio di interessi tra vita pubblica ed economica”
ieri, 01 luglio 2008

"Il processo ha consegnato alla collettività una istantanea di rara nitidezza che dimostra che un tale vischioso intreccio di interessi esiste ed opera pressocché indisturbato condizionando silenziosamente la vita pubblica ed economica della Sicilia. E che continuerà ad operare anche dopo ed a prescindere dagli esiti di questo processo che lo ha solo sfiorato in superficie". Così i giudici della III sezione del tribunale di Palermo,che hanno celebrato il processo alle talpe alla dda, hanno definito nelle motivazioni della sentenza, il quadro emerso dal dibattimento che vedeva imputati, tra gli altri, l'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, il maresciallo del Ros Giorgio Riolo e il manager della sanità privata Michele Aiello. I giudici scrivono: "Il magma informe di interessi illeciti e l'assoluto dispregio delle regole di convivenza che si ricavano dal presente processo delineano un luogo ideale dove alberga il deserto dell'anima, dove l'uomo pubblico che entra nell'arena, pronto a battersi sino alla 'morte politica', non saluta Cesare o il Senato ma la gente plaudente dalla quale si fa legittimare e che, pure, sta per tradire.E dove, per quanto cruento sembri lo scontro, egli é sempre il vincitore". "Il contesto nel quale si sono verificati i fatti - proseguono - riguarda un'area grigia nella quale opera indisturbato un intreccio perverso tra interessi politici, economici, mafiosi ed affaristici che ha come protagonisti soggetti che quasi mai le indagini riescono ad attingere e che, pertanto, agiscono in condizioni di sostanziale impunità". "Le indagini confluite in questo processo - concludono - hanno consentito di accertare l'identità di diversi soggetti che, ricoprendo a vario titolo cariche pubbliche, hanno sistematicamente tradito il giuramento di fedeltà che ogni servitore dello Stato pronuncia all'inizio dell'assolvimento della propria funzione ed hanno reso permeabile e più debole, nel suo complesso, l'apparato statale di fronte ad una delle più pericolose organizzazioni di tipo mafioso operanti in Italia".

Fonte: ansa

Anonimo ha detto...

Tagli alla sanita': il sindaco di Erice occupa la guardia medica
ieri, 01 luglio 2008

Il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ha in forma simbolica, occupato i locali della guardia medica di Erice, per protestare contro il taglio annunciato dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. "Se questa è la nuova sanità in Sicilia qualcuno finirà per dire che era meglio quando c'era Cuffaro", ha detto Tranchida.
Per il sindaco "all'arroganza ed alla spocchia del direttore regionale alla Sanità Luigi Castellucci fa da contraltare la latitanza dell'assessore Russo".

Fonte: ansa

Anonimo ha detto...

cari giornalisti,
voi che sapete sempre tutto...
sapete dirmi che fine ha fatto il comune,la darsena,il centro commerciale,la discoteca ed il mercato ortofrutticolo?

Anonimo ha detto...

Pozzallesi state attenti.. troppi interessi privati sulle spiagge!!

DIRITTI DEL BAGNATE - FAI DA TE

Ecco, in concreto, quali sono i diritti che ogni libero bagnante può far valere in caso di controversie con i gestori degli stabilimenti (anche rivolgendosi alla Polizia municipale o alla Capitaneria di porto):

• La battigia - intesa coma una striscia di sabbia di 5 metri che parte dal punto in cui arriva l'onda - è esclusa dalla concessione, quindi è a disposizione di tutti.

• Sulla battigia tutti possono camminare, sedersi e sdraiarsi. Dev'essere garantito il passaggio e quindi nessuno (nemmeno lo stabilimento) può occuparla con oggetti ingombranti come ombrelloni, lettini ecc. E' possibile invece appoggiare gli abiti o l'asciugamano mentre si fa il bagno.

• L'accesso al mare dev'essere sempre garantito e gratuito. Pertanto non può essere impedito il transito attraverso l'area in concessione per raggiungere la battigia né può essere richiesto un pagamento.

Anonimo ha detto...

La Darsena sta approfittando della situazione!!!

Anonimo ha detto...

adesso la giunta è costituita da: due tecnici(sigona e amore)un ex avversario del sindaco(avveduto)ed uno solo(ruta) facente parte del progetto iniziale di "SULSENTI SINDACO"...credo sia arrivato il momento di fare una seria VERIFICA POLITICA perchè 4 anni passano in fretta e c'è già qualcuno che sta studiando da SINDACO ...pensaci PEPPE.

Anonimo ha detto...

l'on ammatuna è stato bravo nella ricerca all'mpa in provincia perchè, a cominciare da Pozzallo, quelli che stanno veramente a sinistra non l'hanno mai potuto vedere. è strano poi pensare che ammatuna sia il protagonista dell'accordo con l'mpa quando a Pozzallo (sua città natale) il Movimento per l'Autonomia non l'ha mai filato....

Anonimo ha detto...

CHE BUSCEMA A MODICA ABBIA VINTO NON è DISCUTIBILE. CONSIDERANDO IL NUMERO DEI VOTI RISPETTO AL SUO AVVERSARIO NON HA SOLAMENTE VINTO MA HA STRAVINTO. CHE LA MAGGIORPARTE DEI VOTI SONO STATI DATI DA CHI LO APPOGGIAVA AL PRIMO TURNO è VERO; CHE NEL MEZZO CI SONO ANCHE I VOTI DELL'MPA è ALTRETTANTO VERO. SPERO CHE RIESCA A FARE QUALCOSA (NON I MIRACOLI) PER MODICA PERCHè SI TROVA IN UNA SITUAZIONE SCANDALOSA.
CERTO VEDERE DURANTE IL COMIZIO DI RINGRAZIAMENTO BUSCEMA CON ACCANTO L'ONOREVOLE AMMATUNA, CON ACCANTO RICCARDO MINARDO è UN PO STRANO.
MORALE DELLA FAVOLA: SE C'è UN INTERESSE PORTIAMO A CENA ANCHE IL NEMICO POLITICO PIU ODIATO.....

Anonimo ha detto...

non capisco di quale situazione stia approfittando la darsena..
poi non capisco pure perchè i giornalisti siete così sintetici..

Anonimo ha detto...

scooopone assurdoso assurdu:

Ammatuna ha detto non farà alcun apparentamento con l'mpa di Pozzallo, nè tanto meno col sindaco di Pozzallo. Ha detto Christian: "Sono di estrema sinistra, non posso favorire Sulsenti!".

Anonimo ha detto...

Peculato, frode in pubbliche forniture e abuso d'ufficio. Sono questi i reati contestati al legale rappresentante dell'impresa che gestisce il servizio per i rifiuti solidi urbani a Modica, Giuseppe Busso, 41 anni, ed all'ex dirigente del settore Politiche Ambientali del Comune, Anita Portelli, 55 anni, arrestati stamattina dalla Guardia di Finanza di Ragusa(alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari)attraverso l'ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip e richiesto dal Procuratore della Repubblica di Modica, Domenico Platania. Avvisi di garanzia per tre, altri, dipendenti comunale, una dirigente e due funzionari, e per un secondo imprenditore che dovrebbe essere in socio di Busso. Cinquanta sono stati gli uomini delle Fiamme Gialle impiegati per questa indagini che ha messo sotto la lente d'ingrandimento un periodo compreso tra il 2007 ad oggi. Secondo il castello accusatorio, l'impresa Busso non sarebbe stata in possesso dei requisiti previsti dalla legge per potere partecipare alla gara d'appalto, non avrebbe utilizzato mezzi idonei a svolgere il servizio ed avrebbe utilizzato dipendenti in numero inferiore a quello previsto in pianta organica, peraltro, con qualifiche inferiori. Sarebbero, in tal senso, venute fuori fatture gonfiate che avrebbero trovato l'avallo all'interno degli uffici comunali competenti anche per servizi mai svolti. In questo senso si sarebbero procurati un ingiusto profitto patrimoniale quantificato in un netto valore di 760 mila euro.

alter ego ha detto...

io voglio fare il vigile a Pozzallo!
è il sogno di tutti avere uno stipendio per non fare nulla.ma non quel genere di nulla nel senso di annoiarsi in un ufficio, intendo l'altro genere quello dei vigili che si godono l'ombra delle palme e l'aroma del caffè al bar.
forse non le divise erano prive di istruzioni per l'uso, del tipo "una volta idossata devi multare o quantomeno non fare parcheggiare selvaggiamente".
altro discorso i carabinieri che addirittura(visto con i miei occhi) danno la precedenza ad una macchina che uscendo da una zona pedonale(la Zabbatana)dove gentaglia entra con la macchina tanto nessuno si lamenta, proseguono controsenso per poi svoltare come niente fosse per il corso.
quando hai chi dovendo lavorare per far rispettare le regole a chi delle regole se ne infischia, non lo fa, ottieni come risultto quello di avere la sensazione di vivere in una terra di nessuno, nella quale i rifiuti si buttano in mare come le sigarette pur avendo i posacenere al tavolo(mi riferisco alla Zabbatana, bellocale ottimo paesaggio, rovinato da alcuni avventori non troppo educati.
Ci vuole educazione e forze dell'ordine educate alla civilizzazione

Anonimo ha detto...

Quant'è bella Pozzallo, cari amici del blog.
Che dire dei politicanti pozzallesi? Ce n'è per tutti i gusti.
Ci sono i furbi e gli arrivisti, ci sono gli sciocchi e gli sgroppini, ci sono quelli che ce la fanno sempre e comunque, ci sono quelli costretti a stare dietro le fila. Beh, ci sono quelli che aspettano il momento giusto, nella speranza di non fare il passo falso. Ci sono quelli che si fanno caricatura di loro stessi, sempre intenti ad attirare l'attenzione su tutto e su tutti. Ci sono quelli che si prendono gioco degli avversari, ci sono quelli che gliene danno l'occasione. Ci sono quelli che ci prendono in giro e che detestiamo, ma anche coloro i quali ci prendono in giro e che adoriamo.
Poi ci sono anche quelli messi di parte, che dirigono il gioco, sornioni e riflessivi, che solo alcuni conoscono e che li vedi sempre a lato dei palchi mai sotto.
Ma sono gli stessi che li vedi anche quando si perde.
A Pozzallo, città di mare aperta e bigotta, cosmopolita e tradizionalista, chiunque, anche se la pensa sporca e putrida, anche se sdegnante e corrotta, camminando per la via del corso parlerà sempre e comunque di politica!

Unknown ha detto...

Finalmente hanno liberato Ingrid Betancourt, e questo vale molto più di tante altre cose....
viva la libertad

Pace e bene

Anonimo ha detto...

adesso la giunta è costituita da: due tecnici(sigona e amore)un ex avversario del sindaco(avveduto)ed uno solo(ruta) facente parte del progetto iniziale di "SULSENTI SINDACO"...credo sia arrivato il momento di fare una seria VERIFICA POLITICA perchè 4 anni passano in fretta e c'è già qualcuno che sta studiando da SINDACO ...pensaci PEPPE.

Anonimo ha detto...

all'ex assessore R. Iozzia, si debbono fare i dovuti ringraziamenti, per il lavoro svolto.

Anonimo ha detto...

Per Ma..nenti!!!
GIOVEDI'3 LUGLIO CONCERTO DEIKLONDIKE'S GOLDEN BAND.ROCK AND ROLL CON PINO ASTA &CO.
JAMES JOYCE CAFFE' LETTERARIO ORE 22.00

Anonimo ha detto...

Stamattina ho comprato le sigarette e ho trovato ..l'aumento.

Prodi continua a mettere la mani in tasca agli italiani.
Con il primo di luglio ho visto la mia pensione aumentata come da promesse elettorali del berluscazzo.

c'è solo da sperare in un arresto cardiocircolatorio per tutti quelli che s'adoperano per il bene
dei cittadini.

Anonimo ha detto...

HANNO TASSATO I DISABILI. CONFERMATI I TICKET AI SERVIZI SOCIALI. PARE CHE NON ERA VERO CHE AVEVANO RITIRATO LA DELIBERA. CONFERMATI ANCHE I TICKET AGLI STUDENTI A PARTIRE DA SETTEMBRE. MANDIAMOLI A CASA. E' VERGOGNOSO! STANNO MASSACRANDO LO STATO SOCIALI. VERGOGNA

Anonimo ha detto...

sulsenti hai rotto le scatole. Non si arriva alla fine del mese e ci tassi tutto.
Basta. Vi prego, fate qualcosa per mandarlo a casa.
Sulsenti=Prodi (hai sbagliato partito!)

Anonimo ha detto...

ma stasera c'è giunta a palazzo La Pira?

Unknown ha detto...

Comunicato stampa PARTITO DEMOCRATICO POZZALLO

Il Partito Democratico di Pozzallo esprime piena solidarietà all’Arci Gay di Ragusa
e al Coordinamento “Rino Giuffrida” per lo scomposto attacco ricevuto dal movimento politico Forza Nuova, in riferimento al “Gay Day”che si svolgerà il prossimo 28 luglio a Pozzallo.
Da partito laico, in cui confluiscono anche forti matrici cattoliche, riteniamo aberrante e fuori luogo una tal presa di posizione, fuori da ogni logica democratica, che denota una forte mancanza di rispetto per chi ha identità e culture diverse dalle proprie.
Pertanto, il Partito Democratico di Pozzallo, che con il mondo del volontariato e delle associazioni collabora quotidianamente, non può che assicurare il massimo impegno affinché questo rimanga un episodio isolato e da qui prendere le distanze.
Naturalmente il PD sarà presente assieme agli organizzatori, e a quanti vorranno a questo giorno di festa, cultura e di convivialità delle differenze.
Ringraziamo inoltre il Coordinamento “Rino Giuffrida” per il lavoro che sta conducendo nel nostro territorio, volto alla sensibilizzazione alla cultura della legalità e al rispetto delle diverse sensibilità.

Pozzallo 3 luglio 2008

Il Partito Democratico di Pozzallo

Anonimo ha detto...

Per Ma..nenti!!!
GIOVEDI'3 LUGLIO CONCERTO DEIKLONDIKE'S GOLDEN BAND.ROCK AND ROLL CON PINO ASTA &CO.
JAMES JOYCE CAFFE' LETTERARIO ORE 22.00

Anonimo ha detto...

Pronto il programma dell' “Estate Iblea 2008” definito dall'Amministrazione Comunale. Per presentare il calendario degli appuntamenti, domani, venerdì 4 luglio, alle ore 12, presso la Sala Giunta, il Sindaco, Nello Dipasquale e l'Assessore allo Spettacolo Francesco Barone, terranno una conferenza stampa.

A Pozzallo quando la presentazione...

Ipazia ha detto...

Ho letto che Matrix è saltato che il Ducetto non va.
Ma una notizia è sempre una notizia, no?
Il fatto che la trasmissione, saltato l’intervento di Berlusconi, non si faccia, potrebbe far pensare che la stessa fosse stata pensata (ordinata?) come un indebito messaggio del premier alla nazione, senza contraddittorio, in spregio delle inchieste in corso e, soprattutto delle regole minime di democrazia.
Se così non fosse, infatti, Mentana sarebbe andato ugualmente in onda, perché, appunto, la notizia è notizia, con o senza Berlusconi, e se meritava una prima serata con il premier, la dovrebbe meritare anche senza.
Il fatto che non si faccia dimostra la libertà che c’è in Mediaset e lo zerbinismo di certi presunti giornalisti...
poporopopopopopoooooooooooo
poporopopopopopoooooooooooo
huahuahuahua

Anonimo ha detto...

Roma, 3 lug. (Apcom) - I girotondi li "farà in spirito" perché "non ho più l'età" e poi "con questo caldo sarebbe letale". Lo scrittore, giallista, romanziere, poeta, Andrea Camilleri in una intervista all'Unità rilancia il suo impegno e spiega: "Non so perché il Pd non voglia partecipare. Questa è una manifestazione spontanea, organizzata da cittadini certo non più giovanissimi e altrettanto certamente non dediti a violenze di piazza".
In ogni caso Berlusconi e il berlusconismo, secondo Camilleri, hanno il sapore "di una anomalia, il sapore di qualcosa che ti resta in gola e non va giù. Pare che l'esperienza di due governi Berlusconi non abbia insegnato nulla agli italiani che lo hanno votato. La polemica, per lui funzionale, contro la giustizia rischia in ogni momento di arrivare ad un punto di non ritorno.
La mia affermazione che lui non appartiene alla democrazia viene comprovata ogni giorno" Red/Nav

Anonimo ha detto...

piu' rhythm and blues che rock and roll....
comunque amici siete tutti invitati al JAMES JOYCE CAFFE' LETTERARIO ORE 22.00.

UNA CORTESIA PORTATE I POMODORI MATURI, QUELLI "NSALATARI" FANNO MALE.

CIAO A TUTTI PINO ASTA

Anonimo ha detto...

o pì... l'ova nenti? hihihi
sister

Unknown ha detto...

Asta, te la vuoi cavare solo con un paio di pomori? =)

Gianni Scala ha detto...

Vai Pino!
Poi ti mettiamo su youtube

Anonimo ha detto...

aspè ca pigghiu a lapa

Porpessa ha detto...

Fantastico il concerto di Pino!!!!

Bravissimo!

P.S. Ciao Ipa' ebbrava ebbrava.. ti fai le vacanze eh?

cleopatra ha detto...

Giannì sei fantastico in questa foto!
;)

Anonimo ha detto...

Mandatelo su youtube il concerto di PINO.

Anonimo ha detto...

IO HO SEMPRE SOSTENUTO CHE PINO è LA PIU' BELLA VOCE BLUES DI POZZALLO.
VEDERLO MENTRE FA LE PROVE è ANCORA PIù BELLO, PERCHè CAPISCI QUANTO è BRAVO.

Anonimo ha detto...

SONO PASSATO 10 MINUTI A VEDERE PINO ASTA...

POI DOVEVO SCAPPARE...
GRANDE!

PROPONGO AL CONSIGLIERE DEL TIMONE DI PORTARSI LA CHITARRA AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE COSì GLIELE CANTA BENE...

Gianni Scala ha detto...

grazie cleo ;)

Com'è andata ieri al concerto di Pino? Presumo benissimo.
Se qualcuno c'era fateci sapere...
W i Baronetti di liverpool!

Ipazia ha detto...

Quoto l'anonimo delle 9:56
Ho ascoltato per un po con vero piacere e vi faccio i miei complimenti
Meritatissimi.
Bella voce e grande stile.
Senza contare che finalmente ho visto in faccia il mio pseudo marito....
hahahahahahahahaha

Anonimo ha detto...

grande Pinooooo

Anonimo ha detto...

oggi hanno presentato l'estate pozzallese
NE PARLIAMO...cioè NE SCRIVIAMO????

Porpessa ha detto...

Ho letto la notizia poco fa, ma a dire il vero ne avevo già sentito parlare pensando fosse una bufala, invece gli USA sono di nuovo nella cronaca. Un trans che aveva mantenuto i propri genitali, in quanto la moglie incapace di mettere al mondo dei figli, si è fatto inseminare artificialmente proprio dalla moglie ed ha dato alla luce una bambina. Ha fatto tanto scalpore in quanto pur essendo incinto/a mostrava chiaramente tratti somatici e pelosi maschili....io davvero non so cosa pensare...adesso dopo aver partorire farà definitivamente il cambio di sesso per diventare il padre ufficiale della bambina, e la madre come si dovrebbe sentire euforica o frustrata?

Anonimo ha detto...

Importante operazione antidroga da parte dei carabinieri della Compagnia di Modica. Tre persone sono state arrestate, una denunciata. Sequestrato un notevole quantitativo di sostanza stupefacente. In manette sono finiti il pregiudicato Robertino Garofalo, 40 anni, di Pozzallo, e due rosolinesi, Salvatore Di Stefano e Giuseppe Spataro, rispettivamente di 52 e 54 anni. L’operazione si è determinata nel corso di un’azione di controllo del territorio da parte dei militari dell’Arma agli ordini del capitano Marco Latini. Per due giorni consecutivi e l’impiego di circa venti unità nei diversi turni, sono state letteralmente setacciate le zone costiere tra Ispica e Pozzallo mirate tra l’altro a contrastate il fenomeno dello spaccio di droga. Militari in divisa ma anche in abiti civili, con l’ausilio di unità del Nucleo Cinofilo di Nicolosi sono riuciti a portare a compimento l’operazione. Proprio i cani hanno consentito l’arresto di Garofalo, Di Stefano e Spataro. I tre sono stati bloccati giovedì mattina a Marina di Marza. Erano a bordo di un’ Alfa 752 rossa. Il loro comportamento ha incuriosito una pattuglia di carabinieri. I militari hanno deciso, allora, di avviare il controllo. Si sono avvicinati al veicolo, mentre nel contempo, avvistati dagli occupanti veniva lanciato fuori da un finestrino un involucro che i carabinieri hanno immediatamente recuperato. All’interno era contenuto un chilogrammo di hashish già bella e tagliata e pronta per essere ceduta a terzi. Robertino Garofalo ha tentato la fuga a bordo di un ciclomotore, ma dopo qualche chilometro è stato raggiunto a Pozzallo. I due rosolinesi, invece, sono stati bloccati all’interno della loro stessa auto. Scattate le manette, a tutti e tre è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Robertino Garofalo è stato anche denunciato per inosservanza degli obblighi dal Tribunale di Modica. Era, infatti, in affidamento ai Servizi Sociali con obbligo di dimora a Pozzallo. Nell’operazione è stato denunciato un ventiseienne di Ispica, incensurato, perché trovato in possesso di sei grammi di hashish e di due panetti di manitolo, sostanza di libera vendita usata per tagliare la cocaina. “Siamo attenti al territorio – dice il capitano Latini -. La nuova operazione avviata da qualche giorno ha già dato ottimi risultati perché sequestrare un chilogrammo di droga non è cosa da poco”. I tre arrestati sono stati associati nel carcere di Piazza Gesù a Modica Alta.

Anonimo ha detto...

Ecco il Video contro il Gay Day del 28 Luglio a Pozzallo...

http://it.youtube.com/watch?v=NbDrbBJzrKk

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=-AusUedcIdE&feature=related



questa è ancora meglio del gay day

Anonimo ha detto...

mi voglio ambarcare. ma non dovevano annunciare la partenza dell'accademia marittima a pozzallo? che è successo? come mai non parte? non è che lo fanno apposta per farvi toccare qualcosa che no ce'?

Anonimo ha detto...

ke bello, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare.... ma delle brutte figure del nano non ne parla nessuno?

Charlie ha detto...

A distanza di un mese, ho rifatto richiesta, tramite vv.uu. di manutenzione manto stradale di fronte casa mia.
Copertura fossi (conche), prevenzione acqua stagnate, prevenzione incidenti.
Chiedo all'amministrazione, all'opposizione se necessita raccomandazione o promessa di voto.

Distinti saluti
C. Denaro
Via Tasso, 105
338 1632653

Porpessa ha detto...

Charlie!!!!!!!!!! ma perche' hai messo i tuoi dati!

Ipazia ha detto...

Accidenti charlie....mò io e Porpy domani ti veniamo a trovare eh....
A tuo rischio e pericolo
hahahahahahaha

Porpessa ha detto...

Siiiii dai Ipa' ora gli facciamo un Raid e lo facciamo spaventare hihihihihi pero' non glielo diciamo che siamo noi....hihihihihih

Ipazia ha detto...

hahahahahaha
bella idea..un raid a sorpresa....!!!!!!!
Oh ma se poi faceva finta di odiare Berlusconi e appena mi vede m'accide?????
:-O

Charlie ha detto...

Porpy, Ipa', la mia identità era sconosciuta a pochi.

L'amministratore, qualcuno dell'opposizione sapevano chi era Charlie.
Criticando l'attuale amministrazione e per qualche verso anche la precedente , non ho mai offeso, almeno lo spero.
Non avendo niente da nascondere,
e per spingere qualcuno ad intervenire, ho pensato di firmarmi. Nothing else.

Per quanto riguarda il "piduista"
ti assicuro che vibriamo sulla stessa freqenza.

Ipazia ha detto...

Io non avevo idea su chi tu potessi essere Charlie.
Non che adesso a saperlo cambia qualcosa...hihihihi
Non ho cmq idea di chi tu sia e fai bene a non temere ritorsioni visto che sei sempre stato onesto e mai offensivo con chiunque ti rivolgessi :-)))
Per quanto riguarda il Ducetto di Arcore, son piu tranquilla adesso
hihihihi

Porpessa ha detto...

Porpy passa uno straccetto a Ipazia per asciugarsi il leggero sudore scaturito dalla momentanea paura e piccolo momento di panico... Fiùùùùùùùù

Anonimo ha detto...

Nel corso della civica assise, tenutosi mercoledì 2 luglio, i consiglieri comunali Asta Giuseppe (Il Timone), Floridia Fabrizio e Toscano Salvatore (PD), Sudano Marco (Pozzallo Giovane) sono ripetutamente intervenuti sugli argomenti all'ordine del giorno avanzando loro proposte e contestando alcune delle iniziative intraprese dall'Amministrazione comunale. Nel dettaglio, sul punto relativo al mancato pagamento degli emolumenti alle cooperative sociali, hanno proposto un cronoprogramma dettagliato che prevedeva tutta una serie di scadenze per risanare il debito. L'Amministrazione comunale ha invece nicchiato sull'argomento, spostando nel prossimo futuro e senza prendere impegni precisi la soluzione del problema. Molto incalzanti sono stati gli interventi di tutti i consiglieri di opposizione sulla situazione del traffico e della viabilità cittadina. Da parte di tutti gli intervenuti c'è stato un coro unanime di protesta per la situazione nella quale versa la città, oggetto da parte dell'Amministrazione comunale di interventi sulla viabilità senza alcuna pianificazione, sconnessi fra loro, che hanno fatto precipitare nel caos una buona parte delle principali arterie cittadine. Da parte del consigliere Asta sono state richieste le dimissioni dell'Assessore alla viabilità per la manifesta incapacità dimostrata nell'affrontare la situazione del traffico. L’amministrazione comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno preso in considerazione la volontà popolare espressa, attraverso la raccolta di firme promossa dal Movimento “Pozzallo Giovane”, di non introdurre il ticket agli studenti pendolari. Introdotta pertanto la “tassa sulla cultura”. La maggioranza consiliare ha anche votato contro la proposta degli scriventi di eliminare i nuovi ticket, introdotti dall’amministrazione, per i servizi ai disabili e agli anziani. Una maggioranza consiliare dunque insensibile nei confronti delle fasce più deboli e bisognose della città, che ha manifestato piena approvazione per la tassazione generale che in un anno di governo dell’Mpa a Pozzallo ha colpito inesorabilmente tutti i cittadini. Accolta, invece, la mozione del consigliere Marco Sudano, sull’introduzione del segnale digitale terrestre a Pozzallo, sebbene in aula, il vicesindaco Sigona abbia fatto capire che l’amministrazione non è capace di raggiungere tale obiettivo.

Unknown ha detto...

Ipazia, sei più tranquilla? Credi a cosa servano i lodi e i decreti sicurezza, a fronteggiare le emergenze del paese? Il bavaglio posto in toto mette in serio pericolo la democrazia. Non basteranno 1000 intercettazioni compromettenti a ridurre il potere del Cavaliere.
Credete davvero che un popolo in rivolta possa fermare il disegno di Berlusconi di sovvertire ogni istituzione democratica?
L'autunno delle recessioni, che creeranno un clima di fame da dopoguerra, la menzogna del caro benzina scaturito dall'aumento del prezzo del petrolio, le vacanze degli italiani e i programmi distrattivi del Cavaliere.
Neppure Orwell avrebbe osato tanto. E' tutto così geniale, predisposto, studiato nei minimi particolari.
Fossi stato Lui avrei aspettato almeno qualche mese in più, ma il Caimano non ha resistito una volta acquisito il potere.
Se, malauguratamente, Obama dovesse perdere le elezioni presidenziali americane, possiamo iniziare a preoccuparci davvero.
Pace e bene

P.S: messaggio criptato: vedo bene la "red"

Anonimo ha detto...

UN SALUTO A TUTTI...
PER LA PARTECIPAZIONE DI IERI
..E PER QUELLO CHE AVETE SCRITTO OGGI!!!
MI SEMBRAVA DI ESSERE TORNATO AI TEMPI PISA DELLA PRIMA KLONDIKE.

PINO

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=eZnSGaJbBx8

sentite lui

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=DOTKrnBtDg0

e loro

Unknown ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=YXG83p2nkHw

spettacolare, da pelle d'oca...

Grande Asta....

Ipazia ha detto...

Parusia, io non credo proprio niente, era solo per scherzare con charlie e la mia tranquillità era nell'apprendere che il suo odio per il piduista equivale al mio...hihihihihi
per il resto, cosa vuoi che ti dica...???
Siamo nella cacca.
Una cosa e' certa, noi e anche l'opposizione, non possiamo stare senza Berlusconi. Teniamolo il piu' possibile.
Di cosa parlerebbero i tg di Rai e mediaset? Che cosa scriverebbero i giornali? E le radio, che dibattiti manderebbero in onda?
Non si puo', non si deve, dobbiamo tenerlo il piu' a lungo possibile.
Finito lui si parlerebbe dei fatti, della realta' e sarebbe la nostra rovina.
Lunga vita a Silvio, for ever!!!!!
Prepariamoci che ne verranno fuori delle belle, con le intercettazioni. Altro che Clinton.


Berlusconi è liberissimo di ripassarsi la Carfagna come e quanto gli pare: il problema è tutto della Carfagna, [ci vuole stomaco, ammettiamolo] e, eventualmente della sciura Veronica. Non so agli altri, ma a me delle avventurette del vecchio ganimede arcoriano non importa niente. Quel che mi secca è che una tizia il cui unico merito è quello di aver trastullato il CaiNano sia diventata, a 32 anni e senza la benchè minima compentenza e capacità, Ministro della Repubblica per meriti acquisiti in posizione supina: la paghiamo noi, e profumatamente. Mi secca inoltre che il sunnominato Cavaliere, benchè insista da anni a raccontarci la favoletta che di Mediaset si limita ad essere il "mero proprietario", in privato, viceversa, prenda accordi con la concorrenza [si fa per dire...] per mettere le mani anche in quel poco di Rai rimasta libera, manipolando il palinsesto ed accordandosi con i giornalisti nel tentativo di neutralizzare le poche voci rimaste libere. Finchè tutti non capiranno che le difficoltà economiche di chi non arriva a fine mese sono dovute ad una classe politica corrotta, alle ruberie impunite, alla totale assenza di meritocrazia e di pulizia, da questo disastro non usciremo facilmente.

Unknown ha detto...

Naturalmente applausi a scena aperta anche per Pisana, La Pira e Guarrella....

p.S: porpy cavolo, non mi funziona msnnnnnnnnnnn

Unknown ha detto...

Allora siamo d'accordo Ipa, tranne sul tenerlo il più a lungo possibile.
L'idea del cavaliere è che questa sia il suo ultimo governo per poi salire al quirinale e finire in bellezza.....

Anonimo ha detto...

hey jude è un inno alla vita...
then you can start to make it better...

the movement you need is on your shoulder...

Unknown ha detto...

per colpa tua è tutta la sera che ascolto beatles e leggo sulla leggenda della morte di Paul.
Devi assolutamente prestarmi il libro di cui si è conversato in campagna....a proposito, quannu a fari i pizzi =) viniemu ncampagna ca lapa hahahah

Anonimo ha detto...

a dishposizioni

Porpessa ha detto...

Ok Paru' :-) pensavo fossi arrabbiato :-)

Ipazia ha detto...

Io puru vodghiu mangiaari i scacciiiiiiii.......e pure porpessa!!!!!
Vero porpy????

Parusia, la parte del Berluska forever era satira eh...
Io ad onor del vero nn vedo l'ora che gli venga il colpo finale
uahuahuahuahuah

Porpessa ha detto...

Nottata Beatles???

http://www.youtube.com/watch?v=mdeHYlfnd_g

^_^ questa mi piace molto hehehehe

Porpessa ha detto...

siiiiiiiiiiiii iu puru vuogghiu i scacci!!!!!! puru i scifitieddi slurrrrrp! gnam gnam gnam

forza facciamo una sciticciata di "libera la voce" hahahahaha

accupu solo all'idea...

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=9Ec0aOJQdts

Porpessa ha detto...

Bill Withers - Ain't No Sunshine

wooooooww bellissima la cercavo da tempo sta canzone! grazie anonimo :-)

Anonimo ha detto...

che anonino

pino

Unknown ha detto...

Ora non esageriamo con le scacce...sono pur sempre riunioni di lavoro...hahahah

Porpessa ha detto...

ohhhh Excuuuuuse me Pino...

Fantastico ieri sera ;-)

Anonimo ha detto...

ma quali

e' venti anni che canto sto repertorio

Anonimo ha detto...

se ci sarà una prossima serata facciamo una scaletta del blog...
e vediamo che esce!!

ci state????

Porpessa ha detto...

E io ieri per la prima volta ti ho visto :-) naturalmente cantare.. poi di vista ti conosco da tempo.

Ipazia ha detto...

Bello si "ain't no sunshine" e ieri sera lo hai pure cantato
:-D
Ti faccio ancora i miei complimenti
Non vi avevo mai sentito suonare ne cantare
E' stata una piacevole sorpresa

Porpessa ha detto...

Siiiiiiiiiii dai dai dai Io e Ipazia scegliamo qualche canzone da farti cantare.....

sicuramente non sara' "viva la pappa col pomodoro" hehehehehehe

hmmmmm che ne dici di "se mi lasci non vale... se mi lasci non vale..." magari la facciamo cantare a qualcuno di nostra conoscenza....

Unknown ha detto...

macchè, solo musica straniera

Porpessa ha detto...

Ok allora gli facciamo cantare:
Bruce Springsteen: Born in the USA


Siiiiiiiiiiiiiiiii

Anonimo ha detto...

falla cantari a branp..

mettete qulache link di brani, costruiamo una scaletta e la proviamo con i klondike.

quei tre ragazzi sono stati fantastici abbiamo provato solo 5 volte.
un grazie va ai 2 pi(nucci) e a salvatore.

Unknown ha detto...

Oh, però ascoltando all together now sto pensando che ci andavano pesanti con gli acidi =)

Anonimo ha detto...

a litri

Anonimo ha detto...

BUONANOTTE A TUTTI

Unknown ha detto...

allora, prime due canzoni per la scaletta: "Roadhouse blues" dei Doors e "House of the rising sun" degli Animals

Porpessa ha detto...

verooooooo hahahaha

One, two, three, four
Can I have a little more?
five, six, seven eight nine ten I love you.

A, B, C, D
Can I bring my friend to tea?
E, F, G H I J I love you.

PO PO PO PO POPO' Sail the ship...po popo' Chop the tree

Porpessa ha detto...

Notteeeeeeeeeeee

Anonimo ha detto...

SIETE NA MAREA DI BUFFONI PRIMA DITE CHE LA SAGRA DEL PESCE LA DOVEVATE FARE A RAGANZINO E POI LA FATE IN PIAZZA DELLE RIMEMBRANZE.VERGOGNA E MENO MALE CHE DOVEVATE COINVOLGERE TUTTI E DUE I LUNGOMARI.SIETE TUTTI UGUALI PENSATE SOLTANTO AI PROFITTI E VE NE FREGATE DEL BENE DELLA CITTA.

Anonimo ha detto...

Manenti!
hai visto il super concerto di Pino Asta?
ha avuto molto sulcesso!

Anonimo ha detto...

Caro Pino, ti conosco da tanti anni, ma adesso capisco che ti conoscevo solo in modo superficiale. L’altra sera ho conosciuto una persona diversa, piena di vitalità, di gioia e di forti sentimenti.
La canzone dedicata alle tue bimbe, è stata dolcissima, piena d’affetto, è stata veramente bella, specialmente bello è stato quando le tue bimbe sono venute ad abbracciarti.
Non montarti la testa, ma sei stato veramente bravo!
“One Way”

Charlie ha detto...

Pino, non ho visto il tuo concerto,
mi spiace, ma a sentire gli amici mi associo ai complimenti.

Agli amici: se c'è da "schiticciari",

Ciao

Anonimo ha detto...

Stipendi d'oro per 72 deputati regionali
Inserita il 05/07/2008 alle ore 1.42.51 Fonte: repubblica.it
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Ormai sta stretto, ai consiglieri regionali siciliani, il titolo di onorevole che deriva loro dallo status di inquilini del Parlamento più antico d’Europa. Perché nell’Ars che ha appena riaperto i battenti dopo la bufera Cuffaro, è di moda la seconda carica e, va da sé, il gettone aggiuntivo: quello che spetta alla folla di presidenti, vicepresidenti, segretari, questori, assessori, che popola Palazzo dei Normanni, nella legislatura che comincia con una moltiplicazione delle poltrone senza precedenti. Oggi il giovane presidente dell’Ars, Francesco Cascio, firmerà il decreto che istituisce tre nuove commissioni, allargando il campo degli incarichi retribuiti quanto basta per far quadrare i conti all’interno dell’amplissima maggioranza di centrodestra. Le commissioni diventano dieci, i deputati con una qualifica accessoria, 72 su novanta. In pratica, l’80 per cento. Nessun’altra assemblea legislativa, probabilmente, ha la stessa media. E l’Ars dei todos caballeros . Nella scorsa legislatura erano soltanto, si fa per dire, 53 gli «onorevoli» in possesso di un incarico supplementare, di una gratifica in busta paga da sommare allo stipendio base da 19 mila euro lordi. Forse, come dice Cascio, «è meritoria la scelta di ricostituire, dopo anni, commissioni importanti come quella sulla riforma dello statuto siciliano e sull’Antimafia, che peraltro sarò guidata da un esponente dell’opposizione». Ma non sono organismi a costo zero. Perché le commissioni Statuto e Antimafia contano nove fra presidenti, vice e segretari, cui devono aggiungersi altre quattro nuove figure apicali, figlie della proposta — oggi all’ordine del giorno dell’aula — di dare vita a un comitato sulla qualità delle leggi che dovrebbe avere natura tecnica ma che sta per diventare l’ottava commissione permanente. Con un allargamento del numero dei componenti — da 5 a 9 — e con un regolare ufficio di presidenza. Per il sollievo dell’Udc di Cuffaro che chiedeva una poltrona in più. La spesa annua per le nuove commissioni (i componenti non hanno diritto a gettoni di presenza per le sedute) è pari a 200 mila euro. All’Ars l’indennità supplementare spetta anzitutto ai membri del consiglio di presidenza, a partire dal numero uno dell’Assemblea (7.700 euro in più) e dai due vicepresidenti (circa 5 mila). Poi ci sono i deputati chiamati in giunta regionale: otto, nel governo Lombardo, che conta 4 esterni. Agli assessori va un’indennità extra di circa 2.600 euro (netti, stavolta) al mese. E nel calcolo va messo anche il presidente Lombardo, che oltre allo stipendio di deputato percepisce compensi legati alla carica per 3.200 euro ogni mese. Poi i capigruppo dell’Ars e i loro vice, che hanno aumenti variabili in relazione alle disponibilità di ogni singolo gruppo parlamentare. Il censimento dei caballeros si ferma così a quota 72. Potevano essere di più, se Cascio non avesse detto no ad altre due commissioni, per il credito e la delegificazione. Almeno quelle, evidentemente, non indispensabili.

POSSO CHIEDERE UN OBOLO ALL'ONOREVOLE? GIUSTO PER COMPRARE UN KG DI PASTA

Anonimo ha detto...

MI DEVO AMBARCARE. A CHI MI DEVO RIVOLGERE?

SAPEVO CHE DOVEVA PARTIRE L'ACCADEMIA DEL PROFESORE CONSIGLIERE. MA PARTE? O E AFFUNNATA?

Unknown ha detto...

Boicottiamo gli "amici di Maria De Filippi", sottoprodotto della cuultura berlusconiana, pagati con i nostri danari 2 volte

Anonimo ha detto...

a parusì, non è perchè non t'hanno messo la serata sui templi greci o sulla maieutica filosofica, devi venire a rompere le uova nel paniere. c'è anche a chi "Amici" piace e sta aspettando il "sottoprodotto" che porterà allegria nei cuori anche dei ragazzi. Vuoi vedere che mi fischi, dopo il sindaco, pure Marco Carta e quella con le cosce grosse di quest'anno?

un consiglio: se hai conati di vomito, per quella sera, puoi sempre andare a stringere qualche alleanza con l'mpa, a Modica! di 'sti tempi, per governare da qualche parte, il Pd non butta via nulla....

Anonimo ha detto...

Ma il programma dell'estate Pozzallese quando.....????

Anonimo ha detto...

quale turismo culturale per pozzallo? Così scriveva Sulsenti un anno fa.
Finalmente oggi le risposte: Manuele Villa e Amici di Maria de Filippi.

RIVOGLIAMO LA HENGER, ALMENO E' BONA!

Anonimo ha detto...

turismo culturale? ha fatto suonare Pino Asta...più culturista di questo....